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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Gian Mario Spacca

07 nov 2012

REGIONI E UNIONCAMERE: UN’ALLEANZA PER LO SVILUPPO E LA CRESCITA FONDATA SU MICRO, PICCOLA E MEDIA IMPRESA.

“Regioni e Camere di commercio sono fortemente impegnate in un’azione di sostegno della micro, piccola e media impresa sul terreno della internazionalizzazione. Si tratta di una collaborazione strategica fra i principali attori che operano sul territorio a sostegno delle imprese. L’obiettivo è di valorizzare ulteriormente l’impegno di Regioni e Camere di Commercio nell’affiancare le piccole aziende che intendono cimentarsi con la sfida dell’export. Vogliamo partire dalle micro e piccole imprese perché è questa la dimensione largamente prevalente nella realtà produttiva del nostro Paese. Pensiamo che la crescita debba coinvolgere proprio questo target, che trova nelle istituzioni pubbliche più prossime gli interlocutori privilegiati. E’ una sfida molto importante che punta anche a portare nell’ambito della Cabina di Regia nazionale un contributo del sistema territoriale meno frammentato e più efficace”. Lo ha dichiarato Gian Mario Spacca, Presidente della Regione Marche e coordinatore della Commissione attività produttive e internazionalizzazione della Conferenza delle Regioni. Per questi motivi, ha spiegato Spacca, “abbiamo presentato recentemente alla Cabina di regia un piano di lavoro Regioni-Unioncamere per il sostegno alle politiche di internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese”. Il Presidente ha inoltre espresso condivisione sul percorso di riordino del Sistema camerale, appena approvato l’Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio d’Italia, che contribuirà a migliorare ulteriormente il rapporto con le Regioni. Secondo il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, quindi “quest’alleanza costituisce un’opportunità concreta per aiutare un numero sempre maggiore di imprese, soprattutto di piccole e piccolissime dimensioni, a varcare i confini nazionali. Oggi sono soltanto 211mila le imprese che fanno affari oltreconfine e di queste poco più di 10mila lo fanno stabilmente. Eppure, secondo i nostri dati, altre 70mila aziende sarebbero pronte ad affrontare la sfida dei mercati stranieri ma ancora non riescono a buttarsi nel mare aperto della competizione globale. Aiutare le prime a consolidare la presenza all’estero e le seconde a oltrepassare i confini nazionali è dunque un imperativo imprescindibile. E in questo senso il sodalizio Regioni-Sistema camerale rende questo traguardo più vicino. Ma non solo. Inserisce un tassello importante per la definizione tra tutte le forze in campo di una strategia congiunta verso aree geografiche e settori di attività da promuovere”. Il Piano individua gli ambiti strategici e gli strumenti della collaborazione Regioni- Unioncamere che riguarderanno: L’assistenza tecnica ed informativa alla micro, piccola e media impresa sul territorio (rete di sportelli informativi, situati presso le Camere di Commercio e attivazione di punti di informazione in collaborazione con l’agenzia ICE su: mercati geografici, settori merceologici, procedure di esportazione, documentazione necessaria, aspetti fiscali, commerciali e legali, programmi di outgoing ed incoming, eventi fieristici, incentivi italiani ed esteri; impegno delle Regioni ad avviare un percorso di razionalizzazione delle attività degli Sportelli regionali per l’internazionalizzazione, SPRINT) e sui mercati esteri (assistenza tecnica a sostegno delle micro, piccole medie imprese, azioni di promozione o di attrazione degli investimenti promosse da Regioni e sistema camerale); L’attività di formazione (Piano pluriennale regionale di formazione condiviso e cofinanziato da Regioni e Camere di Commercio con il coinvolgimento dell’Agenzia Ice e del sistema delle Università locali, finalizzato ad ampliare e diffondere la cultura dell’internazionalizzazione); Valorizzazione del territorio per l’attrazione degli investimenti esteri/marketing territoriale (tavolo regionale di lavoro comune per la selezione delle opportunità da proporre agli investitori esteri sul territorio). Sviluppo degli strumenti finanziari (Regioni ed Unioncamere si impegnano a selezionare e promuovere gli interventi di accesso al credito ritenuti più efficaci per favorire i processi di internazionalizzazione). Azioni di promo commercializzazione all’estero e in Italia: Regioni e Camere di Commercio individuano annualmente – in stretto raccordo con la Cabina di regia nazionale – qualificate e selezionate attività di sistema definendo contestualmente aree geografiche prioritarie, settori merceologici coinvolti, e risorse da investire). Focus sul Sud e Fondi strutturali: (verifica con le Regioni del Sud, area Obiettivo Convergenza, per realizzare apposite iniziative di sostegno – in stretta collaborazione con l’agenzia Ice e con il cosiddetto Piano Export Sud – per promuovere attività di internazionalizzazione con una riprogrammazione dell’utilizzo dei cosiddetti fondi strutturali, anche sulla base delle best practice in corso).


URBANPROMO: L’IMPEGNO DELLA REGIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA .

La Regione Marche è presente alla IX edizione di Urbanpromo, l’evento culturale di riferimento sui temi della rigenerazione urbana e del marketing territoriale, in programma a Bologna fino al 10 novembre. Un’edizione che si annuncia ricca di stimoli e di interesse, all’insegna della qualità e dell’affidabilità che fanno dell’evento organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit un luogo di aggiornamento avanzato per amministratori, operatori economici, professionisti, studiosi e ricercatori. Quattro giorni di convegni, seminari, workshop e una mostra per rappresentare le buone pratiche di pubbliche amministrazioni e di operatori privati, promuovere l’innovazione nel governo del territorio, aprire nuove prospettive al partenariato pubblico privato, sviluppare l’integrazione di competenze e di saperi qualificati. Il contributo regionale è previsto per domani, 8 novembre, alle ore 16.30, alla Salaborsa Urban Center, all’interno dell’incontro “L’azione delle Regioni per la rigenerazione delle città”. Ad illustrarne i contenuti sarà il dirigente del Servizio Territorio e Ambiente, Antonio Minetti, che partendo dalla legge regionale sulla riqualificazione urbana varata lo scorso anno, parlerà della strategia che l’Amministrazione intende perseguire in vista di una normativa organica per il governo del territorio. “La legge già approvata – ricorda l’assessore Luigi Viventi – si basa sul principio generale del costruire sul costruito e anticipa la riforma complessiva della normativa sul governo del territorio su cui la Regione e` impegnata. Il concetto di qualità urbana si coniuga in un elenco di obiettivi: riduzione del consumo di suolo, spazi pubblici di qualità, modernizzazione delle reti infrastrutturali e miglioramento dell’efficienza energetica, previsione di servizi e infrastrutture, riduzione del rischio idrogeologico e mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici”. “In termini generali – conclude Viventi – l’obiettivo è anche quello di attivare processi di riqualificazione urbana sostenibili dal mercato. Per questo la legge poggia su alcuni capisaldi fondamentali: creare regole certe per favorire il rilancio dell’edilizia collegata alla riqualificazione urbana e dotare il territorio di strumenti di governo innovativi come la perequazione, la compensazione e la premialità”.


DIRIGENTI REGIONALI, VIVENTI: “NESSUNA REVOCA”.

“In merito alle notizie apparse sulla stampa di oggi, relativamente agli incarichi dei dirigenti regionali, ritengo doveroso precisare che nessuno di questi è stato revocato e che tutti proseguiranno regolarmente nell’espletamento delle proprie funzioni, fino a quando non saranno individuate le procedure concorsuali idonee alla soluzione del problema”. Lo afferma l’assessore regionale all’Organizzazione Amministrativa, Luigi Viventi. “Tutto ciò avvererà nel più breve tempo possibile e nell’interesse dell’Ente, al quale vanno garantite continuità e qualità nella gestione amministrativa, come, peraltro, è accaduto fino a oggi, anche grazie alla competenza e alla dedizione dei dirigenti in questione”.



VICENDA FORNACE SMORLESI DI MONTECASSIANO – IL PUNTO DELLA SITUAZIONE IN REGIONE


L’assessore Luchetti, prendendo atto della volontà dell’Azienda di recuperare la normalità, ha chiesto un Piano Industriale entro venti giorni per progettare insieme percorsi di risoluzione dei problemi


Si è tenuta questa mattina presso l’assessorato regionale al Lavoro un incontro tra Sindacati , Regione e vertici aziendali per fare il punto della situazione che sta interessando la Fornace Smorlesi di Montecassiano. Un’ azienda storica, fondata nel 1890, che conta 45 dipendenti e che sta attraversando momenti di forte difficoltà sia dal punto di vista finanziario che di crisi di mercato.

All’incontro erano presenti oltre all’assessore al Lavoro Marco Luchetti, le Organizzazioni sindacali CGIL CISl e UIL di categoria, l’UGL le RSU e la proprietà dela Fornace.

I Sindacati hanno espresso forte preoccupazione sulle prospettive dell’Azienda, chiedendo un percorso preciso di tutela dei lavoratori oltre che di conoscere in tempi brevi la reale volontà dell’azienda in considerazione dell’imminente scadenza del 31 dicembre della cassa integrazione straordinaria.

Da parte dell’Azienda, rappresentata dai signori Cesarini e Vecchioni, è stata illustrata la situazione di crisi del mercato aggravata anche dai danni subiti per le forti nevicate dello scorso anno, ma è stata ribadita in ogni caso la ferma volontà di recuperare le condizioni precedenti, di non avere intenzione di chiudere oltre che naturalmente di avere a cuore il futuro dei lavoratori. Ma i vertici aziendali hanno anche chiesto di poter far conto sul sostegno e la disponibilità da parte di tutti per riportare la situazione alla normalità.

L’assessore Luchetti, esprimendo anche lui preoccupazione per la situazione attuale, si è però detto confortato dalla positiva volontà dell’Azienda di non chiudere ma di attivare percorsi che possano risolvere la difficile situazione attuale. Per questo ha chiesto all’Azienda di presentare entro venti giorni un Piano Industriale che garantisca una certezza del futuro e si è impegnato, sulla base di questo strumento di definizione delle linee strategiche aziendali, a mettere in campo tutte le azioni di tutela che la Regione potrà agevolare.

L’incontro si è concluso con l’intesa unanime di rivedersi all’inizio di dicembre per discutere del Piano Industriale e decidere così insieme a tutti i soggetti interessati i percorsi più idonei per trovare soluzioni praticabili in tempi brevi a tutela del lavoro.




7 Novembre 2012 alle 17:03 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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