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Banca delle Marche

2014-07-08

BdM, il presidente Spacca relaziona all’Assemblea legislativa sull’incontro con Banca d’Italia

 

 

Un approfondimento delle questioni relative a Banca delle Marche, avvenuto in un incontro di cortesia riservato, cordiale ed aperto, al quale Banca d’Italia ha voluto dare un profilo istituzionale e territoriale. E’ quello che il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e il presidente dell’Assemblea legislativa, Vittoriano Solazzi, su mandato della stessa Assemblea, hanno avuto il 4 luglio a Roma con il Governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco. Questa mattina Spacca ha relazionato all’Assemblea legislativa sugli esiti dell’incontro. “Nel corso del confronto – ha detto Spacca – sono state approfondite le variabili macroeconomiche che hanno accompagnato le crescenti difficoltà di Banca delle Marche, a partire dal manifestarsi della crisi internazionale nel 2007. E’ ben presente infatti  la consapevolezza che la crisi e la successiva recessione hanno toccato maggiormente le economie reali e dunque colpito più pesantemente le Marche, regione fortemente manifatturiera”.

Ma al di là delle analisi “macro”, l’incontro del 4 ha fatto emergere un elemento di grande significato. “I commissari – ha detto – sono al lavoro per trovare una risoluzione della crisi di Banca delle Marche, anche attraverso la valorizzazione di tutti gli apporti che il territorio sarà in grado di offrire, affinché la BdM continui a svolgere il ruolo di banca regionale, a sostegno dell’economia marchigiana. È questa la considerazione principale. Non esiste, dunque, alcun disegno orientato alla penalizzazione e tanto meno alla liquidazione della Banca. Dunque è arrivato il momento in cui imprenditori, fondi, banche che in questo periodo si  sono dimostrati interessati al processo di ricapitalizzazione, si interfaccino concretamente con i commissari per integrarsi in un disegno strategico tempestivo ed operativo. E quanto maggiore sarà l’apporto della comunità regionale al processo di ricapitalizzazione, tanto maggiori saranno le possibilità di raggiungere gran parte degli obiettivi che il Governo regionale e l’Assemblea legislativa si sono posti: salvaguardare l’occupazione in termini qualitativi e quantitativi, sostenere le imprese e l’economia regionale, non disperdere il patrimonio delle Fondazioni che sostiene la coesione sociale, salvaguardare per quanto possibile i piccoli azionisti, non scaricare le criticità dei crediti deteriorati improvvisamente e tutti insieme sul mercato immobiliare. Dunque oggi c’è un interlocutore, sono i commissari di Banca delle Marche, con cui chi è necessario dialogare per trovare la risoluzione della crisi di BdM”.

Un altro elemento significativo emerso nel corso dell’incontro è la conferma della fiducia che la comunità regionale ha nei confronti della banca anche in questa fase di difficoltà. “Se Banca delle Marche – ha detto Spacca – è riuscita a proseguire la propria attività  in una fase di crisi così  profonda, è stato possibile perché non è venuto meno il rapporto di fiducia con la comunità marchigiana. Questo ha consentito all’istituto di mantenere sostanzialmente invariata la raccolta, di continuare ad essere Banca di riferimento dell’80% delle imprese regionali, di veder confermata la presenza degli oltre 40mila azionisti. E’ dunque importante non rompere questo clima di fiducia perché è proprio questo che ha convinto imprenditori, fondi, banche, ad interessarsi al processo di risanamento di BdM ed esserne probabilmente protagonisti”.

 

CONVEGNO “LE MARCHE E LA CIVILTA’ DEL PESCE NELL’ADRIATICO”, Anghiò, San Benedetto del Tronto .

