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Teatro Concordia

OTTOMARZOINSCENA, AL TEATRO CONCORDIA DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO 1522


SPETTACOLO NATO DA UN’IDEA DI PINA DEBBI, VICEDIRETTORE TG LA7


Venerdì 8 marzo l’Assessorato ai Diritti e alle Pari Opportunità della Regione Marche in collaborazione con l’AMAT e il Comune di San Benedetto del Tronto / Assessorato alla Cultura e alle Politiche Sociali promuovono OTTOMARZOinSCENA, un’iniziativa in occasione della Giornata internazionale della donna. Ricco ed articolato il programma della manifestazione realizzata nell’ambito di SII DOLCE CON ME. Sguardi al femminile tra scena e realtà che ha come momento centrale la presentazione dello spettacolo 15 22 nato da un’idea di Pina Debbi autrice, giornalista e vicedirettore TG La7.


L’inizio alle ore 11.30 – presso l’auditorium comunale “G. Tebaldini” – è con A scuola di platea. Dal testo alla scena, un incontro di avvicinamento allo spettacolo 15 22 proposto la sera che coinvolge i ragazzi delle scuole medie superiori della città. Scuola di platea® è un progetto di formazione dedicato agli studenti delle scuole secondarie superiori nato nel 2005. L’iniziativa è curata dall’ AMAT in collaborazione con il Corso di Storia del Teatro e dello Spettacolo dell’Università di Urbino “Carlo Bo”. Obiettivo del progetto è avvicinare gli adolescenti al teatro, stimolarne la curiosità e seguirli nella formazione di una coscienza critica. Come farlo? Attraverso la più semplice delle soluzioni: offrire l’esperienza di altri giovani spettatori appassionati, gli universitari, e la possibilità della visione di uno spettacolo a teatro e del confronto diretto con i protagonisti dello stesso. OTTOMARZOinSCENA propone questo esperimento ormai consolidato agli studenti di San Benedetto del Tronto e a tutta la cittadinanza, in un incontro aperto con i protagonisti dello spettacolo ed esperti di teatro, al quale parteciperanno anche la giornalista Pina Debbi e Ivana Iachetti, responsabile Pari Opportunità Regione Marche.


Alle ore 21.15 il Teatro Concordia ospita 15 22, parte centrale di un progetto di sensibilizzazione e di riflessione sulla violenza contro le donne rivolto agli alunni delle scuole superiori, che ha preso il via il 19 novembre 2012 e si protrarrà per tutto il 2013 in varie città italiane.


Lo spettacolo nasce su testo di Pina Debbi e regia di Tiziana Sensi ed è realizzato in collaborazione con il Miur, il Dipartimento delle Pari Opportunità e TeArca Onlus. 15 22 è il numero del centro antiviolenza a cui ricorrono donne sull’orlo della disperazione, donne che rischiano la vita e compongono quel numero quando sono al limite del crollo emotivo e fisico. Donne che, condizionate dalla paura del compagno o del marito e dall’incertezza sul proprio futuro, a volte esitano anni prima di denunciare. 15 22 è un insieme di storie scritte con la formula del monologo interiore ma nello stesso tempo è un corpo unico: le vittime raccontano i loro percorsi mentali, le ansie, le dinamiche del rapporto uomo-donna, che ancora oggi viaggia su linee asimmetriche. I monologhi disegnano il paradigma e le tipologie delle violenze subite dalle donne e indagano anche le tante facce dell’uomo: individuo dall’identità smarrita, compagno che si sente tradito e sconcertato da certi comportamenti, carnefice che rifiuta di ammettere il suo gesto, assassino che prende coscienza di quello che ha fatto e arriva a investigare su se stesso. Monologhi che non si limitano alla denuncia ma guardano oltre, a ciò che è oggi la relazione uomo-donna: un confronto ancora troppo condizionato dal modello culturale ed educativo patriarcale, con l’uomo che non riesce ad accettare fino in fondo e a metabolizzare la nuova consapevolezza del genere femminile e il suo desiderio di autonomia e autodeterminazione. In 15 22 c’è l’interrogarsi dell’uomo sull’uomo, sulle paure soffocate fin da bambino, sull’educazione alla forza e alla negazione delle emozioni. Questioni che sconfinano nell’affermazione del potere sulla donna vista come oggetto di piacere o come proprietà, che ha le sue forme più brutali nella condizione di schiavitù a cui molto spesso gli uomini costringono le donne che provengono da culture ancor più violente.


