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Il Giovane Favoloso

2014-10-17

IL GIOVANE FAVOLOSO SECONDO AL BOX OFFICE IN UN SOLO GIORNO

 

“Il giovane favoloso”, ad un solo giorno dalla distribuzione nelle sale, conquista la vetta della classifica dei maggiori incassi al botteghino in Italia raggiungendo il secondo posto (al 1° la commedia “E fuori nevica!”) e lasciandosi alle spalle kolossal americani del calibro di  “The Equalizer” e “Lucy”. Ieri il film sulla vita del poeta recanatese diretto dal registra Mario Martone e interpretato dal Elio Germano è stato proiettato su 187 schermi. In totale è stato visto da 17.161 persone e ha incassato  100.342 euro, una media di 523 euro per sala. Pressoché unanime anche l’accoglienza entusiastica da parte dei critici, che in questi giorni stanno spendendo parole lusinghiere per l’opera e la sceneggiatura nel suo insieme,  per la magistrale interpretazione di Germano, per la colonna sonora moderna e inaspettata ma perfetta nel contesto e per la splendida fotografia.

“Un esordio eccezionale che ci fa ben sperare – commenta il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca – Se consideriamo che la prima proiezione nelle sale è avvenuta di giovedì sicuramente nel weekend non potremo che migliorare, visto che sono i giorni in cui il pubblico tradizionalmente aumenta. L’auspicio è che quanti più italiani lo vadano a vedere e, seguendo le vicende, i tormenti e le passioni di Giacomo, imparino ad apprezzare anche la genialità dei marchigiani e le bellezze delle Marche di cui per primi i marchigiani stessi devono andar fieri. Lo chiamiamo Giacomo perché, come sostiene una delle tantissime ottime recensioni che hanno accolto il film, si entra al cinema per conoscere Leopardi, si esce avendo conosciuto Giacomo. Un altro importante aspetto è poi la valanga di richieste di “matinee” da parte delle scuole italiane. L’aver contribuito ad un’opera che il Ministero della Cultura definisce “educativa” ci riempie di orgoglio. Grazie al film, i nostri ragazzi avranno modo di amare ancora di più questo poeta, i cui pensieri e turbamenti, sempre attuali e moderni, hanno coinvolto e affascinato intere generazioni sui banchi di scuola”.

Come già annunciato nei giorni scorsi la Regione Marche ha messo in campo una serie di iniziative per promuovere la visione del film e di conseguenza il territorio marchigiano che ne ha ospitato le location. Si ricorda quindi che, a tutti gli spettatori muniti del  biglietto del cinema, fino al 31 dicembre sarà consentito visitare  Casa Leopardi, ma anche i musei marchigiani, i parchi, i siti archeologici e altri luoghi della cultura (l’elenco completo nel sito e nel profilo Facebook di Marche Tourism) a prezzo scontato.  A Marche Film Commission spetta il compito di realizzare sia una app dedicata al film e ai luoghi del film e  il cosiddetto “movie-tour” che sarà pronto entro la fine dell’anno: i  luoghi del film, girato nelle Marche, diventeranno presto itinerari cine-turistici che guideranno i partecipanti sui set e nelle atmosfere dei film.

 

SPACCA ALL’INAUGURAZIONE DEI NUOVI REPARTI ALL’OSPEDALE DI FERMO.

“La strategia sanitaria della Regione procede su più livelli di impegno. Uno riguarda il presente, il miglioramento costante dei servizi attraverso la crescita delle dotazioni professionali. E’ quanto sta avvenendo anche a Fermo, dove oggi aumentiamo la dotazione tecnologica e infrastrutturale, grazie alla nuova ala con i reparti di Ginecologia-Ostetricia e Pediatria e presto il Pronto soccorso e la Day surgery con due nuove sale operatorie. Si tratta di migliori servizi di cui, immediatamente, i cittadini di questo territorio usufruiscono. Contemporaneamente, però, la Regione lavora guardando anche al futuro perché i bisogni, e con essi i servizi sanitari, evolvono. Abbiamo quindi sempre presente l’esigenza di questo territorio di un nuovo presidio sanitario. E’ per questo che abbiamo invitato i Comuni del comprensorio e la Provincia a mettersi ad un unico tavolo con la Regione per definire un accordo di programma in cui ogni ente assuma le proprie responsabilità su questo disegno. Di fronte alla riduzione delle risorse, è necessario lavorare insieme per trovare le soluzioni più adatte. E’ quella che l’Europa chiama Multilevel governance. Nel caso del nuovo ospedale di Fermo, la Regione si impegna a valorizzare il proprio patrimonio immobiliare”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, intervenendo oggi a Fermo all’inaugurazione della nuova Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia/Blocco parto e di Pediatria dell’Ospedale Murri che, con il nuovo Pronto soccorso e la Day surgery che saranno presto completati, hanno richiesto un investimento di oltre 9 milioni di euro. Spacca ha ringraziato tutti coloro che lavorano nella struttura e nella sanità fermana e marchigiana: medici, paramedici, infermieri, amministrativi. “Se oggi – ha detto – possiamo fare investimenti per migliorare tecnologie e strutture, garantendo a tutti i cittadini delle Marche uguali possibilità di accesso ai servizi sanitari, è perché grazie a tutto il personale si è potuta attuare quella riforma organizzativa che ha consentito alla sanità marchigiana di risalire la china e passare dall’essere uno dei sistemi più indebitati d’Italia ad essere uno dei migliori e più efficienti”. 