Le Marche e la civiltà del pesce nell’Adriatico” è il titolo del convegno organizzato all’interno della manifestazione Anghiò a San Benedetto del Tronto al quale hanno partecipato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, il sindaco di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gaspari, lo storico Gino Troli, la veterinaria Valentina Tepedino, l’esperto ittico Nando Fiorentini, il pescatore Piero Ricci, il docente universitario Francesco Palermo ed Emanuele Troli. Il rapporto tra le Marche ed il mare è intenso e imprescindibile. La Regione Marche si estende per circa 180 km di coste, circa il 2% delle coste italiane. Inevitabile, dunque, che il mare sia così importante per la nostra regione anche considerando il fatto che sulle coste si affacciano 26 Comuni, per una popolazione residente di circa 600.000 abitanti, il 38% dell’intera popolazione marchigiana. Il riconoscimento della Bandiera Blu per 17 località di mare marchigiane, sta poi a certificare la qualità ambientale del mare e della costa e la profonda cultura dell’accoglienza marchigiana. In considerazione di questo legame, non si fa fatica a capire come la pesca sia una risorsa fondamentale per l’economia marchigiana e il ‘pesce azzurro’ – denominazione che non esprime una classificazione scientifica di specie ittiche, ma una qualificazione commerciale per identificare alcune specie di pesci con la dorsale tendente al colore blu – uno degli elementi distintivi del Brand Marche che sempre di più è conosciuto in patria e all’estero. I piatti preparati con tali specie di pesce sono spesso considerati ‘cucina povera’, ma sono molto apprezzati per le quali nutrizionali che hanno (omega3, grassi insaturi, ecc.). Il dibattito che si è svolto a San Benedetto è stato dunque un momento di importante riflessione sulle molteplici tematiche che riguardano la pesca e l’educazione al consumo delle specie ittiche italiane e di stagione con un focus sulla civiltà marinara. Non a caso Anghiò è stato scelto tra i progetti che avranno la finalità di promuovere la partecipazione della regione al prossimo Expo di Milano nel 2015. “Expo 2015 – ha detto il presidente Spacca a San Benedetto – consentirà di esaltare le idee e i progetti più forti di ciascun territorio. Le Marche saranno presenti con la qualità delle produzioni enogastronomiche, nell’ambito delle quali il pesce azzurro riveste un ruolo particolarmente importante. Non a caso siamo la regione più longeva d’Europa e abbiamo il più alto numero di centenari tra le regioni italiane. E questo perché mangiamo bene e vantiamo un’agricoltura di altissima qualità. Il tema dell’Expo – ha aggiunto – è Nutrire il pianeta, energia per la vita: la Regione offrirà dunque un messaggio di qualità del vivere legata al cibo, alla cura delle produzioni e delle preparazioni. Numerose sono le iniziative che si sono volute legare all’Esposizione di Milano, sia nel periodo di avvicinamento, sia durante il suo svolgimento. Tra gli obiettivi, catturare parte dei flussi di visitatori che raggiungeranno il nostro Paese per partecipare all’Expo”. Parlare di civiltà marinara significa riferirsi all’insieme degli aspetti economico-materiali, sociali, spirituali e culturali che hanno caratterizzato la vita della “Gente di mare” in tutte le sue manifestazioni. Il recupero e la valorizzazione della civiltà marinara marchigiana in tutte le sue stratificazioni storiche e con il suo patrimonio di tradizioni, di tecniche, di saperi, costituisce una priorità assoluta per l’ individuazione e il recupero del patrimonio antropologico e della cultura materiale.

Piano regionale di edilizia residenziale 2014-2016: la Giunta trasmette all’Assemblea legislativa la proposta. Canzian: “Scelte per superare le criticità e la tensione abitativa”

