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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Gian Mario Spacca

2015-03-24

Dichiarazione del Presidente della Regione Gian Mario Spacca

 

 

“Serietà e senso di responsabilità esigono di assicurare il buon governo della Regione fino all’ultimo giorno della legislatura.

E’ dunque necessario scegliere se vengono prima le Marche oppure un Partito in preda all’isteria e alla paura.

Siamo in una fase ancora difficile del ciclo economico e della vita di cittadini, famiglie e imprese. Bisogna assolutamente chiudere i progetti avviati: variazione di bilancio, consolidamento della sicurezza sociale e delle fragilità, partenza operativa dei bandi europei 2014-2020 (1,2 miliardi di euro), presenza delle Marche all’Expo, riforma delle Province.

Si può anche interrompere la legislatura, ma farlo significherebbe penalizzare le Marche. E comunque sarebbe sempre necessario un “governo tecnico” per completarla.

Del resto, ormai mancano pochi giorni per entrare nella fase di amministrazione ordinaria, dove norme specifiche garantiscono l’imparzialità dell’attività amministrativa dinanzi al ruolo dei partiti.

La vita dell’istituzione regionale, dunque, va salvaguardata e messa in sicurezza fino in fondo con responsabilità, separandola dal vero “vulnus politico” di questi mesi: l’ostinazione del Partito Democratico a voler interrompere la collaborazione tra il centro rappresentativo dei mondi vitali e produttivi delle Marche e la sinistra.

Per esclusiva volontà del PD quella che si sta chiudendo non è la legislatura regionale, bensì un ciclo politico che ha garantito il governo efficace del policentrismo marchigiano, anche nella fase economica nazionale più disastrosa dal dopoguerra.

Non esiste, dunque, un problema personale; il focus è sulla qualità del progetto di governo delle Marche del futuro. Marche 2020 e il centro volevano rilanciare questa collaborazione per affrontare il difficilissimo scenario che si prepara.

A tale progetto di governo il PD ha sbattuto testardamente e ripetutamente la porta in faccia, nell’illusione di riuscire a governare da solo, anteponendo gli interessi della burocrazia e dell’apparato di partito a quelli della società marchigiana.

Divengono così ridicole e strumentali le accuse avanzate di collaborazione con la cosiddetta destra, ovvero quelle stesse forze politiche con cui il PD e il Premier Renzi governano e stringono “patti” a livello nazionale.

Da parte mia, ho offerto la disponibilità a guidare un progetto di centro, composto da Marche 2020 e da tutte le forze politiche che sono a livello nazionale insieme a Renzi, in attesa di Area Popolare.

E’ infine “tragicomico” che il PD chieda le dimissioni proprio lo stesso giorno che il centrodestra dichiara la sua volontà di procedere autonomamente seguendo la propria strada.

Certamente, ora, si apre una nuova fase politica nelle Marche, dove sinistra, centro e destra affermano la loro autonomia di percorso e di progetto, avviando un nuovo ciclo della politica regionale.

E’ sul progetto di governo delle Marche che avverrà il confronto, a tutto campo. I cittadini potranno scegliere la proposta che riterranno migliore.”

 

Risposta del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, alle dichiarazioni dell’assessore di Pesaro, Andrea Biancani

 

 