ORIENTAMENTO LAVORATIVO, PROTOCOLLO D’INTESA PER INTERVENTI COORDINATI A PARTIRE DAL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO.

Dal prossimo anno scolastico 2014/2015, il mondo della formazione e quello del lavoro rafforzeranno la collaborazione per incrementare le opportunità offerte attraverso l’orientamento. Tutto il sistema metterà a rete le iniziative esistenti sul territorio e quelle di nuova realizzazione, per costruire un’offerta integrata secondo le linee guida emanate dalla Regione. I beneficiari di questa rete saranno i giovani delle fascia d’età 16-18/19 anni, durante i percorsi per il perseguimento della qualifica professionale o il diploma secondario, e quelli della fascia 11-14, nel corso della suola media e nel passaggio alla superiore o all’Istruzione professionale. Oggi, in Regione, 29 enti che operano nel campo dell’orientamento, hanno firmato un protocollo d’intesa per implementare le linee guida emanate dalla Giunta regionale. Scuole, Università, Province, Centri per l’impiego, associazioni imprenditoriali e sindacali, artigianato, si sono impegnatI per promuovere opportunità di istruzione, formazione e lavoro, in grado di sostenere lo sviluppo sociale, culturale, economico e occupazionale su tutto il territorio regionale. “Le trasformazioni in atto richiedono una capacità di adattamento e una preparazione professionale in continua e rapida evoluzione – afferma l’assessore al Lavoro, Marco Luchetti – Con il mutamento dei contesti, cambiano anche le opportunità e le offerte lavorative. Difficilmente le persone vivono un percorso professionale lineare con l’istruzione di partenza. Necessitano di opportunità formative per prepararsi ai nuovi scenari. Da questa esigenza scaturisce la priorità di rivedere anche l’organizzazione e il coordinamento dei servizi di orientamento”. L’intesa impegna gli enti a cooperare allo scopo di costruire un’offerta di orientamento in sintonia con le linee guida regionali e a mettere a disposizione professionalità, strutture e strumenti per il monitoraggio dei fabbisogni e la realizzazione degli interventi locali. Ha una durata triennale. Prevede la costituzione di gruppi di lavoro provinciali che dovranno gradualmente coinvolgere gli istituti scolastici per rendere operative le azioni di orientamento. A livello regionale, invece, sarà creato un Osservatorio di monitoraggio e una banca dati delle attività di orientamento.

 

‘ARCEVIA NEL RINASCIMENTO. SULLE TRACCE DEI DELLA ROBBIA E DEI MAESTRI PLASTICATORI MARCHIGIANI’. I RISULTATI DEL PROGETTO

Marcolini: “Orgogliosi di valorizzare con gli enti locali e le diocesi questo immenso patrimonio che va da Arcevia a Montecassiano, da Camerino a Jesi a Pergola”

 

“L’itinerario ad Arcevia e nelle Marche delle straordinarie opere dei Della Robbia si inserisce nel grande capitolo del Rinascimento arricchendolo con nuove mete, chiese e musei da scoprire nel segno di questa nota famiglia toscana di plasticatori, autori di opere spesso monumentali e di incredibile bellezza”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, intervenuto questa mattina alla conferenza stampa di illustrazione dei risultati del progetto: “Arcevia nel Rinascimento. Sulle tracce dei Della Robbia e dei maestri plasticatori marchigiani”.

Nella Sala del Consiglio comunale accanto al sindaco Andrea Bomprezzi, l’assessore ha rimarcato il sentimento di orgoglio “di poter valorizzare con gli enti locali e le diocesi questo immenso patrimonio che va da Arcevia a Montecassiano, da Camerino a Jesi a Pergola, documentato dalla campagna fotografica e dalle pubblicazioni. Un grazie al Comune di Arcevia che ha portato avanti questo progetto forte del fatto che ha il privilegio di conservare alcune di queste opere tra cui il grande dossale della chiesa di S. Medardo, un vera e propria chiesa-museo che ha, oltre il Della Robbia, ben due dipinti su tavola di Luca Signorelli”. “Grazie all’impegno della Regione che ha condiviso con noi il progetto – ha detto Bomprezzi – renderemo stabili le aperture delle chiese di Arcevia che ospitano le otto opere robbiane perché migliaia di visitatori questa estate hanno visitato Arcevia e luoghi poco conosciuti come il castello di Avacelli e la Chiesa di San Lorenzo proprio grazie agli itinerari robbiani”. Presenti alla conferenza stampa anche il consigliere regionale Enzo Giancarlo e l’assessore alla cultura, Laura Coppa.

