Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 22:19 di Lun 29 Apr 2024

Presentato il Progetto “Distretto Culturale Evoluto del Piceno – DCE-D3B

di | in: Cronaca e Attualità

Distretto Culturale Evoluto del Piceno

ASCOLI PICENO, Mercoledì 5 marzo ore 12,30 – presentazione del progetto “Distretto Culturale Evoluto del Piceno. Il Design per la valorizzazione del Bello, Buono e Ben fatto” – DCE-D3B

 

Partecipano: l’Assessore alla cultura Regione Marche Pietro Marcolini, il Vice Presidente Regione Marche Antonio Canzian, il Presidente dell’Assemblea del CUP Avv. Guido Castelli, il Presidente del CdA CUP Avv. Achille Buonfigli, il Rettore di Unicam Prof. Flavio Corradini, la Prof. Lucia Pietroni per il CUP, il dott. Pierluigi Raimondi Direttore del CUP. Sono stati invitati a partecipare anche i singoli referenti delle organizzazioni afferenti al partenariato.

 

Con comunicazione del 14 febbraio 2014 la Regione Marche ha approvato il progetto “Distretto Culturale Evoluto del Piceno. Il Design per la valorizzazione del Bello, Buono e Ben fatto” – DCE-D3B. Tante volte, forse troppe, si è parlato di progetti culturali finalizzati alla crescita del territorio senza poi raggiungere risultati tangibili. In questo caso cambia radicalmente sia l’approccio di metodo, sia la composizione dei soggetti attuatori. Un salto di qualità determinante che nasce da alcuna azioni che sono di coraggio e coerenza strategica: il CUP che si rende disponibile ad essere capofila dell’intero progetto; di competenza e passione professionale: la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino; di volontà di impegnarsi, da parte di partner pubblici, privati e associazioni in progetti concreti in cui investire in termini economici e risorse umane:

 

– Azienda Agricola Pantaleone

– Comune di Grottammare

– Comune di San Benedetto del Tronto

– Consorzio Elabora

– Elem srl

– Food Gallery – Associazione Culturale

– F.lli Tempera srl

– Idea Travel srl

– Marchetink srl

– Servizi Italia srl

– TecnoMarche – Parco Scientifico e Tecnologico delle Marche

 

Infine tutta una serie di soggetti sostenitori pubblici, privati, associazioni e fondazioni.

 

Altro elemento non secondario sulla originalità del progetto è aver individuato nel binomio design/creatività l’idea-guida che può unire e far crescere in modo esponenziale tutte le singole azioni previste da parte dei soggetti attuatori D3B – Distretto Culturale Evoluto – Design delle 3B, bello, buono e ben fatto.

 

La coerenza delle varie proposte passa attraverso tre coordinate che racchiudono l’intero scenario culturale piceno: il bello, il buono ed il ben fatto.

 

Su queste parole d’ordine, veri patrimoni culturali, si sviluppano le varie progettualità (le 3 B):

 

  • l’ambito artigianale e manifatturiero per il Ben fatto

  • la ricchezza storico-artistica-architettonica per il Bello

  • la risorsa enogastronomica ed agroalimentare per il Buono.

 

L’approccio metodologico con cui il design esplica la sua funzione è il filo conduttore dell’intero progetto: conoscenza, funzionalità, valore estetico.

 

I punti di partenza del progetto culturale e territoriale condiviso sono: il design come “…leva strategica per la valorizzazione e l’innovazione dei patrimoni culturali dei territori” “…una definizione più ampia e complessa del bene culturale, estendendola dai tradizionali beni artistici, monumentali, architettonici e ambientali, ai beni ed alle risorse culturali immateriali ed intangibili, come i saperi,le pratiche, le espressioni e le identità distintive, il genius loci dei territori” (Lucia Pietroni).

 

In termini operativi sono previste una serie di attività, per l’avvio del progetto, così riassumibili:

 

  • conferenze di start up del progetto con la partecipazione di ospiti “eterogenei” come imprenditori e filosofi, tecnici e artisti per la generazione di nuove idee intorno alle diversi declinazioni del ben fatto, del bello e del buono;

 

  • seminari su esempi di buone prassi, casi di successo relativi alla valorizzazione dei valori culturali delle “3 B”;

 

  • work shop intensivi – intersettoriali – per sviluppare nuovi concept di prodotti e servizi, con la partecipazione di designer affermati ed emergenti, ricercatori docenti dell’Università di Camerino, studenti, imprese;

 

  • azioni di sviluppo dei concept e prototipazione dei nuovo prodotti e servizi relativi alle “3 B”;

 

  • azioni di condivisione, divulgazione e comunicazione dei risultati (i nuovi prodotti e servizi)conseguiti nei tre ambiti tematici.

 

La sintesi di queste azioni può essere contenuta in questa definizione: “il saper fare bene dei territori marchigiani tra tradizione ed innovazione”.

 

L’intero progetto prevede un investimento di 500.000,00 € di cui 200.000,00 € messi a disposizione dalla Regione Marche.

 

La conclusione è del Presidente del CdA del CUP Achille Buonfigli. Una sintesi del progetto: “ parte oggi una sfida che il CUP, con il supporto scientifico dell’Università di Camerino, raccoglie e fa propria; solo apparentemente una “deviazione” dalla vocazione formativa; infatti il vero cuore di questo progetto è la crescita del sapere del territorio nel suo insieme: cultura d’impresa per un’impresa della cultura.”




6 Marzo 2014 alle 10:12 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata