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CittadinanzaAttiva: Sanità, Asur Area Vasta 5 e dintorni

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Ospedale Madonna del Soccorso

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Occorre una buona memoria storica per comprendere il caos che si sta generando intorno alla sanità, ora ASUR5, soprattutto quando parliamo di utenza ed ammalati posti in palcoscenico saltuariamente e non attraverso una visione dell’interesse generale. Tacciati noi in passato di inutili allarmismi perche’ facevano presente la mancanza di condizioni per poter realizzare i grandi progetti, poi naufragati, oggi ci troviamo a gestire un esistente nel bel mezzo di una crisi economica. Chiediamo quindi,oggi, maggiore responsabilità che purtroppo pare stenti a decollare viste molte inutili esternazioni; di contro occorre essere propositivi e per quello che riguarda la Cardiologia di San Benedetto, così come deliberato dalla nostra Assemblea Territoriale, chiediamo che venga caratterizzata attraverso un progetto di Riabilitazione Cardiologica in sinergia con la Cardiologia di Ascoli. L’integrazione tra la Medicina di Urgenza e la Cardiologia in una unica soluzione strutturale e gestionale deve fornire il massimo della qualità assistenziale visto che nella stessa organizzazione coesistono figure professionali specifiche della Cardiologia e del Pronto Soccorso/Medicina d’Urgenza, con la presenza di due Primari. Auspichiamo pertanto la massima collaborazione tra le diverse professionalità esistenti in Cardiologia/MURG attraverso l’attento occhio manageriale dei Primari e dei Coordinatori esistenti. La cardiologia pertanto non potrà chiudere ma sicuramente dovrà rivedere il suo assetto organizzativo in virtù anche della innovativa organizzazione della Cardiologia di Ascoli avutasi nel campo dell’emodinamica e dell’angioplastica. Caratterizziamo quindi la Cardiologia di San Benedetto attraverso la Riabilitazione Cardiologica nel rispetto dei ruoli durante la gestione delle emergenze/urgenze in PRONTO SOCCORSO>MURG/CARDIOLOGIA DI SAN BENEDETTO>CARDIOLOGIA DI ASCOLI: il Direttore Sanitario ed i Primari delle due unità integrate, si facciano garanti che tutto sia coordinato al meglio per il bene dell’ammalato, quest’ultimo realmente deputato ad alzare la voce sullo scenario sanitario. Bando quindi ai personalismi ed alle spaccature di intenti sul futuro riorganizzativo della sanita’. Ci stiamo ancora leccando le ferite legate al cambio di 7 Direttori Generali ed un Commissariamento nella ex zona 12. Lungo sarebbe l’elenco delle occasioni perse e la responsabilita’ e’ solo della politica che doveva governarne gli eventi e di chi doveva controllarne i percorsi. Noi riteniamo si possano ancora perseguire sinergie territoriali di qualita’ attraverso professionisti capaci di programmare una nuova pagina sanitaria, incentivando i settori che funzionano e modificando i settori da migliorare. Lavoriamo sulla prevenzione Territoriale per evitare l’assalto alla diligenza ospedaliera in fatto di acuzie, non e’ che modificando di qualche posto letto andremo a risolvere il problema dei posti letto ma solo attraverso una oculata monitorizzazione degli accessi dei pazienti in Ospedale quindi andare a capire perche’ lo stesso paziente si reca più volte in Pronto Soccorso a scapito della sua salute e delle casse pubbliche. In effetti ci rendiamo conto che l’Ospedale ed il Territorio occorre conoscerli bene prima di esprimere un giudizio altrimenti rischiano di sfuggire questioni di grande entità che in questi anni hanno segnato negativamente la programmazione sanitaria


CittadinanzaAttiva

Assemblea Territoriale di San benedetto del Tronto




21 Febbraio 2013 alle 18:08 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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