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Sgombero dell’aula c1

 In relazione allo sgombero dell’aula C1 e ai vari interventi comparsi sulla stampa, l’Ateneo precisa che:


  • Lo sgombero dell’Aula C1 è avvenuto nella giornata di domenica 19 febbraio. Il relativo provvedimento era stato comunicato al Senato Accademico nella seduta del 20 dicembre 2011 e condiviso da tutti i partecipanti, compresi i rappresentanti degli studenti.

  • Gli oggetti presenti nell’aula sono stati depositati in un magazzino. Le accuse di presunti danni arrecati a tali oggetti sono del tutto pretestuose e destituite di ogni fondamento.

  • Il provvedimento dell’Ateneo è giustificato dalla necessità di procedere alla razionalizzazione degli spazi e alla volontà di effettuare risparmi sugli affitti che gravano sul bilancio e pesano negativamente sulle valutazioni del MIUR. L’aula C1, in quanto “occupata”, comportava oneri e spese gravanti sui contribuenti e, nel caso specifico, sulle tasse degli studenti di Urbino.

  • La decisione di allestire uno spazio comune a tutte le associazioni studentesche era stato comunicato agli occupanti della C1 già nel mese di dicembre 2011. Successivamente, nel mese di febbraio, con ben due lettere del Delegato agli studenti, l’Ateneo ha ribadito agli occupanti tale intenzione. Alle lettere e alla richiesta di trattative gli occupanti non hanno fornito risposta alcuna, nonostante l’aggravarsi della situazione a causa dell’emergenza neve.

  • Nel mettere a disposizione delle associazioni studentesche una nuova aula, l’Ateneo ribadisce la volontà di offrire a “tutte” le rappresentanze e non a una minoranza, uno spazio autogestito. In particolare si ritiene auspicabile che – in base a un elementare principio di democrazia – nella nuova aula trovino spazio (contrariamente a quanto avviene attualmente) anche gli studenti eletti nei vari organi istituzionali dell’Ateneo (Senato accademico, CdA)

  • L’Ateneo biasima tutte quelle manifestazioni che gli studenti di Assemblea permanente hanno messo in atto contro gli studenti democraticamente eletti (interruzione del discorso del Presidente del Consiglio degli Studenti durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico) come pure le ingiurie e minacce via web contro le figure istituzionali dell’Ateneo, delle quali i responsabili saranno chiamati a rispondere nelle sedi opportune

  • Anche a causa di tali minacce si è resa necessaria la presenza delle Forze dell’ordine, di cui si è apprezzata la misura e la professionalità, nei pressi della C1, così da proteggere i beni materiali dell’Ateneo (in passato più volte vandalizzati dagli occupanti) e l’incolumità fisica dei lavoratori, anch’essi meritoriamente impegnati a operare in condizioni certamente non facili.

Delegazione Sindacale – RSU

Università degli Studi di Urbino“Carlo Bo”

____________

Via Saffi, 1 – 61029 URBINO – Tel. 0722305330 – e.mail uborse@uniurb.it


In qualità di coordinatore delle RSU d’Ateneo, ho letto con stupore l’articolo a firma Antonio

Ricucci, apparso nel sito del Ducato dal titolo “C1 sgomberata entro lunedì, minaccia al rettore sul

web”.

Il mio lavoro di responsabile dell’ufficio relazioni internazionali mi porta spesso all’estero e sono

quindi ben consapevole del fatto che nel mondo anglosassone, che secondo i vari ranking

internazionali è all’avanguardia nel settore universitario, lo studente è al centro del progetto

universitario. Gli Atenei vengono incontro alle esigenze degli studenti dando loro degli spazi

autogestiti, che a volte diventano anche fonti di reddito per gli studenti stessi, che in quegli stessi

spazi creano delle piccole attività imprenditoriali.

La richiesta di spazi autogestiti è quindi più che legittima.

Mi pare però che l’Ateneo, con il comunicato stampa del 20 febbraio, abbia dato ampia disponibilità

al dialogo e alla ricerca di soluzioni condivise.

Quello che ritengo inaccettabile è il linguaggio utilizzato da una minoranza di studenti.

Nessuno si può permettere di minacciare il Rettore di un Ateneo, usando espressioni del tipo: “Lui

approfitta dell’emergenza, noi lo aspetteremo con i badili in mano”.

