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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Luca Marconi

21 set 2012
LONGEVITÀ ATTIVA: CONTRIBUTI PER PROGETTI A FAVORE DEGLI ANZIANI.

Promuovere l’invecchiamento attivo e sottolineare l’utile contributo degli anziani alla società e all’economia. E’ questo un obiettivo prioritario della Regione Marche che ha deciso di cofinanziare progetti per la realizzazione di iniziative volte a favorire la longevità attiva degli anziani. “E’ fondamentale infatti – spiega l’assessore regionale ai Servizi sociali, Luca Marconi – riuscire a far mantenere all’anziano un ruolo partecipativo nella società. In questo modo si passa a una diversa visione dell’invecchiamento che riconosce nell’anziano una potenziale risorsa e non soltanto il destinatario di un intervento socio-assistenziale”. Saranno dunque finanziati per l’importo complessivo di € 70.000,00 quei progetti che concorreranno alla valorizzazione della cittadinanza attiva delle persone anziane, alla promozione del “sapere sociale” e dei “saperi della vita quotidiana”, all’inclusione delle persone anziane nelle reti di partecipazione sociale, al supporto telefonico dele persone anziane, orientandole e fornendo informazioni che favoriscano la continuità delle relazioni sociali e agevolino le attività della vita quotidiana, alla prevenzione o riduzione del rischio di isolamento e di emarginazione sociale. I progetti dovranno essere presentati dalle associazioni di volontariato e di promozione sociale iscritte nel Registro regionale. Il limite massimo di impegno per ciascun progetto realizzato sarà di € 5.000,00. Le tipologie di intervento ammissibili a contributo potranno prevedere: la prevenzione dell’isolamento; l’incremento della sicurezza personale e sociale; la promozione della mobilità; la valorizzazione di esperienze abitative; la tutela ed autotutela della salute e del benessere personale; la promozione del tempo libero; la valorizzazione e vivibilità dell’ambiente urbano e naturale; l’accompagnamento dal lavoro alla pensione; il miglioramento del rapporto tra cittadini e istituzioni; il miglioramento dell’usabilità degli strumenti tecnologici; l’impulso alle interazioni intergenerazionali. In relazione alla popolazione ultrasessantacinquenne presente nelle diverse Province, saranno programmati 3 interventi a Pesaro-Urbino, 4 ad Ancona, 3 a Macerata, 2 a Fermo e 2 ad Ascoli Piceno. A tal fine saranno realizzate cinque graduatorie provinciali ordinate in ordine decrescente in relazione al punteggio attribuito dalla Commissione di valutazione. La domanda va presentata alla Regione Marche, Dipartimento per la Salute e per i Servizi sociali, P.F. Programmazione sociale, via G. da Fabriano, 3 – 60125 Ancona, entro e non oltre le ore 12 del 25 settembre 2012.


IN REGIONE L’INCONTRO CHE DÀ IL VIA AL PROGETTO UP-TECH.

“Una sperimentazione che vuole portare un aiuto concreto ai malati di Alzheimer e ai loro familiari”. Così l’assessore ai Servizi sociali, Luca Marconi, ha definito il progetto Up-Tech, elaborato dalla Regione Marche con il supporto tecnico dell’Inrca, che questa mattina ha mosso i primi passi nel corso del kick-off meeting a cui hanno partecipato anche le associazioni di volontariato impegnate nell’assistenza ai malati di Alzheimer e i componenti del Gruppo di coordinamento regionale sull’Alzheimer. “L’obiettivo – ha detto Marconi – è dare un’adeguata continuità assistenziale dopo la dimissione dalle strutture ospedaliere attraverso un sistema integrato di servizi, che si avvalgono del supporto delle nuove tecnologie, per la gestione, il monitoraggio e la misurazione di efficacia ed efficienza dei processi assistenziali per l’anziano affetto da demenze di tipo Alzheimer”. Up-Tech, che prevede un budget di spesa di € 1.335.771,44, si focalizzerà soprattutto sul momento della presa in carico del paziente da parte di un assistente sociale, nel caso di assistenza a domicilio, o di un infermiere professionale nel caso di paziente istituzionalizzato, che provvederà alla formazione dei familiari sulla gestione della patologia, al monitoraggio telefonico programmato, alle funzioni di consulenza anche legale e all’orientamento ai servizi socio-sanitari. “Un grande esperimento – ha proseguito Marconi – che coinvolgerà per il momento 450 famiglie. La percentuale di malati di Alzheimer è però in continua crescita, circostanza che richiede un deciso ripensamento delle dinamiche di welfare e impone la presenza di un sistema di interventi diversi da quelli adottati finora, in grado di realizzare servizi appropriati e sostenibili e di rispondere alla domanda di protezione e cura sociale”. In generale, si attende il miglioramento della qualità di vita dei pazienti affetti da Alzheimer e degli assistenti familiari, una maggior soddisfazione nell’utilizzo dei servizi sanitari, la riduzione dei ricoveri, del tasso di istituzionalizzazione e degli accessi al Pronto Soccorso, un incremento delle valutazioni multidimensionali effettuate in maniera congiunta dai soggetti del settore sociale (Comune) e del sanitario (Distretti).