“L’assessore Biancani sbaglia totalmente indirizzo. Anziché alla Regione occorre che la sua ‘missiva’ sia spedita al presidente del Consiglio Renzi. La Regione c’è e ha fatto sempre il proprio dovere. E’ per questo che risulta ancora più scorretto, e demagogico, attribuirle responsabilità che non rientrano nelle sue competenze. Per l’ultima ondata di maltempo, la Regione e la Protezione civile regionale hanno attivato, come sempre in tempi brevissimi, tutte le procedure per la richiesta dello stato di emergenza che è già stata formalmente e tempestivamente inviata a Palazzo Chigi. Purtroppo la Regione, e con essa la comunità marchigiana, è ancora in attesa di un segnale da parte del Governo nazionale. Quanto agli interventi di manutenzione, sono già previste risorse che saranno stanziate con la prossima variazione di bilancio che la Giunta regionale sta predisponendo. Il taglio, da parte del Governo Renzi, di 4 miliardi di euro alle Regioni, 230 milioni solo per le Marche, non ha consentito di inserire prima tali risorse in bilancio. Ma la Regione Marche è determinata a stanziare, in fase di variazione, risorse per la manutenzione della costa. Ad ulteriore testimonianza di come il governo regionale sia particolarmente attento alla tutela del nostro litorale e alle imprese balneari, si sta inoltre predisponendo un bando per il sostegno alle imprese turistiche danneggiate dal maltempo di febbraio e marzo. Nella programmazione POR FESR 14/20 (già approvato dalla Commissione europea) la Regione ha poi scelto di allocare risorse specifiche per la Difesa della costa e l’assessorato regionale competente ha lavorato ad un progetto comune, con interventi condivisi e quindi economicamente più sostenibili, con Emilia Romagna ed Abruzzo: il progetto è già stato presentato ed  inserito per il finanziamento nel programma Rendis. Piuttosto non mi sembra di ricordare che l’assessore Biancani, che oggi sferra un attacco fuori luogo e fuori bersaglio alla Regione, abbia salutato favorevolmente il contributo straordinario di 90mila euro per la difesa della costa assegnato al Comune di Pesaro in sede di assestamento 2014. Ma si sa, è più facile puntare – anche se ingiustamente – l’indice contro, anziché riconoscere quanto di buono si sta facendo. Visto che Biancani fa un appello – come dimostrato, non necessario – alla Regione, io ne faccio uno a lui: perché non si dà da fare, nel suo piccolo, a sostenere la battaglia che la Regione ha avviato nei confronti del Governo affinché le risorse dei canoni demaniali che dalle Marche annualmente vengono versate allo Stato – 6 milioni di euro – siano riassegnate al territorio per interventi a sostegno delle imprese balneari e della difesa della costa? Si attende risposta”.

PRESENTATO IL PROGETTO ESPRIMARTE, FESTIVAL DELLA CULTURA CREATIVA – TALENTI IN MOVIMENTO

Il progetto ha concorso al bando “Officina della Creatività”, si avvale del coofinanziamento della Regione, del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile

 

Un festival dedicato ai talenti in movimento, per i giovani che fanno cultura con la loro forza creativa e innovatrice. Fa parte del progetto Esprimarte, presentato questa mattina in Regione.

Il progetto ha concorso al bando “Officina della Creatività”,  si avvale del coofinanziamento della Regione Marche e del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ rivolto ai giovani artisti tra i 18 e i 35 anni  residenti nelle Marche.
Mira a promuovere e offrire opportunità formative gratuite ai giovani artisti operanti in particolare nell’ambito del teatro, della poesia, della scultura fino alla fotografia, al cinema e videoproduzione in genere, illustrazione e fumetti.

Secondo l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, si tratta di “un progetto fortemente orientato alla valorizzazione della creatività giovanile che propone  residenze creative e tournée per produzioni artistiche a valenza multidisciplinare articolate in tre ‘luoghi’: un luogo fisico (residenze creative), centri minori della val Metauro (tournée), e un luogo virtuale quale vetrina degli artisti anche a fini promozionali per possibili occasioni di lavoro.

Rientra nel bando Officine della creatività emanato nel 2013, prevedeva l’assegnazione di un fondo complessivo di 400.000,00 finalizzato a promuovere e valorizzare la creatività giovanile, il talent scouting e le professioni in campo artistico e culturale. E’ una scommessa sulla creatività con l’obiettivo di intercettare le energie creative e i talenti di giovani presenti in regione, valorizzando espressioni artistiche e culturali”.

“Una scossa di energia partendo dai giovani nella convinzione che la creatività sia un punto di sviluppo anche economico – ha spiegato Paola Marchegiani dell’assessorato alla Cultura della Regione. – I progetti, presentabili da enti pubblici e privati secondo un partenariato di rete, dovevano obbligatoriamente prevedere un forte e diretto coinvolgimento dei giovani ed erano ammessi ad una forte intensità di aiuto: infatti il contributo regionale poteva arrivare all’85% delle spese di progetto, per progetti della dimensione massima di 50.000,00. Tale forte percentuale di sostegno si giustifica con la finalità dell’eccezionalità dell’intervento diretto a sostenere la fase di  avvio di dinamiche e modelli virtuosi e, a regime, tendenzialmente auto sostenibili”.

Il progetto Esprimarte, capofila l’associazione Casa degli Artisti con sede a Fossombrone, prevede laboratori teorico-pratici gratuiti che permetteranno di acquisire competenze e conoscenze rilevanti per lo sviluppo della propria arte; un censimento dei talenti mediante la creazione di profili sul sito www.esprimarte.net che andranno a creare un “catalogo” dei giovani artisti marchigiani; la realizzazione di video-curricula e di un palcoscenico ambulante per i più talentuosi, che hanno partecipato ai corsi, che potranno partecipare ad eventi pubblici sul territorio regionale per presentare le proprie opere.

“Vogliamo lavorare collettivamente per salvaguardare il paesaggio, la biodiversità e promuovere l’arte sostenibile. La Bellezza come necessità e Bene Comune”, è la dichiarazione di intenti espressa dagli organizzatori di Esprimarte che vede la collaborazione di 14 partner: Casa degli Artisti PU (capofila), Ondalibera.tv PU, Valdericarte PU, Tradizionalmente Marche MC, Centro Teatrale Senigalliese AN, Comune di San Costanzo PU, Comune di Fossombrone PU, Comune di Urbania PU, Comune di Vallefoglia PU, Eco-fatto PU, Ephemeria MC, Fondazione Ferretti AN, Proloco Troviggiano MC e Tribaleggs PU.

Esprimarte

Esprimarte

 

Tempo instabile con probabili schiarite:

Pesaro festeggia in anteprima nazionale l’uscita del film di Pontecorvo girato nella provincia di Pesaro e Urbino

Tempo instabile con probabili schiarite

Tempo instabile con probabili schiarite

(Pesaro) “La morbidezza dell’ospitalità pesarese”. “La qualità di vita da non dare per scontata”. Un territorio caratterizzato da contenuti e valori funzionali alla storia che volevamo raccontare”. Queste le parole che Luca Zingaretti e Marco Pontecorvo, rispettivamente interprete e regista del film hanno usato oggi in conferenza stampa a Pesaro per descrivere il rapporto con la provincia di Pesaro-Urbino dove la troupe di 60 persone è stata ospite per 5 settimane di riprese. Presentato in anteprima mondiale a Los Angeles e scelto come film d’apertura al Bari International Film Festival 2015, Tempo instabile con probabili schiarite esce stasera in anteprima nazionale a Pesaro, alla presenza del regista Pontecorvo e dei suoi protagonisti: oltre a Zingaretti, Carolina Crescentini, Andrea Arcangeli, il produttore Marco Valerio Pugini di Panorama Films. Il film, che uscirà in tutte le sale il prossimo 2 aprile ha come protagonisti anche Pasquale Petrolo (Lillo, del duo Lillo&Greg) e Lorenza Indovina. Ma soprattutto vanta la partecipazione eccezionale dell’attore e regista statunitense John Turturro (Il grande Lebowski; Il colore dei soldi; Passione; Gigolò per caso etc) nel ruolo dell’ingegner Lombelli, esperto di estrazioni petrolifere. A moderare la conferenza stampa a cui ha partecipato il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, Anna Olivucci, responsabile di Marche Film Commission che ha assicurato l’assistenza tecnica e logistica alla produzione cinematografica e che ha ricordato il sostegno della Regione Marche alla pellicola e le cifre interessanti per il territorio marchigiano: cinque settimane di riprese tra Pesaro, Cagli e Fano di una troupe di 60 persone, con una percentuale di ricaduta diretta sul territorio di oltre il 300% del sostegno ricevuto. Più di 600 – tra persone impiegate in ruoli secondari e figurazioni – le maestranze, professionalità di settore e fornitori locali. Inoltre il regista ha voluto un vero e proprio “dialect coach” per calare al meglio la narrazione nel tessuto locale e per preparare gli attori ad immedesimarsi “naturalisticamente” nei luoghi e nelle atmosfere narrate anche attraverso il linguaggio e le espressioni dialettali locali. Così la commedia porta con sé una forte connotazione marchigiana, oltreché per le suggestive ambientazioni anche per quanto riguarda i dialoghi. “Ormai fare Cinema – ha affermato Anna Olivucci – significa fare cinema delle Regioni, un’industria creativa che sempre più valorizza il territorio e le risorse locali. Questo film ne è una dimostrazione validissima e siamo orgogliosi che sia nata una collaborazione veramente virtuosa. Un film dove il cinismo del fine giustifica i mezzi non ha per forza la meglio sulla generosità e sulla bontà dei sentimenti, dove invece i valori sono realisticamente ristabiliti nella giusta dimensione e percezione. Per una trama così il nostro humus era l’ideale”. Infatti lo stesso regista ha detto di aver scelto le Marche perché “posto ricettivo alle influenze e ai cambiamenti provenienti dal sud e dal nord, una sorta di baricentro, di ombelico” dell’intera Italia. Siamo così al confine tra Marche e Romagna, nell’immaginaria cittadina di Sant’Ugo, dove una notte due amici, Ermanno e Giacomo, scavando una buca nel cortile della loro cooperativa, trovano il petrolio. I due, quella notte, stavano nascondendo qualcosa di illegale, che avrebbe dato il colpo di grazia