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BIT-2015

2015-02-11

BIT 2015, per le Marche un’apertura con gusto: tutti gli eventi della prima giornata

Una scia di profumo guiderà gli ospiti verso lo stand della Regione Marche nella giornata inaugurale della BIT 2015, il 12 febbraio: “l’Infinito” si chiama, infatti, l’essenza creata appositamente dallo sponsor Danhera Italy, luxury brand di Ecoline Group Srl di Porto Sant’Elpidio, che farà da arredo olfattivo agli spazi di esposizione. Una fragranza che contiene, al suo interno, l’essenza della nostra terra, un bouquet inedito che sintetizza i profumi e i colori della nostra regione.

Poi un aperitivo a Km. O con le Bandiere Arancioni delle Marche, in attesa della conferenza stampa di presentazione, alle 12.30: “Le Marche a EXPO e fuori EXPO a Milano” è il tema a cui è dedicata e nel corso della quale il presidente e assessore al Turismo Gian Mario Spacca illustrerà obiettivi e strategie che la Regione ha già delineato in un programma che va da maggio a ottobre. Saranno presenti, oltre al sociologo Aldo Bonomi, Alberto Mina (dirigente responsabile delle relazioni esterne di Expo), Raimondo Orsetti (dirigente del Servizio attività produttive, lavoro, turismo, cultura e internazionalizzazione), anche alcuni testimonial della Regione Marche a Expo 2015.

Al termine, altri profumi, quello del tartufo di Acqualagna, accompagnato dalla birra di Apecchio e dal pane di Cantiano, invaderanno i 300 mq dello stand regionale che accoglie anche 38 espositori.

Il programma prosegue, alle 14.30, con Scoprire le Marche in occasione di EXPO 2015, momento informativo, coordinato da Pietro Talarico (dirigente regionale del Turismo), in cui si parlerà di:

–          Destination Marketing. Cluster e network di qualità per la nuova offerta turistica multitarget: www.turismo.marche.it e le 6 app dei cluster rinnovate;

–          Le Marche sul web – Analisi e report della presenza delle Marche sul web. Monitoraggio Novembre 2014/ gennaio 2015;

–          #destinazionemarche social: i risultati 2014, il nuovo blog, il trionfo su Google Plus, il video virale #Marcheglass – a cura di Fondazione Marche Cinema Multimedia:

–          Marche Advisor per costruirsi il proprio itinerario;

–          i pacchetti e le offerte in occasione di EXPO;

–          Vola nelle Marche – Le novità 2015 dell’Aeroporto delle Marche.

Il pomeriggio sarà ancora all’insegna del gusto Made in Marche – Il cluster territoriale del gusto della Valle del Metauro: Acqualagna, Cantiano e Apecchio insieme per una vacanza esperienziale a base di tartufo, pane tipico e la birra artigianale; interverranno Massimo Cardellini (assessorato Turismo Eno-Alogastronomia del Comune di Apecchio) e Andrea Pierotti, sindaco del Comune di Acqualagna.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE, GIAN MARIO SPACCA, SULLO STUDIO DELLA CGIA DI MESTRE.