“EMERGENZA NEVE”, CHIESTO AL PRESIDENTE MONTI UN FONDO SPECIALE PER RISARCIRE LA SOMMA URGENZA.

Un fondo speciale nazionale, con una dotazione finanziaria pari a quanto speso e documentato per la somma urgenza: 44 milioni di euro che gli enti locali marchigiani hanno già impegnato per fronteggiare l’emergenza neve. Lo ha proposto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nella audizione al Consiglio delle autonomie locali (Cal) dedicata alla calamità che ha devastato le Marche nel febbraio scorso: un vero e proprio “terremoto bianco” che ha causato danni certificati per 960 milioni nel territorio marchigiano. Alla riunione hanno partecipato i senatori e i deputati eletti nelle Marche. La richiesta è stata formalizzata al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, con una lettera nella quale si richiede un incontro, “affinché venga riconosciuto agli enti locali quanto hanno speso per ripristinare la vita nelle loro comunità”, applicando a questa vicenda i principi di correttezza e trasparenza che ispirano l’attività del Governo, dopo che lo stesso (con il ministro Cancellieri) si era impegnato a coprire la somma urgenza, nel corso di una riunione della Conferenza Stato-Regioni. La lettera è stata firmata dal presidente Spacca, dal presidente Cal Fabrizio Giuliani e, per i parlamentari, da Remigio Ceroni e Oriano Giovanelli. In mancanza di risorse adeguate, Spacca ha anticipato che non accetterebbe di ricoprire il ruolo di commissario straordinario per le gestione delle risorse nazionali che oggi appaiono, più che scarsissime, insignificanti. Secondo il presidente, “occorre non farsi prendere dall’emotività, ma utilizzare strumenti formali e istituzionali nel confronto con il Governo centrale. Strumenti che richiamino principi di verità e realtà nel rispetto di quanto accaduto e certificato. Sarà un confronto durissimo e lungo, come quello sperimentato durante l’alluvione del Fermano, che ha avuto una durata superiore ai 18 mesi”. “Il confronto vero è con Roma – ha ribadito Spacca – perché a fronte di 960 milioni di danni certificati solo nelle Marche, lo Stato è disposto a riconoscere 15 milioni e 850 mila euro per tutto il territorio nazionale. Uno stanziamento sul quale ricadono anche le spese sostenute dagli organi dello Stato che hanno operato durante l’emergenza, per cui la somma realmente disponibile è di soli 12 milioni”. Neanche la strada della fiscalità regionale è percorribile, ha detto il presidente, perché produce poche risorse (solo 3 milioni di euro dalle accise sulla benzina, in occasione dell’alluvione del Fermano) e aggrava le ricadute economiche su famiglie e imprese, in una situazione congiunturale già pesante. “Su questo percorso il contributo e la forza di iniziativa dei parlamentari marchigiani sarà determinante, perché sia riconosciuto alle Marche quello che in caso di calamita è stato riconosciuto alle altre regioni”.


SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE, IL CONVEGNO ‘TRASPORTIAMOCI’.

Sensibilizzare l’opinione pubblica all’uso dei mezzi di eco trasporto come bicicletta, mezzi pubblici elettrici o con carburanti alternativi, spostamenti pedonali: questo è lo scopo dell’iniziativa ‘Trasportiamoci’ che si è svolta mercoledì scorso all’interno della settimana europea della mobilità sostenibile che si è appena conclusa. Organizzato dall’assessorato regionale ai Trasporti, il convegno è stata l’occasione per un confronto con le massime autorità a livello nazionale, per discutere e divulgare i risultati di importanti programmi europei nel campo dei trasporti: LIFE, progetto TASMAC, progetto ATTAC, programma SOUTH EAST EUROPE. Moderato da Sergio Strali, dirigente della P.F. Gestione del Trasporto della Regione, l’incontro ha visto gli interventi di Giorgio Fanesi, della azienda PluService, cui è stata affidata l’assistenza tecnica all’attuazione del progetto pilota ATTAC; Marco Foti, Assistant Project Manager della Regione Liguria per il progetto TASMAC; Tamara Ferretti, assessore ai trasporti del Comune di Ancona; Chiara Palanca, portavoce della Provincia di Ancona per i progetti di car pooling e car sharing; Naomi Ottaviani e Pietro Celotti, volontari del Piedibus della scuola primaria “Maria Montessori” di Ancona; Alfredo Fermanelli, dirigente del Sistema Aree Protette della Regione Marche; Bruno Ginocchini di Federmobilità di Bologna. I lavori si sono conclusi con gli interventi di Giancarlo Del Sole, consulente della Regione Marche in materia di trasporto, che ha illustrato l’entità dei costi sociali ed economici della mobilità e gli strumenti tecnologici utili per contenere tali costi, e di Sergio Strali, che ha affrontato i temi dell’infomobilità e della bigliettazione elettronica e la più generale questione della ottimizzazione della rete dei trasporti in una situazione di risorse economiche in netta decrescita.




21 Settembre 2012 alle 15:26 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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