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Tonino Armata annuncia le dimissioni irrevocabili dalla presidenza dell’Associazione Città dei Bambini

di | in: Cronaca e Attualità

Tonino Armata

San Benedetto del Tronto 06 novembre 2012 – Riceviamo da Tonino Armata, Presidente dell’Associazione Città dei Bambini, e pubblichiamo integralmente


Al vice presidente dell’associazione Città dei bambini Stefania Spacca 

Ai componenti dell’associazione Città dei bambini 

Assessore alle politiche culturali di San Benedetto Tr. Margherita Sorge 

Assessore Regione Marche Antonio Canzian



Carissime e carissimi


Io, Tonino Armata, annuncio le dimissioni irrevocabili dalla presidenza dell’associazione Città dei bambini per protestare la mancanza di sensibilità dei politici locali e regionali verso la cultura dell’infanzia.


Premessa


C’è per me un “libro di formazione”. Scritto molti anni fa, (ora ripubblicato da Einaudi), contiene una lezione indimenticabile. È Il tradimento dei chierici di Julien Benda. Tratta degli uomini di pensiero che in quel tempo – e in tutti i tempi – si astennero dal prendere posizione, tacendo o dicendo cose che andavano contro le loro stesse convinzioni, e questo fecero “per opportunità”. La loro colpa non fu di avere detto cose sbagliate, ma di non avere detto le cose che essi stessi ritenevano giuste. Facciamo le debite proporzioni, ma riflettiamo sul corto-circuito che si verifica quando nel campo del pensiero s’insinua l’idea che ciò che pensiamo, per opportunità, o anche per “responsabilità”, si possa o debba tacere. Forse che l’attività di pensiero non deve anch’esso essere responsabile? Certo che sì. Ma responsabile verso chi o che cosa? Verso la sua natura: una natura diversa da quella politica. Forse che l’attività di pensiero non ha anch’esso una propria valenza politica? Certo che sì, ed elevatissima, ma non nel senso di chi opera nella politica, intesa come la sfera dei partiti, della competizione per il potere, della conquista del consenso: da noi, c’è difficoltà ad ammettere che non tutto è politica in questo senso. Esiste invece una funzione diversa, “ingenua”, non legata al potere e al consenso – la cui esistenza è essenziale alla vita libera della pólis. Sarebbe una deviazione, se l’attività di pensiero non tenesse fede a questa sua caratteristica, anzi non ne facesse il suo vanto. Solo così, c’è la sua utilità, la sua funzione civile. Chi ragiona diversamente, che idea ha del rapporto politica-cultura? E in particolare politica-cultura dell’infanzia?

 

Associazione Città dei Bambini

Per la ragione sopra esposta, annuncio le dimissioni irreversibili dalla presidenza dell’associazione Città dei bambini perché sono stanco di questi amministratori comunali e regionali, i quali, per le politiche personali (vedi i”monogruppi” della Regione Marche che costano centinaia di migliaia di euro per ciascun monogruppo alle casse pubbliche) e per la politica degli amici, (vedi la mangiatoia per l’indotto familista di questo o quel trafficante del sotto-governo comunale) i soldi li trovano sempre invece di credere nelle potenzialità delle bambine e dei bambini, sostenendo che investire tempo, ricerca, risorse intellettuali ed economiche nei servizi educativi come la festa dei bambini sia un’azione da compiere per sperare in un futuro migliore, pensano a finanziare eventi qualche volta dubbie e senza nessuno spessore culturale che poco hanno a che fare con la cultura e in particolar modo alla cultura dell’infanzia.

Potrei continuare ancora per più di un anno, ma è per questo motivo, per questa profonda insofferenza e stanchezza causata da questi amministratori, che ho deciso di dimettermi senza nessuna possibilità di ripensamento.

Anche quest’anno la festa dei bambini di San Benedetto del Tronto si annunciava ricca di eventi e novità (in particolare la mostra di Paul Klee alla Palazzina Azzurra). E PERO’ IL COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO CHE HA CENTELLINATO LE RISORSE FINANZIARIE E LA REGIONE MARCHE CHE HA NEGATO IL CONTRIBUTO ECONOMICO DELL’ANNO SCORSO, CI HANNO COSTRETTO AD ORGANIZZARLA AL RIBASSO.

