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Provincia Ap

Spending Review: gli Enti strumentali costano miliardi di euro

Palazzo San Filippo
12-03-2014

Celani: “Occorre una riforma organica degli Enti Locali”

Mentre in queste ore approda in Commissione Affari Istituzionali del Senato il Ddl Delrio sul riordino delle Province con risparmi irrilevanti e difficilmente quantificabili, il Presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri lancia l’allarme sui costi delle società e degli enti strumentali “aumentanti in un solo anno di oltre un miliardo di euro passando dai 7,4 miliardi nel 2012 agli 8,4 nel 2013, zone grigie del Bilancio dello Stato non potendo nemmeno essere controllate dalla magistratura contabile”.

Un allarme rilanciato dal Presidente dell’Unione Province d’Italia Antonio Saitta con gli impressionati dati Siope del Ministero dell’Economia: gli Ato (che dovevano essere aboliti già nel 2010) sono infatti costati nel 2013 126 milioni di euro, i Bacini Imbriferi Montani ben 254 milioni e i Consorzi più di 583 milioni.

“Tutto ciò – afferma con amara soddisfazione il Presidente della Provincia Piero Celani – lo avevo sottolineato da tempo: già nel 2010 infatti avevo segnalato l’utilità di ridurre realmente i costi della politica chiudendo tutta quella miriade di Enti di 2° grado intermedi tra Comuni, Province e Regioni come le Comunità Montane, gli Ato, i Consorzi per i bacini imbriferi, i Consorzi di Bonifica, gli Istituti autonomi per le Case Popolari, gli Enti regionali per i servizi universitari, i Consorzi per la Industrializzazione di aree ormai urbanizzate da tempo e quelli per la tutela di non so che cosa, risparmiando così realmente miliardi di euro utili per sostenere il rilancio e la crescita del Paese. Oggi il Governo discute di come trovare le risorse per finanziare la riduzione del cuneo fiscale e dell’Irap alle imprese. La soluzione c’è ed è questa: si chiudono tutti gli Enti di 2° grado e si affidino alle Province le loro funzioni. Ma i nostri parlamentari e i partiti credono davvero alla riduzione dei costi della politica ? Sembra invece che si sia voluto identificare nelle Province una sorta di capro espiatorio da esibire sulla pubblica piazza incidendo con una riforma raffazzonata su questi Enti storicamente parte essenziale dell’organizzazione del territorio per la gestione di servizi essenziali dalla manutenzione di strade e scuole, alla tutela dell’ambiente, alle politiche per il lavoro e la formazione professionale, ai progetti comunitari. Su questi temi noi presidenti delle Province, tramite l’Upi, chiederemmo di misurarsi al Governo Renzi facendo una vera spending review. Personalmente – aggiunge Celani – sono da sempre favorevole ad una riforma organica delle Autonomie Locali che sburocratizzi la vita amministrativa dei cittadini ma che coinvolga tutti i livelli di governo comprese le Regioni”.

 

Taglio servizi di pulizia e sorveglianza scuole

Venerdì Consiglio Provinciale aperto

 

Venerdì 14 marzo, alle ore 17.30, nell’aula Consiliare di Palazzo “San Filippo” si svolgerà un Consiglio Provinciale aperto riguardo al tema “del taglio dei servizi di pulizia e sorveglianza delle scuole assicurati dai Lavoratori ex LSU e degli appalti storici”.

Per effetto dei tagli imposti dal “Decreto del Fare” dello scorso giugno, 24 mila lavoratori ex “Lavoratori Socialmente Utili e di appalti storici”, attualmente dipendenti in tutta Italia di cooperative che gestiscono in regime di appalto le pulizie negli istituti scolastici, rischiano di trovarsi senza lavoro o con una paga ridotta. Una situazione che nella nostra provincia vede potenzialmente coinvolti oltre un centinaio di lavoratori, la maggior parte donne che prestano il loro prezioso servizio nelle strutture scolastiche di ogni ordine e grado.

Per sensibilizzare il Governo nazionale su questa problematica così delicata ed importante e sollecitare soluzioni in grado di conciliare la salvaguardia dell’occupazione con le esigenze di razionalizzazione delle spese e di mantenimento di servizi essenziali per il benessere e la funzionalità del sistema scolastico, è stato richiesta l’urgente convocazione del Consiglio Provinciale aperto dove sarà esaminata una specifica mozione sulla questione.




12 Marzo 2014 alle 17:50 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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