Al termine della rappresentazione è previsto un incontro con i protagonisti dello spettacolo al quale interverranno anche Pina Debbi (autrice, giornalista, vicedirettore TG La7), Sara Giannini (Assessore Regione Marche ai Diritti e alle Pari Opportunità) e Margherita Sorge (Assessore Comune San Benedetto del Tronto alla Cultura e alle Politiche Sociali).


L’ingresso allo spettacolo è gratuito. Per informazioni AMAT 071 2075880, www.amatmarche.net, Comune di San Benedetto del Tronto Ufficio Cultura 0735 794438 – 794595. 




DOMENICA 10 MARZO A FABRIANO LA REPUBBLICA DEI BAMBINI


LO SPETTACOLO PER RAGAZZI DI TEATRO SOTTERRANEO


Domenica 10 marzo il Teatro Gentile di Fabriano con La repubblica dei bambini di Teatro Sotterraneo ospita il secondo appuntamento della sezione dedicata ai ragazzi della stagione realizzata dal Comune e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.


Lo spettacolo nasce da un progetto – Cantiere nuovi sguardi per un pubblico giovane – del Teatro delle Briciole di Parma, una delle compagnie più importanti della scena italiana del teatro per l’infanzia. Convinto dell’importanza di un confronto con esperienze teatrali differenti rispetto all’universo tradizionalmente definito come teatro-ragazzi, il Teatro delle Briciole ha affidato a giovani gruppi della ricerca italiana il compito di creare uno spettacolo per bambini.


La repubblica dei bambini è il secondo spettacolo del progetto affidato a Teatro Sotterraneo, un collettivo di ricerca teatrale nato nel 2004 al quale la scorsa estate è stata affidata una prestigiosa regia al Rossini Opera Festival. Dopo la partecipazione alla Generazione Scenario 2005, nel 2009 riceve il Premio Speciale Ubu come “uno dei gruppi guida dell’attuale ricambio generazionale”. Teatro Sotterraneo lavora da sempre su due piani: il coinvolgimento diretto e decisionale dello spettatore e la dimensione ludica dell’interazione teatrale, nel tentativo di conservare il riso e il tragico quasi nello stesso frammento.


La repubblica dei bambini prende ispirazione dal fenomeno delle micronazioni, piccole entità statuali che dichiarano la propria indipendenza in modo unilaterale su un territorio molto piccolo. Due attori irrompono sulla scena vuota e cominciano a progettare il loro paese in miniatura. Servono leggi, servono cose, in realtà serve tutto perché si parte proprio da zero. Ogni cosa è da costruire, ma appunto per questo può essere costruita come si vuole, nella più totale libertà. Il palco lentamente si riempie di classici elementi teatrali come luci e musiche, ma anche di segnali che danno regole. Ecco quindi spuntare cartelli e striscioni, per far capire anche ai più piccoli come si costruisce dal nulla una repubblica tutta per loro.


Gli attori, Andrea Corsi e Chiara Renzi, impersonando se stessi, propongono ai bambini (ma anche agli adulti) in sala di fare la stessa cosa: una repubblica a tempo, che durerà solo sessanta minuti, il tempo dello spettacolo. Fuori campo la voce delle istruzioni spiega al pubblico e ai due “imbranati” ma volenterosi indipendentisti i passi da seguire per dare vita a una nazione: stabilire le regole, la forma di governo – entrambi sembrano tentati dalla dittatura, ma rinunciano quando scoprono che il popolo quando si ribella i dittatori le mette a morte – e indire le elezioni.


Esistono nel mondo alcune “nazioni in miniatura”. Piattaforme petrolifere abbandonate, isole o piccole porzioni di terraferma dove non vige alcuna giurisdizione o controllo politico-militare e dove alcuni soggetti, preso il controllo del territorio, hanno emanato proprie leggi, coniato una nuova moneta e strutturato proprie istituzioni. Partendo da questo spunto, Teatro Sotterraneo costruisce uno spettacolo dove l’esercizio di cittadinanza può ripartire da zero, dove è possibile porsi domande originarie sul fare società e rispondere con modalità inedite, per dimostrare come da un vuoto possa nascere una polis.


La regia collettiva dello spettacolo – realizzato in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana – è di Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri e Daniele Villa. La grafica è curata da Marco Smacchia, il disegno luci da Emiliano Curà.


Per informazioni e biglietti (8 euro, ridotto 5): biglietteria del Teatro Gentile (0732 3644) dalle ore 16.  

Inizio spettacolo ore 17.




6 Marzo 2013 alle 17:43 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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