Frecciarossa

FANO – Frecciabeffa. Alcuni passeggeri infuriati, specie una signora diretta a Milano. Due rappresentanti delle ferrovie, arrivati da Napoli, per assistere i passeggeri che sarebbero dovuti salire sul Frecciarossa a Fano in quanto possessori di un biglietto che Trenitalia aveva emesso regolarmente. Ho elencato loro una lunga serie di disservizi, evidenziato la scarsa considerazione che Trenitalia ha nei nostri confronti sia su molte destinazioni vicine e lontane. Momenti di concitazione e poi dopo aver “caricato” su un intercity le cavie, di quest’operazione Frecciarossa estiva, per portarle nella vicina Pesaro arriva un Frecciarossa e si ferma sul primo binario. Ci chiediamo cosa succede. Falso allarme, i macchinisti scendono vanno a prendere un caffè perchè quel treno ad alta velocità non è quello che avrebbe dovuto fermarsi a Fano ma un Frecciarossa fuori servizio che si ferma per far passare gli altri treni e mentre si cerca di capire che diavolo ha combinato Trenitalia ecco che din din din l’annuncio che sul secondo binario è bene “allontanarsi dalla linea gialla”. Come al passaggio del Rex in Amarcord di felliniana memoria guardiamo il treno che passa e per un momento vediamo addirittura 2 Frecciarossa. Peccato che il primo è fermo con le porte chiuse. Il secondo sfreccia portando nel vento qualche improperio. Non finisce qui adesso torniamo alla carica. Italo: noi siamo qui. Speriamo che questa volta la città, le istituzioni le categorie dimostrino una reale attenzione alle opportunità che si presentano. Il silenzio è complice.

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