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dalla Regione Marche

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un momento della riunione

28 mag 2013

L’AMAT PRESENTA IL PROGETTO DI RENDICONTAZIONE SOCIALE

 

La consapevolezza che i bilanci tradizionali non sempre permettono una chiara visione delle attività svolte e la considerazione che nell’ambito culturale è indispensabile valutare le iniziative anche per la loro capacità di produrre benessere, hanno spinto l’AMAT a inaugurare un nuovo percorso di rendicontazione.

 

Il progetto di Rendicontazione Sociale dell’Ente è stato presentato oggi in Regione dall’assessore alla cultura Pietro Marcolini e dal presidente dell’AMAT Gino Troli insieme al direttore Gilberto Santini, e con la collaborazione di Cristiano Bettini, economista esperto in responsabilità sociale d’impresa e referente AMAT per il bilancio sociale.

 

Di cosa si tratta? Di una “buona pratica” che fa leggere i tradizionali profili economici, come il conto consuntivo, alla luce di specifici indicatori di valutazione. Il report sociale ha infatti lo scopo di individuare e mostrare i risultati dell’attività nell’impatto generato sul territorio, assumendo così importanza strategica non solo ai fini della gestione ma anche come strumento capace di rafforzare il dialogo e la fiducia degli interlocutori dell’AMAT: Comuni e enti soci, Ministero e Regione, partner, associazioni di categoria, pubblico, organi di informazione. Ma il Bilancio Sociale è anche occasione per analizzare la struttura e di conseguenza per implementare strategie e miglioramenti coerenti con le finalità statutarie.

 

La prima fase del progetto si è appena conclusa con la pubblicazione del Bilancio Sociale 2011. Lo studio, condotto da Bettini con la collaborazione di un gruppo di lavoro interno all’AMAT che ha analizzato il portato economico dell’Ente correlandolo all’insieme delle relazioni sociali.

Suddiviso nelle tre parti di Identità, Relazione sociale e Dimensione economica il Bilancio Sociale 2011 – realizzato in una raffinata veste ideata dal graphic designer Emilio Macchia con le foto di Cesare Fabbri – fa emergere e pone in evidenza la capacità dell’AMAT, in quanto “strumento unitario degli enti locali e degli organismi che considerano le attività teatrali un bene culturale di rilevante interesse sociale”, non solo di produrre migliore qualità della vita attraverso l’iniziativa culturale diffusa ma anche di far ricadere sul territorio ricchezza circolante, moltiplicando e redistribuendo sul territorio le risorse che le sono assegnate. Dal lavoro sono emersi alcuni dati particolarmente significativi. Oltre all’elevato indice di produttività (pari a 2,20 punti, come dire che per un euro di retribuzione ogni lavoratore AMAT ne produce più del doppio in termini economici) e alla bassa incidenza del costo del personale sulle spese complessive (13,53%), nel report spiccano la destinazione del Valore Aggiunto Globale Netto, che per il 90,8% ricade nelle Marche in forma di retribuzione di risorse umane (lavoratori, consulenti, imprese di servizi, ecc.) e, soprattutto, la valutazione della Ricchezza Distribuita sul territorio: quella che indica come ogni euro investito nell’AMAT dalla Regione Marche ne produce 9,93 di ricaduta distribuita nelle Marche.         

 

Centrale nell’elaborazione del progetto di Rendicontazione Sociale è la collaborazione con l’ISTAO. Il prestigioso Istituto Adriano Olivetti di Studi per la gestione dell’economia e delle aziende ha, infatti, destinato uno dei project work del Master in Strategia e Management d’Impresa di quest’anno proprio al prossimo Bilancio Sociale AMAT e alla “definizione di un cruscotto di indicatori di performance”. Sotto la guida di Cristiano Bettini, formatosi in ISTAO, un gruppo di allieve del master della business school anconetana ha soggiornato per alcune settimane in AMAT lavorando alla raccolta ed elaborazione dei dati che costituiranno il nucleo centrale del Bilancio Sociale 2012, di prossima pubblicazione.

