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Incendio alla piscina comunale e dintorni

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Città, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Sicurezza dlgs 81- 08

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2012-11-27 – Riceviamo da Renata Pettinari e pubblichiamo integralmente


Ill.mo Responsabile del Servizio di Prevenzione Protezione Ing. Nicola De Angelis,

insegnando nuoto frequento quotidianamente la piscina comunale di San Benedetto, ragione per cui ho attivato un alert per seguirne tutte le innumerevoli notizie di questo periodo. Pertanto mi è capitato di leggere quanto da Lei pubblicato in relazione all’incendio verificatosi in piscina e pubblicato in data 26 novembre 2012 alle 19:52.

Mio malgrado mi sono sentita chiamata in causa, perché non tollero le falsità e sono rimasta esterrefatta nel leggere quanto Lei dichiara relativamente alla simulazione procedure di emergenza del 22.10.2012, visto che ero presente quale responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione per l’Associazione Delphinia Team Piceno. Non posso non smentirLa perché altrimenti con il mio silenzio sarei complice delle Sue falsità.

Ricordo benissimo che durante la simulazione, l’unica parola spesa per il rischio incendio in una piscina era che era improbabile. Qualcuno Le ha anche chiesto di procedure per esalazioni pericolose, sicuramente pensando al cloro ed altri elementi usati per il trattamento delle acque, ma la Sua risposta è sempre stata che era improbabile.

Di estintori non se ne è proprio parlato , tantomeno mostrati.

Riguardo alle altre Sue dichiarazioni non sono in grado di dire nulla ma sinceramente vista la semplicità con cui afferma cose non vere non ho più fiducia di tutto quanto da Lei dichiarato.

Sicuramente Lei si ricorderà di me perché durante la simulazione di evacuazione dal piano vasca attraverso la porta di emergenza sono scivolata nel percorrere la passerella di uscita e Le ho dato indicazioni riguardo alla grave pericolosità della stessa. Ritengo comunque che i provvedimenti adottati sono del tutto irrisori e non risolvono il problema.

Distinti saluti.

Renata Pettinari

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2012-11-27 – Sull’incendio verificatosi alla piscina comunale un documento redatto dal responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Ing. Nicola De Angelis.


Spett.le Dirigente dott.ssa Renata Brancadori


In relazione all’articolo da pubblicato in data 23 novembre 2012 relativo alla replica della signora Papalino, io sottoscritto Nicola De Angelis in qualità di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto, dichiaro quanto segue:


Premetto che non è mia abitudine rispondere a mezzo stampa ai singoli dipendenti: i referenti delle varie strutture comunali hanno la possibilità di contattarmi in ogni momento e se la signora Papalino aveva segnalazioni o perplessità sulle condizioni di sicurezza del suo luogo di lavoro, poteva riportarle al suo referente o contattarmi direttamente, in conformità a quanto previsto dall’art. 20 comma 2, lettera e) del D.Lgs. 81/2008.


Preciso che il Comune di San Benedetto è in possesso di un sistema di gestione conforme alla norma UNI EN ISO 14001:2004, certificato a seguito di verifiche periodiche condotte da enti terzi, che prevede la registrazione di ogni situazione di emergenza, secondo procedure e modulistica definita. Per tale motivo, appreso il principio di incendio, sono state effettuate le verifiche ritenute opportune attraverso il coinvolgimento dei presenti che hanno evidenziato che nell’atrio della piscina era presente un odore di plastica bruciata, ma non vi era presenza di fumo, mentre sul piano vasca non si è rilevata alcuna evidenza, tanto che la situazione di allarme localizzato non è stata assolutamente percepita. Visto che il deflusso da un impianto sportivo prevede sempre un rischio legato al panico, l’allarme per l’evacuazione va dato solo in caso di reale pericolo diffuso; in caso di focolai di incendio, la stessa procedura di emergenza prevede (all’allegato 2 punto B-b), che il personale possa cercare di spegnere le fiamme con gli estintori, seguendo comunque attentamente le norme per il loro utilizzo.


Relativamente alla prova del 22/10/2012, ricordo perfettamente, come sempre faccio in ogni attività formativa correlata a prove di emergenza, di aver preso in mano un estintore e, di fronte ai presenti, di averne simulato l’uso ripetendo passo passo come si rimuove lo spinotto di sicurezza, come si afferra l’estintore, come va diretto verso il fuoco, come va usato; descrivendo anche le buone prassi finalizzate ad un uso sicuro ed efficace dell’estintore stesso.


Relativamente al corso del maggio (e non settembre 2009) allego la firma di partecipazione della dipendente e stralcio della documentazione consegnatagli, oltre ad una delle slide mostrate durante gli incontri effettuati in quel ciclo di formazione. Preciso che anche in quel caso ho simulato l’utilizzo dell’estintore, affinchè tutti ne fossero edotti per un uso corretto.


Il fatto che l’interruttore differenziale (salvavita) non sia intervenuto, conferma la ricostruzione ufficiale del principio di incendio: il principio di incendio è avvenuto non per corto circuito ma per contatto di parti in plastica del phon (forse per guasto o a seguito di atto vandalico) con la resistenza iridescente interna che ha dato seguito al principio di incendio; in tali casi l’impianto elettrico non viene interessato dall’incendio, infatti, a seguito di una verifica elettrica effettuata subito dopo, non si sono rilevate evidenze di surriscaldamento dei conduttori elettrici.

Ad ulteriore conferma dell’idoneità dell’impianto elettrico, allego alcune delle dichiarazioni di conformità disponibili sull’impianto generale, oltre al “Verbale di Verifica Periodica” effettuata dalla ditta Ellisse (organismo abilitato dal Ministero dello Sviluppo economico) in data 11 ottobre 2012.


Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, si porgono distinti saluti.


Il Responsabile del Servizio di Prevenzione Protezione

Ing. Nicola De Angelis




28 Novembre 2012 alle 3:06 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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