Migliorare l’utilizzo del patrimonio immobiliare esistente per un minor consumo del suolo non urbano, investimenti nelle aree a tensione abitativa elevata, recupero energetico degli edifici esistenti, cantierabilità e speditezza degli interventi, facilitazioni del mercato finanziario. Sono gli obiettivi della proposta del Piano di edilizia residenziale 2014-2016 che la Giunta regionale ha inviato all’Assemblea legislativa per l’adozione. La programmazione del prossimo triennio può contare su una disponibilità stimata di 50 milioni di euro: risorse che proverranno dalle economie degli anni pregressi e dal reinvestimento delle vendite di una quota del patrimonio immobiliare Erp (Edilizia residenziale pubblica), composto da 15 mila abitazioni distribuite su tutto il territorio regionale, di cui 4 mila sono di proprietà delle amministrazioni comunali.  “La normativa regionale di settore, con l’avvenuta istituzione dell’Ente regionale unico per l’abitazione pubblica delle Marche (Erap), ha previsto un’unica regia per programmare le politiche abitative – evidenzia il vicepresidente e assessore all’Edilizia Pubblica, Antonio Canzian – Una scelta che si è rilevata lungimirante, specie in questo momento di eccezionale difficoltà per la finanza pubblica e per il comparto edilizio. La Regione può quindi pianificare tutti i fondi disponibili, superando le logiche locali, ma con una visione d’insieme che abbraccia tutte le criticità evidenziate, in particolare nelle aree a maggiore tensione abitativa”. Il Piano triennale prevede interventi sulla parte inutilizzata, per carenza manutentive, del patrimonio Erp. Si tratta di immobili realizzati, per lo più, nei primi decenni del dopoguerra, con tecnologie costruttive tradizionali, senza particolare attenzione al contenimento dei consumi, dato l’allora basso costo dei combustibili fossili. La programmazione propone interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica che potranno beneficiare dei finanziamenti europei, con un impatto significativo sul piano occupazionale e senza gravare sul bilancio regionale. Altri interventi andranno a sostegno del settore edilizio attraverso un incremento dell’offerta di abitazioni a canone moderato e soluzioni innovative, come l’affitto con patto di futura vendita (rent to buy): in questo modo si punta a ridurre l’elevato numero di alloggi ultimati e invenduti che appesantiscono il mercato edilizio e il sistema delle imprese edili. Un capitolo della programmazione viene dedicato all’alienazione e al reinvestimento dei proventi delle vendite di alloggi pubblici. Il 60 per cento delle nuove assegnazioni avviene su appartamenti già locali che si rendono liberi a seguito della mobilità degli assegnatari o per decadenza. Il Piano individua un contingente minimo di alloggi da alienare, in grado di garantire risorse adeguate per nuovi investimenti, senza compromettere l’equilibrio economico del patrimonio Erap. Un altro capitolo riguarda l’edilizia sperimentale, con lo sviluppo di iniziative come la co-residenza (servizi condivisi) e la domotica. La proposta, infine, prevede che eventuali risorse aggiuntive o economie vengano destinate a incrementare i fondi per l’accesso alla prima casa tramite la formula dell’affitto con riscatto. Il programma triennale, nella parte introduttiva, disegna un quadro del disagio abitativo e occupazionale. Ne emerge che il problema della casa costituisce uno dei principali fattori di criticità. A livello nazionale, più di una famiglia su dieci vive oggi in condizione di povertà “relativa” e una su venti “assoluta”. Il 72,4 per cento delle famiglie è proprietario dell’abitazione in cui vive e l’8,6 per cento dispone di una casa ad altro titolo, senza garanzie di permanenza a lungo termine.  Attualmente il 18 per cento delle famiglie risiede in affitto e sono quelle a basso reddito. L’edilizia pubblica risponde alle loro esigenza per una quota del 4 per cento del patrimonio abitativo e un quinto del mercato dell’affitto: percentuali tra le più basse a livello europeo. Il mercato privato ha prodotto aumenti dei canoni oltre il 100 per cento nell’ultimo decennio, raggiungendo livelli insostenibili per molte famiglie. Sul fronte dell’occupazione edilizia, si sono registrati flessioni consistenti su tutto il territorio nazionale, con la sola eccezione dell’Emilia Romagna, dove ha influito la ricostruzione post terremoto. Nelle Marche, negli ultimi quattro quadrimestri (2012-2013) rispetto ai precedenti (2011-2012), la diminuzione ha interessato circa duemila lavoratori, con una variazione negativa del 4,8 per cento.

 

AD OSIMO SECONDA TAPPA DI “INFORMATTIVI”

 

Dopo Urbino l’assessore regionale Paola Giorgi sarà ad Osimo il 9 luglio alle ore 21,00, presso l’ufficio turistico di Grotte del Cantinone, per illustrare i nuovi bandi del Piano regionale delle Politiche Giovanili. L’assessore regionale illustrerà le modalità di partecipazione ai bandi con l’obiettivo di  promuovere la centralità e la trasversalità di specifiche politiche a favore di giovani in una prospettiva di sviluppo culturale, sociale ed economico della collettività. Tra gli obiettivi prioritari: promuovere la conoscenza della condizione giovanile nella regione Marche; costruire e valorizzare percorsi di crescita dell’autonomia individuale e dello sviluppo della conoscenza civica; promuovere e sostenere percorsi di autonomia economica a favore di giovani, nonché la loro partecipazione attiva.