 

«Il ruolo dell’AMAT –  ricorda nell’introduzione al Bilancio Sociale 2011 il presidente dell’associazione, Gino Troli –  è sancito da una lunga storia che prende il via dal momento in cui soggetti pubblici si associano per dare alle nostre comunità opportunità significative nell’ambito della cultura dello spettacolo dal vivo. Opportunità che fanno delle Marche un “esempio di buone pratiche” su cui costruire altri percorsi per lo spettacolo. Occorre rendere partecipi tutti del funzionamento complessivo di una istituzione che si muove nel contesto pubblico e che in esso deve costantemente dimostrare la sua affidabilità, i rapporti virtuosi tra costi e benefici, la tenuta finanziaria e l’incidenza esterna delle sue azioni. Immaginiamo perciò che la strada della redazione di bilanci sociali comparabili e “parlanti” delle istituzioni culturali possa essere molto più produttiva di ricerche di settore. Dell’uso di questo strumento ne beneficerà l’intero sistema culturale delle Marche per ottimizzare l’uso delle risorse, sempre più scarse in un Paese che ha relegato la spesa del settore agli ultimi posti europei dilapidando l’unica vera risorsa che le antiche generazioni ci avevano tramandato».

 

«La Regione Marche – ha dichiarato l’assessore Pietro Marcolini – intende fermamente associare con sempre maggiore determinazione l’allocazione finanziaria delle risorse pubbliche disponibili all’aspetto qualitativo. Rigore, pareggio di bilancio, riduzione dei costi, eliminazione delle spese superflue, contenimento di alcuni capitoli di spesa, devono essere una scelta obbligata per poter continuare a beneficiare del finanziamento pubblico. Tracciare ‘bilanci sociali’ rigorosi in cui gli enti pubblici e privati dimostrano quanto sono in grado di restituire alla società in termini di crescita civile, accoglienza, coesione sociale, occupazione, è la condizione per valutare e decidere finanziamenti e contributi. L’Amat ha raccolto questa impostazione e ne siamo ben contenti, trattandosi di un’associazione di rango regionale che è impegnata a tradurre gli indirizzi dei soci che ne fanno parte, tra cui la Regione. Da qui nasce anche l’esigenza di selezionare con sempre maggior cura i progetti, di definire i criteri per l’accreditamento dei soggetti dello spettacolo dal vivo, di privilegiare logiche di rete».

 

Il Bilancio Sociale 2011 in versione digitale in formato pdf è scaricabile dal sito www.amatmarche.net  al link in evidenza.

 

MARCHE CLOUD: UN PROGETTO STRATEGICO DI GRANDE VISIONE PER LANCIARE LE MARCHE NEL FUTURO.