Gli sponsor, non sono così accessibili, per un’associazione come la nostra. Non è facile. Per la cultura i soldi sono pochi, e quasi niente per la cultura dell’infanzia. Però, cosa dire del musical Europa costato 103 mila euro. Che cosa dire dei 38 o 48 mila euro per le iniziative a favore dei più piccoli distribuite a pioggia e per le notti bianche dei bambini (Giocalaluna), che si sono svolte mercoledì 27 giugno, in piazza “Salvo D’Acquisto”, alla rotonda di Porto d’Ascoli, dalle 21,30 fino all’una (avete capito bene fino all’una) e replicata mercoledì 22 agosto nel centro cittadino di San Benedetto del Tronto, con il preciso scopo di promuovere una “mentalità materialista” per fedelizzarli ai consumi, invece di cercare di recuperare l’educazione ai valori, alla solidarietà, alla dignità, alla vita, contrastando la “cultura dell’effimero, che ha illuso molti, determinando una profonda crisi culturale, i soldi si sono trovati. Invece per la festa dei bambini solo una piccola elemosina. 3000 euro.

Desidero ricordare a tutti che un euro speso in cultura, ne restituisce 2,5 sul territorio. La cultura è un volano economico e l’associazione Città dei bambini con la Festa dei bambini dove il lucro e il profitto sono esclusi, voleva dimostrarlo ancora una volta. L’amministrazione continua a parlare che i soldi non ci sono, noi, invece, della questione della cultura dell’infanzia contro l’ignoranza contrabbandata per semplicità.

La lebbra del clientelismo e l’analfabetismo della cultura dell’infanzia degli amministratori collocano la società civile della nostra città a un livello del già bassissimo livello della classe politica. E la decisione di non contribuire (Regione) e di centellinare le risorse per la “festa dei bambini (Comune) ne è il segnale. Esiste una buona parte della città che, disgustata da quanto ha visto e vede attorno a sé, è da tempo mobilitata per un rinnovamento profondo, per riforme strutturali e per un mutamento radicale di abitudini e di modi di pensare. L’emergenza della crisi economica si è sovrapposta a questa situazione, ma in un certo senso ha risvegliato le persone perbene che sono ancora numerose in tutti i ceti. L’amministrazione coltiva l’uomo qualunque, quello che non vuole l’asticella alta: e gliel’ha abbassata. La festa dei bambini, vuole essere un valore di antidoto alla società della mediocrità e degli egoismi. La festa dei bambini vuole essere un parco di biodiversità culturale. E come tale andrebbe irrigato, radicato nella città e su tutto il territorio marchigiano. Attenzione: la cultura nel nostro paese e anche nella nostra città, è sempre stata considerata una cosa poco simpatica. Cultura e in particolar modo la cultura dell’infanzia vogliono dire fatica. E gli amministratori pubblici sono così diversi: ci sono “quelli che ci credono (vedi altre realtà comunali) e quelli di “chi se ne frega”.

Essere o non essere? Si chiedeva Amleto. La differenza è nella cultura. Contro l’ineducazione, l’imbarbarimento sociale, l’appiattimento intellettuale e per promuovere la personalità delle bambine e dei bambini, l’Associazione Città dei bambini” ha tentato di farsi carico della nuova missione: svegliare le menti intorpidite dai mezzi di comunicazione spazzatura e social network impazzite. L’Associazione Città dei bambini, ha lanciato un appello alle nuove generazioni e le ha incitate ad amare la vita e le sue innumerevoli sperimentazioni culturali.

Viviamo il mondo che ci circonda, diventiamo il motore di un cambiamento vero e attivo. Dobbiamo capire chi siamo, cosa rappresenta il mondo per noi e migliorarlo. Abbiamo la possibilità di diventare più colti, quindi più umani. Comunicare alle bambine e ai bambini i principi sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, attraverso l’arte, il teatro, il cinema, i libri, le parole, i disegni, i colori, i giochi pensati per far crescere i bambini.

Per finire, ringrazio vivamente tutti i componenti dell’Associazione, i quali, con molta professionalità mi hanno aiutato a realizzare con successo le tre feste (2010, 2011, 2012). I Comitati di Quartiere, operatori culturali, organi d’informazione, i quali, con il loro impegno di divulgazione, ci hanno aiutato a pensare che, la festa dei bambini sia servita a migliorare l’aggregazione delle bambine, dei bambini e dei genitori da Porto D’Ascoli al quartiere di San Filippo Neri e dei paesi limitrofi.

Un forte abbraccio e un caro saluto a tutte e a tutti


Tonino Armata




7 Novembre 2012 alle 0:29 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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