dalla Regione Marche

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2016-03-18

AL VIA LA PIATTAFORMA WEB MARLENE

 

 

Su proposta dell’assessore regionale alla Formazione professionale, Loretta Bravi la giunta regionale ha approvato lo schema di accordo tra Regione, Ufficio scolastico regionale e Inail Marche per la formazione e l’informazione sulla salute e sicurezza in ambito scolastico mediante una piattaforma web denominata “Marlene”  (Marche Learning Network).

“Le scuole di ogni ordine e grado – ha sottolineato la Bravi – hanno l’obbligo di somministrare al personale e agli studenti un’informazione adeguata in materia di sicurezza nei posti di lavoro. Pur trattandosi di formazione di breve durata (8 ore) tale adempimento richiederebbe a ciascuna istituzione un gravoso onere finanziario e organizzativo difficilmente sostenibili. Con questo accordo è possibile far fruire on line gratuitamente a tutte le scuole marchigiane la formazione necessaria”.

“Questo intervento – ha concluso l’assessore alla Formazione – si rivela interessante senza costi aggiuntivi a carico della Regione, consentendo di risolvere un problema per il sistema dell’istruzione regionale, armonizzando sul territorio la preparazione in materia di sicurezza nei posti di lavoro e che permette di proporre un’azione propositiva ed attiva dell’amministrazione regionale”.

La Regione Marche a luglio del 2015, in attuazione del Piano nazionale di prevenzione 2014-2018,  ha approvato il Piano  regionale  di attuazione  con all’interno il programma “Salute e sicurezza scuola 2.0”. La realizzazione del programma, anche a seguito del tavolo di coordinamento tra vari assessorati della giunta regionale, Inail Marche e Ufficio scolastico regionale, ha determinato la creazione di una piattaforma web che dovrà garantire sia la possibilità di sviluppare percorsi di formazione a distanza, sia la raccolta, catalogazione e diffusione di buone prassi informative prodotti dalle scuole per le scuole.

La Regione si è dotata di una piattaforma di web learning denominata Marlene  con l’obiettivo di disporre di un proprio strumento per l’erogazione della formazione in e-learning, di partecipare alla costituzione di una rete interregionale di tecnologie per la formazione e di promuovere azioni di cooperazione e coordinamento in materia di formazione supportata da tecnologie. Nella piattaforma Marlene è possibile creare un ambiente di apprendimento personalizzato per rispondere ai fabbisogni formativi.  L’Ufficio scolastico regionale ha identificato nell’Itis “E. Mattei” di Urbino la scuola polo in possesso delle competenze necessarie a gestire una piattaforma di web learning. 

 

Delegazione di funzionari governativi pakistani nelle Marche in “visita studio” sulle politiche rurali

Martedì, a Palazzo Leopardi, incontro con il presidente dell’Assemblea legislativa Mastrovincenzo e l’assessora Bora

Una delegazione di funzionari del Governo pakistano verrà ad Ancona per una “visita studio” sulle opportunità offerte dalle politiche agricole rurali regionali. Da lunedì 21 a mercoledì 23 marzo sono in programma incontri e visite nel capoluogo. Martedì 22 (ore 10.00) verrà ricevuta, a Palazzo Leopardi, dal presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo e dall’assessora alla Cooperazione per lo sviluppo, Manuela Bora. Seguirà un incontro tecnico con i dirigenti regionali dell’Agricoltura, Internazionalizzazione e Cooperazione internazionale per approfondire, in particolare, l’operatività del Psr (Programma di sviluppo rurale) della Regione Marche. Mercoledì la delegazione avrà incontri con il rettore Sauro Longhi e parteciperà a un seminario del Dipartimento politiche agricole alimentari e scienze ambientali dell’Università Politecnica delle Marche. La visita è stata promossa in collaborazione con l’ONG CESTAS di Bologna, sede operativa delle Marche, che partecipa al programma di investimento triennale “Riduzione della povertà attraverso lo sviluppo rurale in Balochistan, KP & FATA” finanziato dal Governo della Repubblica italiana attraverso la direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo. L’obiettivo è quello di contribuire alla riduzione della povertà in 14 aree considerate le più vulnerabili del Pakistan (che corrispondono ai distretti del Balochistan, Khyber Pakhtunkhwa e aree tribali dell’amministrazione federale) per migliorare gli indicatori di qualità della vita delle comunità povere e con conflitti in corso.

Lotto, Artemisia, Guercino: le stanze segrete di Vittorio Sgarbi

 

 

Aperta la Collezione privata Cavallini-Sgarbi, in mostra a Palazzo Campana di OsimoAperta la Collezione privata Cavallini-Sgarbi, in mostra a Palazzo Campana di Osimo


Aperta la Collezione privata Cavallini-Sgarbi, in mostra a Palazzo Campana di Osimo, fino al 30 ottobre.