Lo sviluppo di reti ad alta velocità, le tecnologie computing Cloud avranno presto lo stesso impatto rivoluzionario che ebbe un secolo fa lo sviluppo delle reti dell’elettricità e dei trasporti. Con il progetto strategico regionale Marche Cloud (Mcloud) si sta realizzando un’infrastruttura di computing cloud innovativa ed avanzata, che si propone di erogare nuovi servizi digitali ad alto contenuto tecnologico alla PA, alle imprese e ai cittadini, modernizzando la Regione e contestualmente realizzando importanti economie di scala e garantendo opportunità di business per il nostro territorio. “La disponibilità di reti e servizi innovativi accessibili tramite la Cloud – spiega il presidente della Regione Gian Mario Spacca – non è solo un’infrastruttura economica fondamentale per la competitività della nostra Regione ma anche un’opportunità di “exit strategy” dalla crisi. Per questo occorre realizzare un progetto di sistema, che coinvolga domanda e offerta, indirizzato a superare, progressivamente ma con tempi definiti, il ritardo digitale di tutte le componenti della società civile. Un driver fondamentale sarà l’erogazione tramite Cloud dei servizi on-line della Pubblica Amministrazione che verrà incontro alle richieste delle fasce più avanzate di utenza, ma anche l’erogazione di servizi di sostegno per le fasce più deboli della popolazione (come ad esempio assistenza domiciliare). Un più largo impiego in tutta l’economia di servizi digitali via Cloud – prosegue Spacca – permetterà di rendere sempre più trasparenti gli atti, di organizzare in modo migliore il lavoro incrementando la produttività e più in generale garantirà una grande semplificazione di tutte le procedure. In particolare ad aziende ed istituzioni pubbliche la Cloud consentirà inoltre di aumentare l’efficienza e l’innovazione, di sviluppare nuovi prodotti e servizi, di incrementare la crescita della produttività, di migliorare e semplificare la vita dei cittadini e delle imprese, di stabilire sinergie e rinvigorire attività di R&S in ambito ICT con le Università ed Enti di Ricerca Nazionali ed Internazionali. Stiamo parlando di un progetto di visione – conclude il presidente – che guarda al futuro con molta concretezza e che inciderà su tutti i settori della vita quotidiana della comunità regionale”. ATTIVITA’ PROGETTUALE DELLA REGIONE Il Cloud è un insieme di tecnologie in grado di rendere disponibile ad un gran numero di utenti vaste risorse informatiche (Hardware e Software) situate in uno o più Data Center collegati in rete e servizi innovativi utilizzabili “on demand’ a seconda delle esigenze dell’utente. In un certo senso, il modello di erogazione e consumo dei servizi di ICT della Cloud è equiparabile a quelli della elettricità o del gas, se ne usufruirà (e pagherà nel caso di servizi a pagamento) in base al consumo. Da circa un anno la Regione ha avviato un’attività progettuale per la realizzazione di un progetto cloud pilota e, da Dicembre 2012, è operativo in forma sperimentale presso il data center della Regione Marche ad Ancona, il primo servizio al pubblico erogato da una nuova infrastruttura Cloud completamente open source, sviluppata nell’ambito del progetto MCloud. Il servizio pilota erogato da Mcloud consente ai cittadini della Regione Marche di accedere attraverso un unico portale ai referti dei laboratori di analisi della regione, sia via web che, ancora più comodamente, tramite smart phone Android o smart-TV. Da Aprile anche il servizio di Attestazione della Certificazione Energetica (ACE) è attivo nel pilota MCloud ed in poco più di un mese è stato utilizzato da oltre 1.200 professionisti. La lista dei servizi rilasciati e in procinto di essere rilasciati nel pilota Cloud è riportata nella tabella sottostante. Servizio Target Settore Strutture ed enti coinvolti Stato Attività Referti Online – Accesso ai dati dei referti delle analisi clinico- chimiche Cittadini Sanità ASUR – Aziende Ospedaliere – Zone territoriali Rilasciato a Dicembre 2012 ed in progressiva estensione. #DestinazioneMarche, i Turismi Cittadini Turismo Comuni Rilasciato a Febbraio 2013 ed in progressiva estensione Certificazione Energetica Cittadini e professionisti Ambiente Regione Marche Professionisti Rilasciato a Aprile 2013 Calcolo IMU Cittadini Territorio Agenzia del territorio Comuni Province In fase di rilascio e prevista sperimentazione