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YoungEurope, un film che parla ai giovani di legalità

di | in: Cronaca e Attualità

Università di Urbino

UNIURB E MINISTERO DELL’INTERNO

continua la proficua collaborazione 

Università degli Studi di Urbino e Polizia di Stato

insieme per la sicurezza stradale 

YoungEurope, un film che parla ai giovani di legalità

giovedì 18 aprile alle ore 15,30

Aula magna Area Scientifico Didattica Paolo Volponi (via Saffi, 15) 

Mentre viene proiettato in oltre 80 città e nelle principali università italiane arriva all’Università di Urbino, in anteprima assoluta nelle università marchigiane, Young Europe, il film del regista Matteo Vicino.

L’incidente stradale è la prima causa di morte per i giovani in Italia ed in Europa e l’obiettivo è quello di parlare di legalità ai ragazzi attraverso un linguaggio che parte dalle emozioni affinché cresca in loro una maggiore consapevolezza dei rischi.

L’evento, in programma giovedì 18 aprile alle ore 15,30 (Aula magna Area Scientifico Didattica Paolo Volponi – via Saffi 15) fa parte della grande operazione di prevenzione della Polizia di Stato
che sta coinvolgendo oltre 50.000 studenti in tutta Italia.

Prenderà parte all’evento il Direttore Centrale per la Polizia Stradale, ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Santi Giuffrè.

Per l’Università di Urbino interverrà il Prorettore allo Sviluppo e alle Relazioni esterne, prof. Vilberto Stocchi: “L’Università è il luogo dove si cresce nella conoscenza e dove si acquisiscono specifiche competenze utili e spendibili nei diversi ambiti professionali. Abbiamo anche la responsabilità di educare le nuove generazioni, aiutando i giovani a formare il proprio carattere e la propria personalità, stimolandoli – in vari modi – a riconoscere i valori veri. Iniziative come questa dovrebbero aiutare ognuno di noi – e soprattutto i giovani – a riflettere e a prendere coscienza di come sia importante assumere stili di vita corretti per preservare con tutte le nostre forze la nostra intelligenza l’integrità della persona e il bene prezioso della vita”.

 

Al termine del film che funzionerà come attivatore emozionale per coinvolgere i ragazzi, verrà organizzato un dibattito al quale parteciperà anche il comandante Emilio Guerrini, dirigente del Compartimento della Polizia Stradale delle Marche: “Anche nella nostra regione, come in campo nazionale, il 30% degli incidenti sono provocati da persone alla guida in stato psico fisico alterato e purtroppo la maggior parte delle vittime sono giovani. Per la fascia di età compresa tra i 16 ed i 29 anni l’incidente stradale rimane la prima causa di morte. Le rilevazioni ISTAT ci dicono che nel 2011 nelle Marche si sono verificati circa 6.500 incidenti stradali con lesioni e che hanno causato la morte di 129 persone ed il ferimento di oltre 9.500. Nel 2012 vi è stata una diminuzione notevole degli incidenti e conseguentemente delle lesioni e dei decessi. “C’è più sicurezza insieme” è lo slogan della Polizia di Stato del 2013 e possiamo dire che c’è più sicurezza insieme grazie alla collaborazione della Polizia Stradale e dell’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino””.

Young Europe è stato realizzato nell’ambito del Progetto Icaro, una campagna di sicurezza stradale giunta alla tredicesima edizione promossa dalla Polizia Stradale con i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Istruzione e alla Fondazione ANIA per la sicurezza stradale, con il coordinamento scientifico del Dipartimento di Psicologia della Sapienza, Università di Roma e la collaborazione del MOIGE.  
Il film è stato cofinanziato dalla Commissione Europea perché la campagna è diventata anche un progetto europeo che ha visto la Polizia Stradale capofila in Europa nel campo dell’educazione stradale, con una ricerca scientifica che ha coinvolto 14 Paesi dell’Unione ed un manuale tradotto in tutte le lingue europee.


Il film è girato in Italia, Francia, Irlanda e Slovenia e i protagonisti sono dei giovani. Josephine in Francia è una ragazza di diciotto anni dedita all’uso sporadico di droghe, ossessionata dai social network e da ogni tentazione che la sua natura ribelle possa gestire. Julian è un diciassettenne di Dublino: ha una storia con una coetanea ma subisce il fascino della sua lettrice di spagnolo, avvenente ma pericolosa. Federico in Italia è diviso tra il modello di un padre poliziotto e un amico trentacinquenne che non è cresciuto. Sono le storie di tanti ragazzi europei, accomunate dalla triste esperienza dell’incidente stradale che cambia per sempre le loro vite.

Guarda le interviste su: http://post.uniurb.it/?p=3642 




18 Aprile 2013 alle 15:00 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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