Moreno Pieroni: inedita Primavera culturale nelle Marche, valore aggiunto dell’offerta turistica

 

Osimo – Circa 140 opere della collezione privata Cavallini-Sgarbi sono state presentate oggi  alla stampa dal collezionista Vittorio Sgarbi, nel bellissimo Palazzo Campana di Osimo.  Raccontano un viaggio estetico e umano iniziato più di 30 anni fa, un’avventura ricca di aneddoti, incontri, occasioni, scoperte, studi che il critico d’Arte ha voluto condividere dalle Marche per la prima volta in Italia.

Lotto, Artemisia, Guercino. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi: questo è il titolo della raccolta, frutto di una spasmodica ansia collezionistica. “ Un dongiovannismo collezionistico – lo ha definito lo stesso Sgarbi – venuto dopo quello per i libri e per le ragazze… “ Quelle «stanze segrete», ora svelate dal critico stesso, sono «un assaggio delle 4 mila opere che possiedo e un omaggio a mia madre, alla sua attività e vitalità. La  mia collezione è così ricca anche perché mia madre (Rina Cavallini, scomparsa recentemente)  comprava per me alle aste, era una donna molto curiosa e di forte carattere». Poi, dopo aver raccontato parte della sua vita e l’incontro fulminante con un collezionista d’arte e regista , marito della soprano Anna Moffo,  Mario Lanfranchi, Sgarbi ha confessato che finalmente può vedere lui stesso  le sue opere in tutta la loro bellezza “perché a casa sono ammassate e non riesco a godermele”. Le ultime, tra le quali un Guerrieri,  sono state acquistate circa venti giorni fa e sono in mostra insieme a Guercino, Lorenzo Lotto, Sassoferrato e molte altre, tutte caratterizzate dalla qualità, come ha tenuto a sottolineare Sgarbi: “io compro la naturale bellezza e non le “croste”,  come qualche Museo”.

“ Con l’apertura, dopo quella di Ascoli Piceno, di questa seconda grande Mostra del Giubileo delle quattro che si svolgeranno per tutto l’arco del 2016, le Marche danno il via ad un’ inedita Primavera culturale,  ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni. Siamo l’unica regione italiana a realizzare una proposta così articolata ma nello stesso tempo così coordinata sul tema del Giubileo della Misericordia.  E’ una mostra bellissima, un’opportunità rara che ci ha messo a disposizione Vittorio Sgarbi che non manca mai di promuovere con entusiasmo il nostro territorio, quasi fosse marchigiano lui stesso.  E’ una proposta culturale di elevato livello, un valore aggiunto delle tante iniziative importanti che punteggeranno il territorio nella stagione estiva. Ci sembra una scelta vincente e forse mai affrontata prima, che sta riscuotendo successo e consensi perché abbiamo puntato sulla qualità e sul fare squadra, tra Regione e quattro città delle Marche che hanno saputo mettersi in rete.  Siamo sicuri che le Marche stanno conquistando sempre più potere attrattivo e vogliamo aumentarlo puntando su un progetto di comunicazione/promozione molto incisivo fondato proprio sulle mostre.”

Alla conferenza stampa erano presenti oltre al vicesindaco di Osimo,  Mauro Pellegrini, Elisabetta Leonardi , Presidente della Fondazione San Carlo, Raimondo Orsetti, dirigente regionale anche in veste di presidente dell’Istituto Campana e molti tour operator marchigiani che proporranno pacchetti turistici con al centro le Quattro Grandi Mostre del Giubileo.

“Da oggi  Osimo vivrà fino ad ottobre un’occasione storica sotto il profilo culturale e turistico e di visibilità nazionale  – ha detto il Sindaco Simone Pugnaloni – un ‘opportunità preziosa che il professor Sgarbi ha voluto donarci .” Il professor Stefano Papetti, autore della presentazione del catalogo della mostra ed amico di vecchia data di Sgarbi, co-curatore di molte mostre, ha narrato il forte legame di Sgarbi con le Marche e le diverse esperienze, da critico, da curatore e da politico amministratore. “ Un personaggio scomodo – lo ha definito – che si è servito anche della politica per poter affermare le visioni di un intellettuale.”

L’esposizione si snoda su una dimensione eterogenea di straordinaria bellezza, dove grandi maestri sfilano al fianco di artisti meno noti al grande pubblico. La grandezza di questa rassegna si riconosce proprio nello «spirito eclettico e corsaro» del critico. C’è l’Allegoria del tempo di Guido Cagnacci, che è uno dei pezzi più intensi in mostra a Osimo, un dipinto firmato, una delle opere fondamentali dell’autore. C’è Cleopatra che cerca la morte, firmata da una giovanissima Artemisia Gentileschi. C’è l’entusiasmo dello Sgarbi «cacciatore-raccoglitore» alla continua ricerca di opere d’arte sublimi, finora mai censite.