entro il primo semestre 2013. Visura catastale Cittadini e professionisti Territorio Agenzia del territorio In fase di rilascio e prevista sperimentazione entro il primo semestre 2013. Dispiegamento porte di dominio dei comuni PA Enti locali Sanità Comuni ASUR In fase di rilascio ed immediato utilizzo. Pagamenti online (bolli auto, prestazioni sanitarie etc) Cittadini e professionisti Tributi Regione Marche Cup regionale Comuni Province Prevista sperimentazione bollo auto per il secondo semestre 2013. J.A.NET: JobAgecnyNETwork: Agenzia per l’Impiego online (dichiarazione di disponibilità per disoccupazione, consultazione scheda anagrafico/professionale, richiesta certificazioni, prenotazione appuntamenti) Cittadini e professionisti Lavoro Regione Marche Province Rilascio graduale entro il secondo semestre 2013 L’infrastruttura pilota Cloud disegnata, realizzata ed installata presso la Regione è frutto della collaborazione tra Regione Marche ed INFN (con le sedi del CNAF a Bologna e della sezione di Perugia), l’Università di Camerino e l’Università Politecnica di Ancona. E’ gestita dal personale regionale. Proprio in questi giorni è stata avviata la seconda fase del progetto, successiva al pilota, relativa alla stesura della proposta del progetto esecutivo di larga scala Marche Cloud, allargata a tutte le università marchigiane. Con questo progetto si intende sposare in pieno la strategia del piano Europa 2020, cogliendo le opportunità offerte dalle sette iniziative bandiera ed in particolar modo quella dell’Agenda Europea ed Italiana del Digitale. Facendo tesoro della esperienza del progetto pilota, in sinergia con i progetti nazionali SMART CITIES e PON e mettendo a fattore comune i servizi e le infrastrutture tecnologiche riutilizzabili della Regione, si intende attuare un progetto strategico di modernizzazione che tocchi molti ambiti e domini applicative. PRINCIPALI FINALITA’ TECNICHE DEL PROGETTO • Sviluppare e fornire tecnologie Cloud per semplificare le procedure degli uffici dell’Amministrazione Pubblica e Sanitaria rendendole piu` efficienti, meno costose, piu` fruibili e vicine ai cittadini. • Rendere disponibile – in forma anonima e aggregata – le molteplici fonti informative delle Pubbliche Amministrazioni e delle aziende pubbliche nei confronti dei cittadini e della società in generale. • Stimolare la realizzazione di servizi a valore aggiunto a partire dai dati resi disponibili; • Stimolare la creazione di nuove imprese e favorire la trasformazione del tessuto esistente dal settore tradizionale al terziario avanzato. • Favorire la realizzazione di servizi innovativi alle imprese con tecnologia Cloud; offrire consulenza alle imprese per l’ implementazione di soluzioni ICT atte ad ottimizzare i processi di produzione/amministrazione interni (risparmiando tempo e riducendo le spese), espandere i canali di vendita (e-commerce), rendendoli quindi più visibili e competitivi. • Fornire opportunità e servizi ai cittadini atti a migliorare la mobilità urbana, la gestione e risparmio dell’energia, le condizioni generali di sicurezza, la capacità di assistenza domiciliare per i più anziani e deboli ed una efficace comunicazione con la pubblica amministrazione. • Sviluppare e fornire tecnologie Cloud per migliorare il controllo ed il monitoraggio del territorio ed ambiente (terrestre, marino ed atmosferico) fornendo alle amministrazioni di protezione civile ed ambientale (ed anche Sanitario) un sistema più moderno ed integrato di controllo del territorio che sia dotato anche di allarmistica ‘real time’ (Sense-and-Response). • Sviluppare e fornire ad Enti di Ricerca, Università ed Imprese l’opportunità di accedere ad una elevata capacità di calcolo (sia tramite il Data Center che via GRID) per risolvere problemi complessi in ambito Scientifico e Ingegneristico. • Fornire attività di alta formazione in moderne tecnologie ICT per la qualificazione e specializzazione di studenti, personale ricercatore, dirigente della pubblica amministrazione e delle imprese per aumentare le competenze, conoscenze e capacità di innovazione, elementi sempre più strategici ed importanti nel futuro. • Svolgere attività di Ricerca per lo sviluppo di tecnologie innovative ICT in stretta collaborazione con Enti di Ricerca ed Universita` Regionali, Nazionali ed Internazionali ed imprese leader nel settore ICT.

