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dall’Ordine dei Giornalisti Marche

di | in: Cronaca e Attualità

Giannino Rossetti, Presidente OdG Marche

Il futuro degli Ordini

La riforma delle professioni prende otto mesi di tempo. La norma è soggetta a diverse interpretazioni. Il Governo presenterà proposte alle categorie interessate.


di Valentina Melis (Il Sole 24 Ore)


Prima è circolata la bozza di legge delega sulla liberalizzazione delle professioni che prevedeva l’abolizione dell’esame di Stato per avvocati e commercialisti. Poi è arrivato l’articolo 39-bis che avrebbe dovuto inserirsi, come emendamento, nella manovra (“cassato” durante l’esame in commissione Bilancio al Senato), per cui “le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle professioni previste dall’ordinamento vigente” avrebbero dovuto essere abrogate “sei mesi dopo l’entrata in vigore della presente legge”. Infine, è arrivata la versione attuale della norma: sei righe che non prevedono alcun intervento immediato e che sono interpretate in modo diverso da ciascuna categoria interpellata.


 “Ferme restando le categorie di cui all’articolo 33, quinto comma della Costituzione (…) il Governo formulerà alle categorie interessate proposte di riforma in materia di liberalizzazione dei servizi e delle attività economiche”. La premessa dovrebbe mettere “al sicuro” gli Ordini che prevedono un esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio professionale. “È chiaro – spiega Marina Calderone, Presidente del Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro e del Comitato unitario delle professioni – che questa norma tutela gli Ordini e la loro legittimazione nella Costituzione. Per il resto, come abbiamo dimostrato già un anno fa, presentando una proposta di riforma delle professioni al ministro della Giustizia Angelino Alfano, non cambia il nostro impegno a portare avanti una riforma condivisa”. Per il Presidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura Maurizio De Tilla, invece, “si tratta di una norma di cui non si capisce l’oggetto, e che – aggiunge – siamo pronti a impugnare davanti alla Corte Costituzionale”.


La previsione che, trascorsi otto mesi, “ciò che non sarà espressamente regolamentato sarà libero” lascia poi il campo alle interpretazioni più varie. Saranno liberalizzate la pubblicità, le tariffe, l’organizzazione degli studi? Il Presidente dell’Ordine dei commercialisti Claudio Siciliotti si definisce “scontento della tecnica e delle modalità con cui si affronta il cambiamento nel nostro Paese”.

Primo Infopoint per free lance

Uno spazio a Ascoli, nel Polo culturale di Sant’Agostino, dove i colleghi possono lavorare insieme. Una iniziativa del Sigim per favorire il lavoro autonomo.


Parte da Ascoli Piceno il primo Infopoint per giornalisti freelance delle Marche. A ospitarlo è la sala dei Manoscritti del Polo culturale Sant’Agostino, dove si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. Voluto dalla Commissione lavoro autonomo del Sigim, l’Infopoint, interamente dotato di copertura wireless e di linee telefoniche, è uno spazio dove i giornalisti freelance possono lavorare insieme, anche nell’ottica di ridurre i costi che quotidianamente sono costretti a sostenere per svolgere la loro professione.

Abbiamo deciso di aderire a questo progetto – ha detto il sindaco di Ascoli, Guido Castelli, all’apertura della conferenza stampa – perché crediamo che la biblioteca debba svolgere un ruolo di organizzazione del sapere. Aprire la biblioteca, dunque, al mondo dell’informazione è un ulteriore tassello per abbattere le barriere e permettere ai freelance, soprattutto i più giovani, di poter competere con le classiche organizzazioni editoriali.”

La sensibilità dell’amministrazione comunale di Ascoli Piceno è stata testimoniata anche dall’Assessore alle Politiche educative e alle biblioteche Giovanna Cameli, intervenuta alla conferenza stampa: “Con l’Infopoint vogliamo rendere ancora più aperta e all’avanguardia la nostra biblioteca, che negli ultimi due anni ha notevolmente ampliato la gamma dei servizi per i ragazzi e per i cittadini più in generale”.

Il Segretario del Sigim, Roberto Mencarini, ha posto l’accento sulle difficoltà di freelance e lavoratori autonomi che costituiscono ormai la maggioranza della categoria e che per la metà ha redditi inferiori a 5 mila euro all’anno. “Con l’apertura di questo spazio – ha sottolineato Mencarini – vogliamo andare incontro a freelance e lavoratori autonomi che sono una realtà importante,  per la gran parte giovani e giovanissimi sfruttati dagli editori e senza speranze di arrivare ad avere un contratto giornalistico di lavoro dipendente. La Fnsi ha dedicato a loro il congresso di Bergamo e nel rinnovo della parte economica del contratto ha fatto inserire la costituzione di una commissione paritetica Fnsi-Fieg per il lavoro autonomo e un ente bilaterale per la formazione e l’aggiornamento professionale. Forte è anche l’impegno sul fronte politico e si guarda con interesse al progetto di legge Moffa per l’equo compenso del lavoro autonomo”.

Per definizione il giornalista freelance è una persona che, senza essere assunta da un editore e senza far parte dell’organico fisso di una redazione, si guadagna da vivere proponendo e scrivendo i propri articoli per una o più testate. Lavora spesso in maniera autonoma, per lo più da casa. “Con la realizzazione dell’Infopoint – ha ribadito in chiusura della conferenza stampa, Martina Tombolini, coordinatrice della Commissione regionale lavoro autonomo del Sigim (erano presenti alla conferenza anche i membri della Commissione Agnese Carnevali e Gabriele Giangiacomi) – si vuole mettere in rete queste figure professionali e dare una risposta concreta sul territorio per stimolare la sinergia tra colleghi. Dopo Ascoli Piceno la Commissione lavorerà anche per l’apertura di nuove “redazioni dei freelance” in altre città marchigiane.

 




22 Luglio 2011 alle 12:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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