Gian Mario Spacca

Gian Mario Spacca

“Lo scenario dipinto dalla Cgia di Mestre, purtroppo, conferma quanto anche nelle Marche denunciamo da tempo: tagli drastici e inusitati da parte del Governo centrale pari a 25 miliardi in 5 anni. Le Regioni hanno avuto colpi durissimi ai propri bilanci. Non tutte, però, hanno fatto ricadere sui cittadini tale spoliazione da parte del governo nazionale. La Regione Marche, infatti, pur nelle grandissime difficoltà di bilancio dovute ai tagli governativi, ha voluto tutelare cittadini e imprese. La pressione fiscale in questo periodo non è stata aumentata di un euro e il 55% dei cittadini meno abbienti continuano anche quest’anno a non pagare neanche un euro di addizionale Irpef”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commenta l’analisi della Cgia di Mestre sulla spending review. “È vero, come rileva la Cgia di Mestre – prosegue Spacca – che la maggior parte delle Regioni italiane non sarà in grado di costruire il proprio bilancio e, laddove ci riusciranno, dovranno fare ricorso all’inasprimento della pressione fiscale di propria competenza, aumentando al massimo le tasse. Non è così per le Marche. Non è un caso che, in base alla classifica del Centro studi sintesi/Il Sole 24 Ore, nelle Marche viva il ‘contribuente più soddisfatto’, in base al rapporto tra tasse versate e servizi ricevuti. Stesso discorso per il taglio ai servizi di cui parla il Centro studi Cgia. Nella nostra regione non è così, a partire dalla sanità. Grazie alla virtuosità dei conti della sanità regionale, le Marche hanno anzi ottenuto una premialità annuale di 53 milioni di euro. Anche per quel che riguarda i ticket, la politica regionale è tra le più vantaggiose per i cittadini a livello nazionale. La Regione Marche, unica tra le Regioni a statuto ordinario, infatti, non ha introdotto alcun ticket sulla farmaceutica convenzionata, facendosi carico nel bilancio regionale dei maggiori costi che questa scelta sta comportando. Sicuramente lo scenario è molto complesso e, soprattutto, i tagli gravano, come rileva la Cgia, soprattutto sulle Regioni che, tra il 2009 e il 2013, hanno subito un taglio di risorse del 38%, contro il 27% delle Province, il 14% dei Comuni e appena il 12% dei ministeri e amministrazioni centrali dello Stato”.

 

 

LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE GIAN MARIO SPACCA AL “GIOVANE-VECCHIO” ROBERTO TESEI

 

 

Ci sono “giovani già vecchi”, che aspirano a consolidare riti e burocrazie di partito, ritenendo che questa sia la via maestra del consenso e del potere.

E’ così necessario rispondere al giovane-vecchio Roberto Tesei, a cui ricordo che la politica alta è soprattutto visione, progettualità, confronto nel merito dei problemi concreti dei cittadini.

Dunque, rispondendo nel merito, il tema dei contributi versati al partito. Altro che pari a zero: le carte testimoniano che dal 2010 ho personalmente versato al Pd con bonifici bancari  ufficiali e riscontrabili oltre 31mila euro.

Inoltre, ricordo che sono stato eletto Presidente a guida non del Pd, ma di una coalizione con  una lista propria cui è stato abbinato il mio nome, che rappresentava anche il centro moderato, lista che è anche gruppo consigliare autonomo all’interno dell’Assemblea legislativa delle Marche.

Coalizione la cui vittoria è avvenuta anche in virtù del contributo determinante di quell’area moderata, sicuramente non riconducibile al Pd.

Inoltre vorrei ricordare che negli ultimi 10 anni ho sempre svolto nella Conferenza delle Regioni d’Europa, il ruolo di vicepresidente, sedendo nei banchi dell’Alde (il gruppo dei democratici e liberali), senza che qualcuno del Pse avesse avuto mai qualcosa da eccepire. L’esercizio di questo ruolo credo sia la testimonianza più evidente della necessità di rappresentanza di una linea politica non riconducibile a un solo partito, bensì ad una coalizione, sintesi di differenti sensibilità.

Quanto a Marche 2020, nato davvero come movimento, solo la straordinaria partecipazione popolare, e soprattutto la testardaggine del Pd al rifiuto di ogni forma di dialogo, sono riusciti a trasformarlo in una lista elettorale.

Un consiglio al giovane-vecchio Tesi: invece di comunicare veline sbagliate, scritte da altri, si confronti sui progetti e sulla visione delle Marche. E’ questo che interessa ai cittadini, alle famiglie e alle imprese. Ma non a questo Pd: la sua uscita ne è l’ennesima conferma.

 

 




11 Febbraio 2015 alle 19:12 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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