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La mostra sulla “libertà di stampa” in Città

di | in: Cultura e Spettacoli

libertà di stampa

ANCONA – La collezione sulla “Libertà di stampa” arriva a S. Benedetto (fino a Ferragosto) e si arricchisce del contributo di sei nuovi artisti. L’inaugurazione sabato 4 agosto alle 19.

La mostra sulla “libertà di stampa” arriva sulle spiagge marchigiane. Sarà sulla Riviera delle palme, alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto (in via Bruno Buozzi n. 14), da sabato 4 agosto fino al giorno di Ferragosto.
L’Ordine dei giornalisti delle Marche – ha detto l’assessore comunale alla cultura, Margherita Sorge – ci offre l’opportunità di riflettere su un tema vitale per il futuro di ogni essere umano attraverso una delle espressioni più belle e pure dell’uomo: l’arte. Poteva promuovere un convegno, un concorso: ha invece scelto di parlare di libertà e in particolare di libertà di espressione, attraverso il linguaggio della sensibilità artistica”
In realtà la mostra, che ha cominciato il suo percorso itinerante nel settembre scorso a Caldarola, vuole essere proprio un momento di riflessione su uno dei pilastri di ogni democrazia; una riflessione in uno dei momenti più difficili e complessi che sta vivendo il nostro paese.
Questa di San Benedetto è una tappa importante perché saranno presentate sei nuove opere che andranno ad arricchire la particolarissima collezione che l’Ordine dei giornalisti ha realizzato grazie al contributo, alla generosità e alla genialità degli astisti (marchigiani e non solo).
I nuovi artisti sono Ombretta Buongarzoni (Liberi di sognare, olio su tela, 70×100), Stefano Ianni (Sir Pin III, tecnica mista su carta, 100×70), la fabrianese Lunghia (Libertà di essere unici, stampa su alluminio, 100×100), Anna Massinissa (Diritto e dovere, acrilico e collage su carta Fabriano, 22×85), Simone Salimbeni (Comunicare, acrilico su tela, 60×40) e Jonathan Soverchia (News of the world, fotografia digitale, 30×45)
Ombretta Buongarzoni, pittrice e scultrice, originaria di Urbisaglia, è un’autodidatta e come tale non ha subito le influenze, spesso negative, degli accademisti manieristi. Le sue opere sono libere dai condizionamenti dettati spesso dalla false scuole di sapere. Viaggia, lavora, consuma l’esistenza nel puro “concettualismo comico” irriverente e divertente trasforma il dolore, il suo, in allegria e in armonia con le creature delle sue pietre. Fin da giovanissima studia, trasuda arte, pittura, musica, danza, poesia e scultura.
Stefano Ianni è abruzzese (è nato all’Aquila) e si è formato all’Accademia delle belle arti di Firenze. Nel 1992 è stato premiato a New York nell’ambito della manifestazione “Cristoforo Colombo Exhibit” alla Pen and Brush Gallery. Sue opere sono esposte nei principali musei del mondo.
Lunghia è sarda di origine, ma fabrianese di adozione. Si è fatta conoscere per le “Architetture di Sabbia”, ma durante il suo percorso artistico Lughia sperimenta materiali, tecniche e attraversa diverse modalità espressive. Gli scenari silenti di sabbie e sassi, le pitture evocatrici di atmosfere antiche, le ombre dell’assenza umana, le immagini elaborate al computer, le stampe su alluminio e plexiglass, le sculture di ferro e gli assemblaggi con i legni del mare si accompagnano a performances e installazioni nella natura che confermano il suo rapporto simbiotico con la madre terra. Particolare oggetto di indagine sono la memoria, la rappresentazione simbolica e il rapporto dell’uomo con la dimensione tempo.
Anna Massinissa, fabrianese, è industrial designer e lavora da anni nell’ambito della consulenza, marketing e comunicazione grafica, web, multimedia ed editoria. Con la sua equipe ha progettato campagne di comunicazione ed eventi per le aziende più prestigiose delle Marche. Attualmente è impegnata in sperimentazioni con materiali tipici del suo territorio (cellulosa, carta a mano, tessuti d’epoca) e tecniche tradizionali utilizzate in modo non convenzionale. Sei anni fa ha fondato l’Associazione Culturale InArte con lo scopo di aggregare e far condividere la cultura artistica nel territorio a cui appartiene, portando l’Associazione in breve tempo a contatto coi nomi più illustri dell’arte contemporanea.
Simone Salimbeni, Fabrianese, vive facendo l’odontotecnico, ma fin da giovanissimo ha coltivato la sua passione per l’arte. Si fa conoscere per miniature e diorami, ma successivamente sposta il suo interesse verso la pittura su tela e colori acrilici, per poi passare ai colori a olio. Ha partecipato con successo ai mostre e premi a carattere nazionale.
Jonathan Soverchia è jesino e si è formato all’Isia di Urbino dove scopre la passione per il cinema e la fotografia. Dopo la laurea si è iscritto alla Nuova Università Cinema e televisione e durante questo ciclo di studi partecipa alla realizzazione di diversi cortometraggi. Ha maturato interessanti esperienze nel settore audiovisivo come operatore di ripresa per la televisione, realizzando servizi per la Rai, come montatore e anche nel cinema come assistente alla regia e alla produzione per vari registi.
Insomma tante novità per una mostra che caratterizzerà l’estate sambenedettese e che vuole essere uno spunto di riflessione su un tema per nulla scontato. L’inaugurazione è in programma per sabato 4 agosto alle ore 19.




26 Luglio 2012 alle 21:29 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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