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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Gian Mario Spacca

2015-02-10

Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sul Giorno del ricordo  

 

 

“Una tragedia che appartiene, per intero, alla storia di tutti gli italiani. Oggi si celebra il Giorno del ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Una pagina dolorosa della nostra storia recente, che ha colpito in particolare la comunità adriatica. Quella stessa comunità che oggi apre un nuovo capitolo della propria storia, fatto di pace, collaborazione, vicinanza nel segno delle comuni origini e nel rispetto delle differenze: la Macroregione adriatico ionica. Dopo che nel XX secolo il nostro mare è stato segnato da terribili conflitti e dolorose tragedie, il XXI si è aperto all’insegna della costruzione di un nuovo futuro di pace per il bacino adriatico. Perché tragedie come quella delle foibe non si ripetano mai più”.

 

SMART & START – SOSTENIAMO LE START UP INNOVATIVE – INCONTRO IN REGIONE SUGLI INCENTIVI PER L’INNOVAZIONE

 

Sara Giannini

Sara Giannini

Questo pomeriggio in Regione focus sull’innovazione d’impresa, con l’iniziativa “Smart and Start – sosteniamo le start up innovative”, organizzato dall’Assessorato alle Attività produttive e dal Centro Servizi Meccano, con la partecipazione di Invitalia. L’assessore Sara Giannini, ha aperto i lavori di questo evento dedicato alle nuove iniziative imprenditoriali ad alto tasso d’innovazione. “Negli ultimi mesi, con circa otto milioni di euro abbiamo sostenuto una quarantina di progetti relativi a start up innovative – e  con le risorse  della nuova programmazione 2014-2020 – ha detto Giannini – la Regione Marche ritiene di fondamentale importanza continuare a supportare la nascita e lo sviluppo di queste attività.  Si tratta di una priorità inserita all’interno delle dieci in cui si articola la “Strategia per la ricerca e l’innovazione per la smart specialisation”, le tematiche che oggi approfondiremo, si inseriscono in questo filone strategico. Sostenere le start up e la crescita  di nuove imprese, che siano spin-off accademici o generati dal sistema produttivo, è quindi una scelta che abbiamo già formalizzato. La nascita e l’affermazione sul mercato di nuove imprese in ambiti strategici per lo sviluppo delle Marche, rappresenta infatti un elemento per dinamicizzare il nostro tessuto produttivo, creando nuovi modelli che potrebbero essere replicati, investendo in tecnologie avanzate, anche al fine di offrire alle nostre imprese tradizionali servizi ad alto valore aggiunto. Le principali criticità che ostacolano la nascita e lo sviluppo di start up innovative possono essere riconducibili alla mancanza di adeguata cultura imprenditoriale delle nuove generazioni e alla difficoltà di accesso ai capitali per lo sviluppo e il consolidamento dell’impresa. Abbiamo quindi messo l’accento sull’importanza di promuovere la diffusione di una cultura di impresa, che coinvolga tutti gli attori dell’ecosistema locale: Università, Centri di ricerca, Istao, Camere di commercio, associazioni di categoria. Abbiamo inoltre concentrato l’attenzione non tanto sulla nascita dell’impresa, quanto sulla fase successiva di sviluppo e consolidamento”. All’iniziativa, moderata dal direttore di Meccano, Letizia Urbani, hanno preso parte tra gli altri Beatrice Pernarella di Invitalia, che ha illustrato le opportunità messe in campo dall’Ente nazionale per il sostegno all’innovazione e il programma “Best” dedicato ai giovani italiani che hanno un’idea imprenditoriale innovativa, dando loro la possibilità di fare un’esperienza di sei mesi negli Stati Uniti per svilupparla.

Spacca su Legge semplificazione

 

Approvata la Legge di Innovazione e semplificazione amministrativa, il presidente Spacca: “Rispettato l’impegno del governo regionale per un’amministrazione più vicina a cittadini e imprese”

 

 

“Un impegno che avevamo assunto e che portiamo a compimento, per dare una risposta ai cittadini e al mondo delle imprese. La semplificazione amministrativa rappresenta un decisivo fattore di sviluppo e l’atto approvato oggi è dunque di grande importanza in particolare in questa fase ancora difficile. Meno burocrazia e più semplicità della pubblica amministrazione per agevolare le attività delle aziende e facilitare i rapporti dei cittadini con l’ente pubblico”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commenta l’approvazione, oggi in Consiglio regionale, della Legge di innovazione e semplificazione amministrativa. “Tra le priorità del governo regionale – dice Spacca – c’è quella di creare un ente più snello ed efficace, più vicino a cittadini e imprese, con meno burocrazia. Questa legge risponde a tale impegno. Un importante risultato che dà una spinta significativa all’accesso ai servizi dell’amministrazione regionale da parte di aziende e singoli cittadini, all’uso dell’innovazione tecnologica, alla diffusione delle buone pratiche e al miglioramento della qualità degli atti normativi. Con questo atto si riducono gli oneri amministrativi per la comunità, i tempi per i procedimenti della pubblica amministrazione, si migliora l’accesso ai servizi”.

 

Spacca su dichiarazioni Comi

 

Il presidente della Regione Spacca sulle dichiarazioni del segretario Pd Comi

 

 

“Quattro ‘no’ perentori, sistematici e inequivocabili sono stati pronunciati da Comi e deliberati dal Pd, che ha formalmente rifiutato qualsiasi confronto con Marche 2020 per continuare l’esperienza di coalizione del centrosinistra. Ora si pretende addirittura di impedire il dialogo con quelle forze politiche con cui il Pd e il premier Renzi governano l’Italia a livello nazionale. Mi sembra un pensiero contorto espressione di uno stato di grande confusione. Se sul piano del governo nazionale questo dialogo è considerato un valore fino a definire una coalizione, non vedo perché non possa essere la stessa cosa anche a livello regionale, dove invece si arriva addirittura a pensare di chiedere le dimissioni di chi vorrebbe seguire lo stesso percorso”.

Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sulle dichiarazioni di Francesco Comi.

 

Le forze dell’ordine marchigiane sequestrano in Svizzera un ritratto attribuito a Leonardo:

l’apprezzamento dell’assessore alla Cultura, Marcolini

L’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, ha espresso “vivo apprezzamento per la brillante operazione congiunta” realizzata delle forze dell’ordine marchigiane e, in particolare, il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Pesaro e i Carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio artistico di Ancona, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Pesaro. Dopo una complessa indagine internazionale, avviatasi nel 2013, è stato infatti possibile, per lo Stato italiano, operare il sequestro di un dipinto attribuito da Carlo Pedretti a Leonardo da Vinci, raffigurante “Isabella D’Este”, depositato presso un caveau di una banca svizzera, dal valore stimato di novantacinque milioni di euro. “Questa esperienza – commenta l’assessore Marcolini – conferma, da un lato, l’esigenza imprescindibile di tutelare e difendere le opere d’arte presenti nel nostro territorio, anche al fine di consentirne la valorizzazione economica in termini di turismo e di sviluppo diffuso del territorio. Ma in questo caso va riconosciuto e premiato, con un particolare apprezzamento, il lavoro oscuro, competente e prezioso della magistratura e della Guardia di Finanza pesaresi, nonché del Nucleo per la tutela del patrimonio artistico dei Carabinieri, con sede ad Ancona, nello svolgimento integrato e condiviso di una indagine complessa e articolata a livello internazionale, che ha consentito di evitare la dispersione illecita di un importante tassello del patrimonio artistico nazionale. Ancora una volta, la collaborazione e l’integrazione dei vari soggetti, operanti, a diverso titolo, nel settore della cultura, diviene lo strumento essenziale per raggiungere risultati di rilievo e di valore per la collettività”. L’attribuzione del dipinto a Leonardo si basa su pareri e perizie effettuate con la fluorescenza, che ritengono l’opera pienamente compatibile con una datazione ai primi decenni del Cinquecento. Nel 2013, a seguito di una segnalazione al tribunale di Pesaro, erano stati avviati accertamenti, da parte dei Carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio artistico di Ancona, da cui è emerso che il quadro era stato esportato clandestinamente: la Procura della Repubblica di Pesaro aveva quindi formalizzato una richiesta urgente di assistenza giudiziaria internazionale per il sequestro del quadro. L’autorità giudiziaria svizzera aveva dato esecuzione alla richiesta di rogatoria internazionale, ma nel frattempo il dipinto era stato prelevato e portato altrove. Nello scorso agosto, nel contesto di indagini su reati fiscali e truffe a compagnie d’assicurazione, delegate al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Pesaro, il dipinto è stato localizzato presso il caveau di una banca privata di Lugano, presso cui è stato sottoposto a sequestro.

 

A Roma l’incontro delle Regioni con i ministeri Agricoltura e Ambiente sui calendari venatori

Giorgi: “Le nostre preoccupazioni hanno trovato ascolto, i livelli istituzionali vanno rispettati”

“Le preoccupazioni e le osservazioni delle Regioni, in merito alla gestione dei calendari venatori, hanno trovato ascolto e attenzione al tavolo ministeriale. Come Regione Marche siamo soddisfatti e condividiamo la necessità che lo Stato non incorra in procedure di infrazione europea sulla gestione della fauna selvatica. Un’esigenza che va perseguita rispettando, però, i livelli istituzionali e l’autonomia regionale”. È quanto afferma l’assessore, Paola Giorgi, che ha partecipato, a Roma, all’incontro, presso il ministero dell’Agricoltura, fra gli assessori alla Caccia delle Regioni Marche, Toscana, Umbria, Veneto, Liguria e Friuli Venezia Giulia e i ministri Gianluca Galletti (Ambiente) e Maurizio Martina (Agricoltura). La discussione ha riguardato le deliberazioni assunte dalla presidenza del Consiglio dei ministri, lo scorso 20 gennaio, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri e del ministro dell’Ambiente, di modifica di alcuni calendari venatori regionali, con introduzione della chiusura anticipata al 20 gennaio della caccia alla beccaccia, al tordo bottaccio e alla cesena. Erano presenti, oltre ai ministri, il direttore generale del ministero dell’Agricoltura e i responsabili del dipartimento Biodiversità, dell’Ufficio legale e dell’Ispra. “Si è aperto un confronto costruttivo con il governo nazionale che intendiamo sviluppare per difendere l’autonomia regionale in materia di calendari venatori e gestione della fauna selvatica, normata diversamente a livello europeo e nazionale – sottolinea la Giorgi – I ministeri si sono dimostrato disponibili alle richieste degli assessori regionali, condividendo la necessità di riunire il tavolo tecnico nazionale già istituito per scongiurare, in futuro, analoghe situazioni spiacevoli e assicurare maggiori certezze nella pratica venatoria. Le sollecitazioni delle Regioni hanno portato a un primo risultato positivo, da rafforzare attraverso un costante confronto che dovrà coinvolgere anche le associazioni venatorie, ambientalistiche e agricole interessate alla gestione della fauna selvatica. Un altro importante argomento trattato è quello dell’insostenibilità dei danni causati dagli ungulati alle produzioni agricole e dai grandi carnivori alle attività zootecniche. Gli stessi Ministeri hanno riconosciuto la priorità con cui questi temi andranno affrontati e gestiti”.




10 Febbraio 2015 alle 15:44 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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