Sono convinto che la stragrande maggioranza degli studenti del nostro Ateneo non si riconosca in

questo tipo linguaggio.

Come coordinatore RSU esprimo la mia solidarietà al Rettore, oggetto di minacce inaccettabili.

 

Urbino, 21 febbraio 2012 Fabrizio Maci, Coordinatore RSU

 

 

I presidi solidali con il rettore Pivato


I Presidi dell’Università di Urbino hanno indirizzato in data odierna al rettore Stefano Pivato il seguente messaggio:



Magnifico Rettore,

desideriamo esprimerTi la nostra vicinanza e solidarietà per le ingiustificate azioni di violenza verbale che Ti sono giunte da un esiguo gruppo di studenti.

In un momento di grave difficoltà per l’Ateneo, costretto a fronteggiare le conseguenze, ogni giorno più gravi, di uno straordinario evento metereologico, sorprende che non ci si renda conto delle stringenti necessità in cui questa Amministrazione è costretta ad operare e presto si dimentichi quanto essa sia stata disponibile per ottemperare alle richieste degli studenti.

Con la nostra stima ed il nostro affetto


Marco Cangiotti Preside Facoltà di Scienze Politiche

Orazio Cantoni Preside Facoltà di Farmacia

Massimo Ciambotti Preside Facoltà di Economia

Settimio Lanciotti Preside Facoltà di Lettere e Filosofia

Domenico Losurdo Preside Facoltà di Scienze della Formazione

Luigi Mari Preside Facoltà di Giurisprudenza

Anna Teresa Ossani Preside Facoltà di Lingue e Letterature Straniere

Stefano Papa Preside Facoltà di Scienze e Tecnologie

Vilberto Stocchi Preside Facoltà di Scienze Motorie

Bernardo Valli Preside Facoltà di Sociologia



I membri del Consiglio di Amministrazione dell’Università Carlo Bo di Urbino hanno indirizzato in data odierna al rettore Stefano Pivato il seguente messaggio:


Urbino, 24 febbraio 2012


Magnifico Rettore,


i sottoscritti membri del CdA approvano e sostengono i rapidi e necessari provvedimenti da Lei presi per risolvere le gravi difficoltà di una situazione di emergenza dovuta al recente noto evento meteorologico. Esprimiamo dunque la nostra solidarietà per le serie di notizie che attestano una ingiustificata violenza verbale nei Suoi confronti da parte di uno sparuto gruppo di studenti che occupavano indebitamente un’aula destinata, ora per necessità, alle lezioni.

Riteniamo fondamentale e legittima la richiesta di spazi autogestiti da parte degli studenti e delle studentesse che costituiscono linfa vitale del nostro Ateneo, ma devono essere spazi di tutti gli studenti e non di pochi. La presenza di spazi autogestiti è una realtà di tutti gli Atenei Italiani e la loro salvaguardia deve essere garantita dagli organi di Ateneo.

Essi devono tuttavia garantire la libera espressione di tutti e non essere luogo esclusivo di alcuni. Da un punto di vista formativo è fondamentale avere degli spazi comuni dove gli studenti e le studentesse possano instaurare, nell’ambito di una  diversità di opinione, un dialogo costruttivo e produttivo. La strada da seguire è quella del confronto e della ricerca di soluzioni adeguate per tutti, come prospettato dal comunicato stampa del 20 febbraio.

Noi auspichiamo che le buone intenzioni vengano concretizzate con i fatti, per evitare che si ripetano esternazioni  inaccettabili al Rettore ed azioni forzate. A tal fine invitiamo il Rettore, il Responsabile di Progetto per i rapporti con gli Studenti e gli studenti e le studentesse, ad intensificare gli sforzi per giungere a soluzioni eque e condivise.

Con stima e amicizia,


Massimo Berloni Membro Esterno CdA

Sandro Boldrini Rappresentante Professori Ordinari

Marco Cioppi Rappresentante Ricercatori

Franco Corbucci Sindaco del Comune di Urbino

Alessandro Di Caro Rappresentante Professori Associati

Ilario Favaretto Rappresentante Professori Ordinari

Vittorio Livi Membro Esterno CdA

Marco Luchetti Assessore al Lavoro della Regione Marche

Marcella Peruzzi Rappresentante Tecnici-Amministrativi

Matteo Ricci Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

Stefano Santini Rappresentante Professori Associati




22 Febbraio 2012 alle 0:30 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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