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VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE, LA GIUNTA REGIONALE APPROVA LA PROPOSTA DI LEGGE CHE RECEPISCE LE INDICAZIONI DELLA CONSULTA.

Recepimento integrale della direttiva europea sulla Valutazione dell’impatto ambientale (Via): è l’obiettivo di una proposta di legge che la Giunta regionale ha adottato nella seduta odierna e che verrà trasmessa all’Assemblea legislativa. Il testo contiene modifiche alla legge regionale 3/2012, uniformando la disciplina della Via alle indicazioni contenute nella sentenza della Corte costituzionale 93/2013 che aveva dichiarato parzialmente incostituzionale la normativa regionale. La proposta di legge (Pdl) presentata dalla Giunta introduce la valutazione per singoli progetti. Per quelli di minore consistenza, demanda la stessa valutazione ai Comuni oppure alla Provincia per i progetti la cui localizzazione interessa il territorio di due o più Comuni dello stesso ambito provinciale. Inoltre la Pdl riduce gli oneri istruttori a carico del proponente per la Via e per la verifica di assoggettabilità. Modifica anche i contenuti dell’avviso di deposito per i procedimenti di verifica di assoggettabilità e di valutazione di impatto, in modo da renderlo uniforme a quanto previsto dall’Unione europea. La Giunta regionale ha anche deciso di inviare una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, e ai ministri competenti per segnalare come, a seguito della sentenza della Consulta, la stessa legislazione nazionale (a cui si richiamava quella regionale delle Marche, dichiarata parzialmente incostituzionale) non risulta a questo punto conforme alla normativa europea, creando un evidente pregiudizio legislativo, di non facile gestione, nel corretto e trasparente svolgimento dei processi amministrativi di autorizzazione

 

RIFORME ISTITUZIONALI, MARCHE INSEDIERANNO UN OSSERVATORIO PER ELABORARE LE PROPOSTE DA SOTTOPORRE AL CONFRONTO STATO E REGIONI.

Le Marche insedieranno un Osservatorio per le riforme istituzionali che avrà il compito di elaborare proposte da sottoporre al confronto con il Governo nazionale. Il presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta ha anticipato la costituzione di un Tavolo nazionale, nel corso dell’incontro avuto ieri con le Regioni. Le Marche si preparano al confronto elaborando proposte che scaturiranno dai lavori dall’Osservatorio. Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha recepito le indicazioni del presidente Gian Mario Spacca. L’organismo sarà composto dai presidenti della Giunta regionale, dell’Assemblea legislativa e dei gruppi consiliari. Avrà un supporto tecnico garantito dall’Ufficio legislativo e dal Gabinetto del Presidente. Sarà presieduto dal Consigliere delegato – di prossima nomina – che curerà i rapporti tra l’Assemblea legislativa e la Giunta regionale. L’obiettivo, indicato dal presidente Spacca nel corso della seduta di Giunta, è quello di partecipare da protagonisti al processo di riforma istituzionale che ridisegnerà le Regioni e lo Stato anche sul fronte del federalismo fiscale e delle riforme costituzionali

 

SMALTIMENTO RIFIUTI: ACCORDO REGIONE E REPUBBLICA DI SAN MARINO

 

E’ stato sottoscritto oggi l’accordo tra la Regione Marche e il Governo della Repubblica di San Marino per lo smaltimento e il recupero nel territorio regionale dei rifiuti speciali prodotti nella Repubblica di San Marino. L’accordo, firmato dall’assessore regionale all’Ambiente, Sandro Donati, entrerà in vigore solo dopo la ratifica dal parte del Consiglio regionale.

La Repubblica di San Marino ha già sottoscritto accordi con altre Regioni (Emilia Romagna e Lombardia); questo è finalizzato a consentire la movimentazione diretta dei rifiuti verso impianti marchigiani. Il quantitativo massimo dei rifiuti sarà di 3.100 tonnellate per i rifiuti speciali destinati allo smaltimento in discarica e di 5.000 tonnellate per quelli destinati al recupero di materia, previa procedura di notifica e di tutte le garanzie ambientali e finanziarie previste dalla disciplina comunitaria e nazionale.

Il quantitativo dei rifiuti è compatibile con le capacità di recupero e smaltimento del sistema impiantistico regionale, considerando anche il fatto che la situazione economica e il calo della produzione industriale e dei consumi sta determinando una contrazione dei rifiuti speciali prodotti nel nostro territorio.

Obiettivi dell’accordo: da un lato, consentire alle imprese marchigiane che sono in sofferenza per la complessiva crisi del sistema produttivo di avere ulteriori occasioni di lavoro nel rispetto di rigide regole ambientali, dall’altro, nell’interesse pubblico, avere le maggiori garanzie derivanti da un sistema rigoroso e collaudato di gestione della movimentazione di rifiuti speciali transfrontalieri del Regolamento CE n.1013/2006 che costituisce un’ampia garanzia di tracciabilità dei rifiuti medesimi.




28 Maggio 2013 alle 15:41 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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