Arcevia custodisce preziosi arredi invetriati e dipinti del XVI secolo, un unicum nella vicenda delle robbiane marchigiane per la straordinaria concentrazione. Questo ha permesso di realizzare un itinerario culturale e turistico sulle sculture robbiane presenti ad Arcevia e Avacelli e realizzare una serie di strumenti utili per la valorizzazione permanente del patrimonio diffuso ad Arcevia e in altre città delle Marche. La Regione ha affiancato il Comune e condiviso il progetto di valorizzazione con un contributo di 30.000 euro. Il progetto ha coniugato tutela del patrimonio monumentale, prezioso e delicato, come nel caso delle maioliche robbiane, con la catalogazione delle opere grazie alla campagna  fotografica di tutte le opere presenti nelle Marche e la valorizzazione di itinerari territoriali in chiave culturale e turistica utilizzando una segnaletica coordinata e fornendo ai visitatori una guida cartacea scaricabile anche dal portale dei musei della Regione, distribuito al pubblico in occasione di Fiere e workshop. “Un esempio da seguire che ha premiato anche la volontà di fare squadra con la vicina Senigallia, anch’essa città d’arte sede nello stesso periodo di due mostre d’arte di cui una dedicata alle maioliche del XV secolo”, ha aggiunto Marcolini.

 

IL PROGETTO

Grazie al concorso regionale sono stati realizzati gli interventi di riposizionamento del monumentale altare di Giovanni Della Robbia intorno al quale ruota tutto l’itinerario robbiano. L’altare in terracotta invetriata fu commissionato da due eremiti senesi per l’Eremo di S. Girolamo de saxo rubeo di Rocca Contrada (antico nome di Arcevia) nel 1510, alla bottega fiorentina di Giovanni della Robbia. Terminato nel 1513 e posizionato nell’eremo, dopo varie vicissitudini nel 1870 l’altare venne collocato presso la collegiata di S. Medardo, dove tuttora si può ammirare in una nuova sede espositiva. Si tratta dell’unico altare di Giovanni Della Robbia nelle Marche, ed è considerato una delle tappe fondamentali della carriera dell’artista fiorentino. L’intervento ha permesso una sistemazione più idonea dell’altare, in posizione più elevata ed arretrata, con un nuovo sfondo e una nuova balaustra che garantirà al meglio fruibilità e sicurezza. Connesse alla valorizzazione del monumentale altare sono tutta una serie di azioni come la realizzazione della segnaletica e una guida con le schede delle opere robbiane, con una contestualizzazione storica e artistica sul panorama culturale arceviese del ‘500. Realizzata anche una campagna fotografica di tutte le opere robbiane delle Marche, che saranno archiviate nel sito regionale www.beniculturali.marche.it e che sono la base fondamentale per la Guida dell’itinerario regionale con schede sui comuni interessati e sulle opere (circa 20 comuni interessati) di opere robbiane nelle Marche.

 

SCHEDA ARCEVIA

Le tre sedi dove sono collocate le opere: nel centro storico la chiesa di S. Maria del Soccorso, che ospita un monumentale altare invetriato raffigurante l’Annunciazione, opera di Mattia Della Robbia, che negli anni ’20 del ‘500 per realizzare tutte le sue opere arceviesi, utilizzò una fornace per la cottura delle terracotte che gli eremiti di S. Girolamo fecero costruire nell’eremo; seconda tappa è la collegiata di San Medardo, dove sono esposti oltre al maestoso altare di Giovanni Della Robbia, due statue dipinte di Santa Caterina e della Maddalena, rare opere robbiane non invetriate, un paliotto e un bel Crocifisso invetriato di Mattia Della Robbia, un presepe delizioso, forse opera della bottega del valente pittore arceviese Ercole Ramazzani, di cui si sono scoperti negli ultimi anni documenti che ne attestano l’attività di plasticatore. La terza tappa dell’itinerario è la chiesa di S. Lorenzo, nel castello di Avacelli, dove si possono ammirare un Crocifisso e soprattutto uno spettacolare altare in terracotta dipinta rappresentante la Madonna del Rosario e della Misericordia, opera di una bottega marchigiana influenzata dai Della Robbia, che ha lavorato in questa area appenninica lasciando altri soli tre manufatti sul territorio.

La realizzazione del progetto è frutto del lavoro del comune di Arcevia e l’Accademia Misena, con il sostegno della Regione Marche, in collaborazione con le parrocchie e le diocesi di Senigallia e di Camerino, la Soprintendenza di Urbino, la Pro Loco di Arcevia e il Comitato di Avacelli.

 




17 Ottobre 2014 alle 16:57 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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