alla loro attività sull’orlo della bancarotta. E invece trovano la soluzione a tutti i loro problemi economici. Ma proprio questo evento straordinario farà esplodere contraddizioni e conflitti, mettendo a nudo il lato peggiore di entrambi. “Il petrolio” dice il regista “suscita nei protagonisti, nei membri della cooperativa e in parte del paese di Sant’Ugo la speranza di una ricchezza facile e l’illusione di cambiare il proprio destino”. Ed è proprio durante questa corsa all’agiatezza che vengono fuori i vizi, i difetti ma anche le virtù e la capacità di reinventarsi dell’Italia di oggi, che la commedia mostra con pungente sarcasmo. Ma nel film vive anche un’anima seria che mette in scena tre generazioni e la loro difficoltà a dialogare. Il titolo stesso comunica l’idea dell’attuale precarietà e insieme la speranza di future “probabili schiarite”. “Ricordatevi che quando viene fuori il petrolio, esce anche l’anima delle persone: il bene e il male” sentenzia il personaggio di Turturro/Lombelli, l’affascinante ingegnere italo-americano ingaggiato dai protagonisti come consulente, restituendo, in una battuta, il senso dell’intera commedia. Nel cast inoltre anche Giorgio Montanini (Nemico Pubblico e Ballarò per RAI 3) attore, comico e rappresentante della “stand up comedy”. Originario di Fermo, l’attore, nel ruolo di Brugnotti polemico consigliere comunale di Sant’Ugo si muove a suo agio nel film, caratterizzando argutamente il suo personaggio. “È un film a lievitazione naturale- hanno ironizzato gli interpreti Zingaretti e Carolina Crescentini e anche Marco Pontecorvo, perché ogni volta che si rivede “cresce “ qualcosa che si era perso prima: una coloritura, un gesto significativo che spiega ancor meglio un personaggio, uno scorcio di paesaggio non colto prima che rispecchia l’atmosfera e i caratteri dei ruoli.” Insomma un film che – ha ricordato Zingaretti – come in tutte le grandi storie segna anche un percorso interiore evolutivo dei personaggi a cui ci si affeziona, perché ognuno potrà ritrovarci corrispondenze personali”. Ma, quali Marche vedremo nel film? Location affascinanti e “familiari”: la Piazza, il Palazzo Comunale e diverse vie del centro storico di Cagli, i romantici trabocchi del porto di Fano, e ancora Fossombrone e la Gola del Furlo, oltre a suggestivi scorci del centro storico di Pesaro e del San Bartolo. Infine uno dei protagonisti del film (Gabriele, figlio di Giacomo/Zingaretti) un appassionato giocatore di baseball, gioca le sue partite migliori nel campo da gioco del Fano Baseball ’94, a Fano appunto. Sul set era presente anche John Turturro che, da americano e conoscitore del baseball, non ha mancato di dispensare consigli ai giocatori, veri e finti, aiutando la squadra – per l’occasione i veri giocatori della squadra fanese, ingaggiati come comparse – a interpretare al meglio le regole di questo sport. Ma la curiosità più interessante forse riguarda il pozzo di petrolio, interamente ricostruito in scala dalla troupe nel cortile della fabbrica scelta come sede della cooperativa nella quale il film è ambientato. La fabbrica – un’azienda locale attiva che, nel film come nella realtà, produce divani – ha ospitato il cast del film per tutto il tempo di durata delle riprese, senza interrompere la loro produzione. Per chi era quei giorni sul set è stato bello e significativo vedere “al lavoro” gli attori al fianco degli operai, in una fusione di realtà e finzione. E come non intravvedere nel pozzo e nella “vena petrolifera” la “vena immaginifica” di Enrico Mattei, imprenditore marchigiano originario di Acqualagna (PU), che negli anni ’60 riuscì nel “sogno italiano” di trasformare una nazione sconfitta e contadina in un paese avanzato grazie ad una forte industria energetica. Tempo instabile con probabili schiarite, prodotto da Panorama Films con Rai Cinema e distribuito dalla prestigiosa Good Films,. La realizzazione del film è stata seguita anche da Komma Factory: l’agenzia di advertising e comunicazione di riferimento nelle Marche, che ha seguito la sinergia tra la casa di produzione e le maestranze locali con i loro prodotti e location d’eccellenza.

 

 




24 Marzo 2015 alle 18:54 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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