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ANCONA, 2013-05-07

SABATO 11 E DOMENICA 12 MAGGIO MASSIMO RANIERI CON VIVIANI VARIETÀ

CONCLUDE LA STAGIONE DEL TEATRO VENTIDIO BASSO DI ASCOLI PICENO

 

 

Volge al termine la stagione del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno promossa dal Comune e dall’AMAT in collaborazione con Teatro 88 e realizzata con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’ultimo appuntamento in cartellone è l’11 e 12 maggio con Massimo Ranieri in Viviani Varietà.

 

Nei momenti di crisi riemerge l’opera di Raffaele Viviani, autore e drammaturgo, attore e cantante, poeta della Napoli tra le due guerre, osservatore curioso e instancabile del sottoproletariato urbano. Così il regista Maurizio Scaparro porta in scena Viviani Varietà, la rappresentazione di un avvenimento realmente accaduto, il viaggio sul piroscafo Duilio da Napoli a Buenos Aires, nel 1929, dove il grande artista prova alcuni suoi numeri di macchiette, caricature, canzoni e coreografie.

Dopo il debutto al 75° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, prosegue il viaggio di Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro tra le poesie, le parole e le note del teatro di Raffaele Viviani. Viviani Varietà attinge al patrimonio dell’autore partenopeo per raccontare i tempi difficili del crollo di Wall Street, di una società che stava mutando velocemente e di quelli che andavano a cercar fortuna nel nuovo mondo oltreoceano ma anche l’orizzonte di promesse e le speranze d’oggi, nel pieno di una rivoluzione tecnologica e di una interminabile crisi economica.

 

Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro ricompongono la galleria di ritratti in musica che Viviani ha disseminato nelle sue opere, riunendo nelle sale di terza classe del Duilio il popolo vitale e dolente degli scugnizzi, degli ambulanti, delle prostitute e della povera gente per farne i protagonisti e gli spettatori del varietà popolare che va in scena. Nella sala del piroscafo affacciata sul blu dell’oceano, scorrono le melodie più note di Viviani: So’ Bammenella ‘e copp’ ‘e quartiere, Lavannarè, ’O guappo ‘nnammurato fino a ’O Sapunariello, che Ranieri canta accompagnato dal nutrito cast di attori e con l’esecuzione dal vivo dell’orchestra.

Il piroscafo ricreato per la scena e i costumi portano la firma di Lorenzo Cutùli, le elaborazioni musicali sono di Pasquale Scialò, i movimenti coreografici di Franco Miseria, e i testi sono stati curati direttamente dal nipote di Raffaele Viviani, Angelo Longone Viviani. A Ranieri si accompagnano di volta in volta le interpretazioni di Roberto Bani, Angela De Matteo, Mario Zinno, Ivano Schiavi, Gaia Bassi, Rhuna Barduagni, Antonio Speranza, Simone Spirito e Martina Giordano, accompagnati dal vivo dall’orchestra composta da Massimiliano Rosati (chitarra), Ciro Cascino (pianoforte), Luigi Sigillo (contrabbasso), Donato Sensini (fiati) e Mario Zinno (batteria).

 

La produzione dello spettacolo porta la firma di Fondazione Teatro della Pergola e Compagnia Gli Ipocriti in collaborazione con 75° Festival del Maggio Musicale Fiorentino.

 

Per informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro Ventidio Basso (tel. 0736 244970). Inizio spettacoli ore 20.30.

VENERDÌ 10 MAGGIO AL TEATRO PIERMARINI DI MATELICA

ENOCH MARRELLA ED EDOARDO RIPANI INTERPRETANO CUOREDEBOLE

 

 

Venerdì 10 maggio la stagione del Teatro Piermarini di Matelica, nata dalla collaborazione tra Comune di Matelica ed AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prosegue con Cuoredebole tratto da un racconto di Fëdor Dostoevskij, diretto da Enoch Marrella ed interpretato dallo stesso Enoch Marrella e da Edoardo Ripani.

 

Lo spettacolo è il terzo appuntamento di “Teatro Made in Marche”, la rassegna di quattro spettacoli finalisti del primo concorso Teatro Made in Marche, nato su iniziativa di Regione Marche, AMAT, Comune di Matelica e Comune di Sassoferrato, con l’obiettivo di accrescere il sostegno alla distribuzione teatrale dei lavori degli artisti oltre a essere un prezioso omaggio alla memoria di un indimenticato operatore marchigiano – recentemente scomparso – che ha raggiunto in carriera importanti risultati sulla scena nazionale.

Cuoredebole è la storia di due amici e colleghi che vivono sotto lo stesso tetto – Vassja Sciumkòv ed Arkadi Ivanovic. La vigilia di capodanno Vassja annuncia all’amico Arkadi l’intenzione di prendere moglie, ma una trama di ostacoli più mentali che reali – non ultimo il morboso rapporto di dipendenza con l’amico Arkadi – si frappone fra Vassia e la sua stessa felicità.

 

“In questo breve racconto – scrive Enoch Marrella nelle note dello spettacolo – Dostoevskij ci mostra come la felicità stessa, e non solo il dolore, in determinate condizioni di debolezza, può risultare ingestibile o addirittura insopportabile. Questo è l’aspetto paradossale che mi ha spinto a riproporre in forma di traduzione per la scena questo breve racconto di F. Dostoevskij dal titolo Un cuore debole (?????? ??????, Slaboe serdce), 1848. Il Cuore debole – è quello di Vassia Sciumkòv mentre Arkadi Ivanovic con il suo sguardo quadrato è lo straordinario testimone di questa singolare vicenda. Attraverso il suo punto di vista di uomo semplice possiamo sorridere dei contorti percorsi mentali di Vassia e allo stesso tempo comprendere qualcosa di estremamente complesso, l’altro – colui che ci sta di fronte – che in questo caso è Vassia, un uomo così ossessionato da un idea svalutata di sé da non sentirsi degno dell’affetto degli altri e non riuscire quindi a sopportare il peso della sua stessa felicità nel momento in cui essa sta per giungere. L’idea svalutata di sé è un tema carissimo alla psicologia moderna. Tutte le conseguenze che ne derivano – per esempio gli innumerevoli autogol effettuati dal protagonista – si scatenano con tutta la sua portata tragicomica nel momento in cui si traducono in azione drammatica.”

 

Enoch Marrella si è diplomato presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Tra i maestri con i quali si è formato si ricordano Lorenzo Salveti, Anna Marchesini, Michele Monetta, Paolo Giuranna, Michele Placido, Danny Lemmo e Giuseppe Bevilacqua. Walter Manfrè, Claudio Longhi e Carlo Cecchi sono tra i registi con cui lavora. Nel corso degli ultimi anni ha curato la regia di alcuni progetti e adattamenti teatrali tra i quali La parte di Amleto di Eduardo De Filippo, Il Signor Ponza e la Signora Frola da Luigi Pirandello e Nottibianche da Fëdor Dostoevskij

 

Per informazioni e biglietti: AMAT 071 2072439, biglietteria del Teatro Piermarini 0737 85088_348 3417306, il giorno di spettacolo dalle ore 17 ad inizio rappresentazione. Inizio spettacolo ore 21.15.




7 Maggio 2013 alle 17:25 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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