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pulizia spiaggia

Si pulisce la spiaggia, vanno rimossi i natanti

10 aprile 2014

Si pulisce la spiaggia, vanno rimossi i natanti

 

Il lavoro della Picenambiente inizierà l’11 aprile, spese di spostamento addebitate ai proprietari

 

Come già annunciato, in vista dell’apertura della stagione estiva, domani 11 aprile la Picenambiente inizierà il lavoro di pulizia della spiaggia partendo da sud e avanzando verso nord.

 

L’Amministrazione comunale pertanto, in applicazione di quanto previsto nel regolamento per l’utilizzo del litorale marittimo per finalità turistiche e ricreative, ricorda che “è fatto obbligo ai proprietari… di rimuovere i propri natanti e scafi, comprese le piccole imbarcazioni, pattini, mosconi e simili, windsurf, jole, canoe, sandolini, materiali annessi e loro accessori, per tutto il tempo necessario a consentire ai mezzi autorizzati la pulizia e la sistemazione dell’arenile…”.

 

Sempre il regolamento specifica che “il rinvenimento, in qualsiasi parte dell’arenile di scafi ed oggetti di qualsiasi genere e tipologia, depositati, abbandonati o comunque lasciati sull’arenile, in spregio dei divieti ed obblighi di cui al presente regolamento saranno rimossi d’ufficio e restituiti a coloro che ne dimostreranno la titolarità, previo rimborso delle spese di rimozione, trasporto, custodia e ferma restando l’obbligazione del pagamento delle sanzioni per le violazioni commesse. Gli scafi ed oggetti rinvenuti che presentassero evidenti segni di abbandono e/o in condizioni di particolare degrado saranno rimossi ed avviati direttamente allo smaltimento”.

 

Nota del Sindaco su fondi maltempo

 

Prosegue senza sosta il lavoro di uomini e mezzi della Picenambiente per rimuovere l’enorme massa di detriti legnosi che da alcuni mesi continua a riversarsi sul nostro litorale. Sinora sono stati portate via oltre 1900 tonnellate di materiale ma già si richiede un ulteriore intervento visto che il materiale continua ad arrivare dal mare. Un’operazione per il nostro territorio senza precedenti, così come sono straordinarie le risorse necessarie per far fronte all’emergenza.

 

Mi corre dunque l’obbligo di rivolgere un sentito ringraziamento alla Giunta regionale per aver dimostrato sensibilità alla richiesta di sostegno che abbiamo loro rivolto. E’ di oggi infatti la notizia che, con decreto del Commissario delegato al maltempo dr. Roberto Oreficini Rosi che ha provveduto al riparto dei fondi della Protezione civile a tale scopo destinati, a San Benedetto del Tronto è stata assegnata la somma di € 277.345,58.

 

E’ questa l’ulteriore dimostrazione dell’attenzione che la Regione dedica alla nostra città manifestatasi in diverse circostanze con il sostegno ad importanti opere, soprattutto a difesa della costa e del territorio. A tale proposito attendiamo che la Provincia di Ascoli Piceno ci assegni lo stanziamento di 80.000 euro che, su nostra richiesta, la Regione ha destinato ad opere di mitigazione del rischio idrogeologico del torrente Ragnola.

 

 

Il Sindaco

Giovanni Gaspari

 

 

Ventitre anni fa l’incendio del traghetto “Moby Prince”

 

In questo 10 aprile sento la necessità di ricordare alla memoria cittadina due eventi che, proprio in questa giornata di 22 e 23 anni fa, segnarono indelebilmente la storia di San Benedetto del Tronto.

 

Ventitre anni fa l’incendio del traghetto “Moby Prince”, avvenuto poco a largo del porto di Livorno, fece centoquaranta vittime. Tra di esse il sambenedettese Sergio Rosetti e così la città pagò un nuovo, tragico tributo alla vita di mare.

 

Anche quest’anno l’Amministrazione comunale è presente alla cerimonia commemorativa che si svolge a Livorno per iniziativa delle istituzioni locali e dell’associazione dei familiari delle vittime. La nostra è non solo una doverosa presenza per testimoniare quanto sia viva nella città la memoria di quella sciagura, ma anche per unire la nostra voce a quella di tutti coloro che da 23 anni chiedono che sia fatta luce piena su quanto accaduto per dare giustizia alle vittime e alle loro famiglie.

 

Il 10 aprile di 22 anni fa, invece, l’esondazione del fiume Tronto sconvolse la vita di molti cittadini sambenedettesi, in particolare degli abitanti di Porto d’Ascoli che, nel giro di poche ore, si videro portar via dalla furia delle acque parte della loro vita affettiva e lavorativa.

 

Per coincidenza, nell’aprile di 22 anni dopo, grazie all’apertura del sottopasso di via San Giovanni, è stata infranta la barriera del rilevato ferroviario che rappresentava l’ostacolo principale alla ridefinizione delle prescrizioni del Piano d’Assetto Idrogeologico (PAI) che hanno impedito nella zona sud della città qualsiasi intervento urbanistico. Finora anche la divisione in due di un appartamento non era fattibile proprio per i vincoli previsti dal PAI. Con il sottopasso, che rappresenta un’importante valvola di sfogo per le acque in caso di piena, la città non avrà più zone classificate E4, cioè a rischio massimo, e ci auguriamo che ciò costituisca un impulso utile a rimettere in moto l’economia di quella zona.