 

Sanità: giornata inaugurativa all’Ospedale Mazzoni

 

 

il taglio del nastro Ospedale Mazzoni_Blocco Operatorioil taglio del nastro Ospedale Mazzoni_Blocco Operatorio

OSPEDALE MAZZONI: INAUGURATI GLI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E INNOVAZIONE

– Il presidente Ceriscioli: ”Grazie alla riorganizzazione si apre una stagione di investimenti. Massima qualità negli edifici attuali in attesa degli ospedale unici di bacino”

 

Ascoli Piceno, 2016-03-18 – Innovazione tecnologica e massima qualità dei servizi al cittadino negli edifici attuali nell’orizzonte però, della realizzazione degli ospedali unici di area vasta. E’ con questa precisa visione della nuova sanità marchigiana  che sono stati presentati questa mattina gli interventi di ristrutturazione ed innovazione tecnologica realizzati negli ospedali di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Alla giornata d’inaugurazione hanno partecipato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, la vicepresidente Anna Casini, il sindaco di Ascoli Guido Castelli, il direttore dell’area vasta 5 Giulietta Capocasa e il direttore generale dell’Asur Marche Alessandro Marini.

I lavori eseguiti ad Ascoli comprendono il nuovo blocco operatorio con cinque nuove sale, l’unità farmaci antiblastici, la nuova centrale termica e frigorifera, la nuova sede dell’anagrafe assistiti. A San Benedetto invece sono stati completamenti rinnovati il punto nascita (3 sale parto di cui una utilizzabile come sala operatoria di emergenza e una attrezzata anche per il travaglio e/o il parto in acqua) che verrà inaugurato domani pomeriggio e la “stroke unit”, l’unità operativa di neurologia ad oggi la più grande della Regione Marche e parte integrante di un consorzio europeo che studia una malattia genetica molto frequente sul territorio: l’arteriopatia cerebrale autosomico dominante con infarti sottocorticali e leucoencefalopatia. Attivati inoltre ulteriori posti letto in geriatria (20) e in lungo degenza (18). (vedi schede tecniche in allegato).

 

“Abbiamo ottenuto uno splendido risultato con le migliori professionalità e le migliori tecnologie – ha detto il presidente Ceriscioli -. In sanità è necessario investire continuamente per assicurare la sicurezza e la qualità degli spazi e dei servizi. Oggi grazie al percorso di riordino intrapreso in questi mesi abbiamo liberato le risorse necessarie per inaugurare una stagione di investimenti: procedono l’ospedale di Fermo e il Salesi e ieri abbiamo presentato il progetto per Marche Nord. Lo stesso vogliamo fare per Ascoli e Macerata. Le risorse ci sono. Troveremo le forme di finanziamento più idonee. Il Ministero della Salute ha suggerito il contratto di disponibilità. Noi come Regione ci muoveremo con grande serietà e rapidità per corrispondere alla qualità di questo indirizzo che, in particolare, i sindaci dell’ Ascolano ci hanno consegnato. Ospedali di bacino per circa 300mila utenti dotati di specializzazioni, tecnologie all’avanguardia e competenze. Allo stesso tempo continuiamo ad investire sulle strutture esistenti fino all’ultimo giorno del loro utilizzo, perché  dobbiamo offrire sempre il meglio ai cittadini. La salute è il nostro bene più prezioso e sono necessarie risposte sempre aggiornate e di qualità. Quando ho avviato il completamento delle riforme avevo in testa le assunzioni. Grazie alla riorganizzazione alla luce del decreto ministeriale 70 – ha concluso Ceriscioli -, possiamo intervenire su questo aspetto altrettanto importante per il funzionamento del sistema: le risorse umane. Tante le battaglie contro il riordino che significavano non fare le assunzioni. Per questo rivendico il piano che oggi ci permette di rispondere alle esigenze del sistema e di  riprendere le assunzioni, implementare il personale che garantirà il funzionamento dei macchinari in orari prolungati con la conseguente riduzione delle liste d’attesa. Siamo la regione con più Tac e per farle lavorare di più dobbiamo assumere”.

 

“Il territorio piceno – ha sottolineato il sindaco Castelli – già da tempo ha dato la giusta attenzione alla razionalizzazione della rete ospedaliera e anche di fronte all’ospedale unico abbiamo registrato una concomitanza di intenti per quella che a detta di tutti è la prospettiva su cui canalizzare il nuovo modello ospedaliero. Il Piceno c’è e siamo pronti a condividere il nuovo modello”.

 

“Abbiamo centrato l’obbiettivo – ha commentato Marini – perché siamo stati capaci di lavorare tutti insieme ad un progetto che dà sicurezza, qualità e prospettiva al nostro sistema sanitario. Abbiamo recuperato con grande coraggio una riorganizzazione del sistema a lungo attesa ed

oggi constatiamo che siamo entrati nella fase di rilancio.  Il sistema è in continua evoluzione e ogni giorno è nostro compito spostare il traguardo sempre più avanti verso l’integrazione strutturale”.

 

“La nostra sfida – ha spiegato il direttore Capocasa – è stata quella di mettere a regime il decreto ministeriale 70 prima ancora che il Ministero lo approvasse e oggi ne stiamo raccogliendo i benefici. Per fare tutto questo è stato fondamentale coinvolgere  e valorizzare le nostre professionalità, condividendo gli obiettivi della programmazione regionale e sostenendole con l’innovazione tecnologica e strutturale”.

 

Clicca la scheda tecnica allegata

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