“Ammontano a 463mila euro– ha sottolineato la Giorgi – le risorse che abbiamo messo disponibili per attivare il Programma annuale degli interventi che riguardano una pluralità di ambiti a cui afferiscono i bisogni giovanili. Circa 288mila sono state previste nel bilancio regionale per l’anno 2014 e di quasi 175mila euro le risorse relative all’anno 2013 del Fondo nazionale politiche giovanili.  Il Piano regionale per le politiche giovanili ha inoltre dettato le linee di indirizzo per promuovere e garantire l’associazionismo stimolando gli enti locali, in forma singola o associata, a varare interventi a favore dei giovani e nel  contempo stimolando la progettazione autonoma dei giovani, soprattutto in forme associative e aggregative”.

Come previsto dal Piano regionale per le politiche giovanili per la programmazione locale e per la gestione degli interventi viene prevista esclusivamente la forma aggregata degli enti locali, con almeno un comune di popolazione inferiore o uguale a 5mila abitanti oppure Unioni di Comuni, Comunità montane e Ambiti territoriali sociali in forma singola o aggregata. Fondamentale il coinvolgimento delle Associazioni giovanili operanti sul territorio e i gruppi informali dei giovani, per ridare centralità alla loro progettualità attraverso gli strumenti forniti dalla Regione e dagli Enti Locali. Il tetto massimo di costo del progetto ammissibile è pari a 20mila euro e deve individuare in modo chiaro i destinatari che possono essere esclusivamente i giovani nella fascia di età compresa fra i 16 e i 35 anni. Gli incontri “InformAttivi”, realizzati in collaborazione con la Consulta regionale, seguiranno nei prossimi giorni su tutto il territorio regionale.

 

A FABRIANO IL CONVEGNO EUROPEO SULLA MACROREGIONE ADRIATICO IONICA

Venerdì 11 luglio il teatro “Gentile da Fabriano” ospita un importante appuntamento dell’Unione Europea

“EUSAIR- La Macroregione Adriatico-Ionica – Il valore aggiunto delle strategie macroregionali nel quadro dell’UE” è il tema del convegno europeo che si svolgerà nel corso della mattinata di venerdì 11 luglio, dalle ore 9, al Teatro “Gentile da Fabriano”, a Fabriano. Un evento organizzato congiuntamente dalla Commissione Coter (Coesione territoriale) del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea e dalla Regione Marche. La Coter ha inoltre scelto di svolgere la propria riunione esterna annuale proprio nelle Marche, a Fabriano. La riunione si terrà giovedì 10. Si tratta di una tappa fondamentale del processo che porterà alla definizione della Macroregione Adriatico Ionica e che fa seguito all’approvazione, da parte della Commissione Europea, della comunicazione e del Piano d’azione e di lavoro e all’approvazione unanime, da parte del Comitato delle Regioni, del parere sulla strategia macroregionale, di cui il presidente della Regione Marche e dell’Intergruppo adriatico ionico del CdR, Gian Mario Spacca, è stato relatore nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, il 26 giugno scorso. Il Consiglio europeo adotterà la strategia ad ottobre (nel corso della presidenza italiana dell’UE) perché diventi, dal 1° gennaio 2015, la terza strategia macroregionale dopo quelle già in vigore per le regioni del Mar Baltico e del Danubio. In questo contesto gli enti locali e regionali intendono strutturare il loro contributo all’elaborazione e all’attuazione della strategia. Il dibattito sarà occasione per esaminare progetti e strumenti, nonché gli aspetti legati alla governance e all’attuazione. Il convegno – a cui prenderanno parte la presidenza del Comitato delle Regioni e autorità europee italiane, regionali e locali – punterà anche ad individuare modi possibili per promuovere e condividere le migliori prassi fra le diverse strategie.




8 Luglio 2014 alle 14:16 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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