 

Ma quello che più mi preme sottolineare è che quest’operazione si inserisce pienamente nella strategia complessiva che muove l’Amministrazione nell’individuare le opere pubbliche da realizzare, quella cioè di garantire il massimo livello di sicurezza per i propri abitanti. Rientrano in questa filosofia i lavori per la messa in sicurezza dell’Albula, quelli per il Paese Alto, l’intervento già finanziato dalla Regione per il Ragnola, tutti gli interventi in corso e quelli già programmati per adeguare il sistema fognario cittadino alle mutate esigenze urbanistiche e soprattutto climatiche. Senza dimenticare i lavori in corso e quelli prossimi all’avvio per la messa in sicurezza delle scuole, un’operazione sistematica di adeguamento alle più recenti e rigide norme che non ha precedenti nella storia cittadina.

Il Sindaco

Giovanni Gaspari

 

Pesca e dintorni

 

Grazie alla concreta e ed impegnata azione dell’europarlamentare Guido Milana, vice presidente della Commissione pesca al Parlamento europeo, la pesca è diventata un luogo quotidiano di confronto e crescita, dove i bisogni dei pescatori e delle marinerie sono sempre stati al centro della riflessione politica.

Sia la riforma europea della pesca, ma ancora di più il FEAMP (il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) sono stati approvati tenendo conto della volontà e dei voleri dei pescatori, delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali. In particolare il lavoro sull’Adriatico e il rapporto sulla strategia per la pesca nel mare Adriatico e nel mar Ionio rappresentano un pilastro su cui fondare la prospettiva sociale ed economica di questa attività.

Candidando i pescatori ad essere sentinelle del mare, Milana ha trovato l’equilibrio tra l’attività economica, la difesa dell’ambiente e la necessità di rendere il mare una vera e propria miniera dove non si può solo estrarre, ma che si deve soprattutto coltivare. Ha dato in concreto sostanza al settore della pesca, rimettendolo al centro delle attenzioni dell’Europa e dell’Italia in particolare.

Mi chiedo chi saranno – e se ci saranno – i prossimi candidati capaci di cogliere le istanze della pesca come ha fatto l’europarlamentare Milana.

 

L’Assessore alle politiche del mare

 Diversi Inversi

 

Positano Agostino e Neroni Marco venerdì 11 alle ore 21.30 presso il “Palazzo Raffaello”

P.zza P. Fazzini adiacente il Comune di San Benedetto del Trontopresso l’Associazione Culturale ARTES & CO.

San Benedetto del Tronto| Lo spettacolo “Diversi Inversi” nasce dall’incontro-scontro fra le poetiche di due scrittori sambenedettesi, Agostino Positano e Marco Neroni,

 

Lo spettacolo “Diversi Inversi” nasce dall’incontro-scontro fra le poetiche di due scrittori sambenedettesi, Agostino Positano e Marco Neroni, i quali, ben lontani dallo stereotipo dell’artista avulso dalla realtà, propongono una poesia informale ma non per questo scevra di contenuti.

Ed è sui contenuti, ovvero sui temi classici dell’uomo (la morte, l’amore, la società, il sacro, il destino) che, a mano a mano, Agostino e Marco strutturano un originale e coinvolgente dialogo: all’elegante romanticismo dell’uno si contrappone il cinico materialismo dell’altro, sicché si alternano momenti di riflessione a cadute di pura -spesso volgare- comicità.

Agostino Positano, classe 1963, è uno scrittore che ha all’attivo due pubblicazioni poetiche di notevole successo. E’ ospite regolare di festivals dedicati alla poesia.

Marco Neroni, classe 1978, è autore e narratore di racconti e poesie. Ha partecipato a readings e manifestazioni culturali ottenendo il consenso unanime di pubblico e critica.

Saverio Magno, classe 1959, esponente del METAFORMISMO, autore delle installazioni e composizioni artistiche su “LA NUOVA VISIONE SPAZIALE”.

 

 

Federico Castelli,

un giovane jazzista sambenedettese si fa strada in Olanda

 

Federico Castelli, classe 1988, ha iniziato a studiare chitarra a tredici anni ed ha suonato in alcune band locali. Dopo il liceo scientifico si è iscritto al conservatorio di Fermo (terminato nel 2012) e al secondo anno è partito per il progetto “Erasmus” a Rotterdam dove contemporaneamente si è iscritto all’Accademia Jazz presso il Conservatorio (Codarts). Si è laureato nel 2013 con 9/10 voto più alto di tutta la scuola.

(A questo link il video dell’esame di laurea https://www.youtube.com/watch?v=P0fIoC2A06E).

 

“Dopo il liceo – dichiara il giovane sambenedettese – nonostante il consiglio dei miei genitori di iscrivermi all’Università, ho preferito iscrivermi al Conservatorio prima a Fermo e poi in Olanda. Qui è fantastico, puoi suonare ovunque e ti puoi confrontare con musicisti esperti provenienti da tutto il mondo e auspico di poter proseguire nel coltivare la mia passione per la musica jazz trasformandola in un lavoro”.

 

Lo scorso anno ha sostenuto due audizioni per iscriversi al Master in chitarra jazz sia all’Aja che ad Amsterdam. E’ stato ammesso ad entrambi ma ha optato per quello di Amsterdam che è uno dei più prestigiosi d’Europa.

 

Attualmente Castelli suona nella band del bassista vicentino Alessandro Fongaro. Insieme a Thomas Maasz (pianoforte), Donald Simoen (sax), Atilla Gyarfas (batteria) lo scorso 23 marzo al teatro “De Doelen” di Rotterdam ha vinto il Premio “Erasmus Jazz 2014”, stupendo una platea di oltre 1000 persone (questo un estratto della serata in cui hanno ricevuto il premio https://www.youtube.com/watch?v=InMINSW1Ggk).  

Federico Castelli

Federico Castelli




10 Aprile 2014 alle 16:48 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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