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Voucher e buoni in aiuto dell’anziano incontinente: ci pensa l’Inrca

di | in: Benessere e Salute

Inrca

Ancona, 29 Giugno 2015 – Sviluppare un metodo innovativo per i bisogni dell’anziano incontinente è l’obiettivo del progetto “Gestione dell’Incontinenza nei pazienti anziani” del Centro Ricerche Economico-Sociali per l’Invecchiamento dell’INRCA. La problematica non deve essere trascurata. L’incontinenza determina un peggioramento della qualità della vita di molte persone e per questo il 28 giugno si celebra la “Giornata nazionale per la cura e la prevenzione dell’Incontinenza”.

Nel 1998 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha reso noto che nel mondo vi sono 200 milioni di persone affette da problemi di controllo vescicale. L’OMS ha successivamente dichiarato l’incontinenza una patologia in gran parte evitabile, non una conseguenza diretta dell’invecchiamento. Può interessare qualunque fascia d’età ed entrambi i sessi, con una maggiore prevalenza nelle donne: nella popolazione di età compresa tra i 15 ed i 64 anni, affligge circa il 4% della popolazione di sesso maschile e il 20% di quella femminile. Inoltre un recente studio condotto in cinque Paesi europei afferma che l’onere economico della malattia arriverà a ben 5,2 miliardi di euro entro il 2020.

Ecco che l’INRCA, in collaborazione con un’azienda internazionale specializzata nello sviluppo e commercio di prodotti per l’igiene personale in 100 paesi, si è attivata per aiutare i pazienti affetti da incontinenza.

Nello specifico il progetto di ricerca, iniziato a gennaio 2015 e da poco concluso, ha coinvolto alcuni pazienti di età superiore ai 65 anni e i loro familiari, ma anche esperti procedure di rimborso dell’ASUR e rappresentanti delle farmacie della zona. Grazie a interviste qualitative sono state approfondite le criticità rispetto all’attuale sistema di gestione dei prodotti necessari alla gestione dell’incontinenza, in particolare dei presidi assorbenti. In particolare è stata valutata la possibilità di introdurre un sistema di voucher o budget personale per l’acquisto dei prodotti necessari, in modo da assicurare agli utenti la maggiore libertà di scelta possibile. Molti utenti infatti hanno manifestato l’esigenza di scegliere ausili assorbenti differenti rispetto a quelli forniti, in quanto quelli distribuiti dal Sistema Sanitario non rispecchiano le effettive esigenze individuali. In alcuni casi inoltre, la quantità fornita risulta insufficiente per le incontinenze di tipo grave.

Nell’ambito del progetto inoltre sono state gettate le basi per la definizione di linee guida internazionali sulla gestione dell’incontinenza, come l’attribuzione di alcuni parametri specifici ai pazienti in modo da individuare i presidi più adatti, assieme alla necessità di dare adeguata formazione ai familiari. Spesso sono proprio i familiari che necessitano di un aiuto e di un sostegno sia per ciò che riguarda la gestione del disturbo, sia rispetto all’emotività dovuta alla condivisione quotidiana della patologia.

L’incontinenza infatti sembra non rivestire ancora pienamente il ruolo di disturbo fisico e sociale, con risvolti sulla sfera psico-affettiva, bensì è ancora in parte considerata come l’avanzamento di un “normale processo fisiologico” dovuto al deterioramento fisico causato dall’invecchiamento. Si tratta di un preconcetto che incide negativamente sulla considerazione stessa del paziente da parte dei familiari, che conduce così ad una presa in carico superficiale della malattia.




29 Giugno 2015 alle 15:17 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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