Arte e intercultura al centro dell’incontro nazionale Mus-e

Arte e intercultura al centro dell’incontro nazionale Mus-e

Da venerdì 2 a domenica 4 dicembre, artisti e coordinatori Mus-e provenienti da tutt’Italia si sono dati appuntamento a Fermo per discutere e sperimentare nuove modalità formative intorno alle parole chiave “integrazione” e “arte”.

Fermo – “Sono davvero tanti i messaggi che ci sono arrivati dal variegato mondo di Mus-e, ringraziandoci per l’opportunità offertagli di poter usufruire della formazione nazionale nella nostra città. Fermo ha saputo accogliere e conquistare decine di persone che non la conoscevano e che hanno avuto la possibilità di trascorrervi tre giorni intensi, con incontri e laboratori ma anche con camminate a piedi tra i vicoli del centro storico alla scoperta delle sue bellezze.” Così Carlo Pagliacci, coordinatore di Mus-e del Fermano, saluta la conclusione della tre giorni formativa dell’associazione Mus-e Italia onlus nel capoluogo, dal 2 al 4 dicembre: “non è stato facile dare continuità ad un progetto nato a fine giugno e che ha rischiato di naufragare a causa del terremoto. Alcuni non hanno saputo superare la paura del sisma, sentimento comprensibile ma che, per fortuna, la maggioranza degli artisti e coordinatori Mus-e ha invece deciso di ignorare dando vita ad una delle formazioni nazionali più interessanti degli ultimi anni.” Già perché Mus-e Italia è una rete di associazioni locali, da Roma a Torino passando per Bologna, Firenze, Savona, Parma, Fermo e così via che, dietro l’obiettivo comune di lavorare nelle scuole per favorire l’integrazione tra bambini italiani e stranieri attraverso l’arte, condivide anche una metodologia di lavoro rafforzata e stimolata da appuntamenti annuali volti ad approfondire tematiche specifiche sul piano teorico ed esperienziale. Circa una novantina i partecipanti ai vari seminari e laboratori in quel di Fermo, “artisti e coordinatori delle sedi locali Mus-e ma anche insegnanti e semplici curiosi, che hanno avuto la possibilità di capire e sperimentare come lavoriamo nelle scuole dove siamo presenti” sottolinea Pagliacci. In Italia sono circa 12.000 i bambini coinvolti in questi laboratori artistici multidisciplinari e gratuiti. Nato da un’intuizione di uno dei più grandi musicisti del XX secolo, Yehudi Menuhin, il progetto Mus-e si è sviluppato in diversi Paesi d’Europa e del mondo, dalla Spagna ad Israele. “Mus-e Italia rappresenta, insieme alla Spagna, una delle organizzazioni più attive grazie all’impegno della famiglia Garrone, in particolare di Alessandro e Costanza che hanno ereditato dal padre Riccardo questo legame con Mus-e che continuano a portare avanti con convinzione e tenacia: non a caso entrambi sono intervenuti alla formazione nazionale qui a Fermo portando il loro saluto e la loro testimonianza.” Interessanti i contributi dei relatori invitati tra cui ricordiamo Vinicio Ongini, responsabile Osservatorio nazionale per l’Integrazione e l’Intercultura del MIUR, tra i maggiori esperti italiani in tema di integrazione di studenti di origine immigrata; Daniela Lucangeli, docente di Psicologia presso l’Università di Padova, presidente del CNIS e membro dell’Osservatorio Nazionale sull’Infanzia; Maria Giovanna Caccialupi, psicologa transculturale ed esperta di mediazione culturale, fondatrice del primo centro per la salute delle donne straniere e dei loro bambini in quel di Bologna; Marco Moschini, straordinario affabulatore che insieme a Ettore Fedeli e la sua idea di fisica come ponte tra cultura umanistica e scientifica, hanno saputo incantare il pubblico; e poi ancora i docenti universitari Anna Cossetta e Luca Jourdan, rispettivamente sociologa dell’Università di Genova ed antropologo dell’Università di Bologna, con un approccio scientifico che ha saputo indicare modalità teoriche interessanti sulle tematiche del dono e delle dinamiche di potere nel rapporto tra l’io e l’altro. I laboratori artistici hanno trovato poi la loro conclusione in una performance aperta al pubblico che ha visto sabato sera, al Piazzale Sagrini, la condivisione dell’esperienza Mus-e in diverse aree tematiche, dalla danza al teatro, dalla musica alle arti visive, in una modalità aperta e condivisa con chiunque volesse parteciparvi. “Un lavoro, questo della formazione a Fermo, che speriamo porterà altri frutti” ha sottolineato Enrico Paniccià, presidente di Mus-e del Fermano “soprattutto una maggior conoscenza e consapevolezza del valore di un progetto che insiste sulla scuola, sulle giovani generazioni e su un tema così centrale per il futuro della nostra società qual è appunto l’integrazione. Plauso all’Amministrazione Comunale per il supporto che ci ha saputo dare, al Conservatorio “Pergolesi”, alla Fondazione Sagrini e a tutti coloro che ci hanno aiutato nell’organizzazione di questo importante evento.”

Il cittadino del mondo di domani non sarà quel musulmano pronto a costringere il mondo alla volontà di Allah. Non sarà quel cristiano pronto a mettere il mondo all’ombra della croce. Non sarà neanche un ebreo. Ma si potrebbe ragionevolmente pensare che sarà un violinista, se ne rimarranno ancora…” (Yehudi Menuhin)

Per informazioni: www.mus-e.it

Mus-e Italia è un’associazione no profit con il compito di promuovere e coordinare il progetto Mus-e nel nostro paese. Mus-e (Musique Europe) è un progetto multiculturale europeo (a Bruxelles ha sede la Fondazione Internazionale Yehudi Menuhin di cui Mus-e è diretta emanazione), dedicato alle scuole dell’infanzia e primarie con elevata presenza di bambini immigrati o provenienti da difficili situazioni socio-familiari che si propone di contrastare, attraverso esperienze artistiche, l’emarginazione e il disagio partendo dalla vita a scuola. I laboratori Mus-e sono offerti gratuitamente, prevedono incontri settimanali durante le ore curriculari nell’arco di tutto l’anno scolastico e si sviluppano in una stessa classe per la durata di tre anni.

Gli strumenti principali di lavoro e coinvolgimento nei laboratori tenuti da artisti professionisti sono i diversi linguaggi artistici (musica, arti figurative, espressione corporea, teatro, mimo). Mus-e Italia sostiene la nascita di nuove sedi locali coordinandone il lavoro progettuale, organizzativo e artistico e promuove incontri nazionali e internazionali con gli altri Paesi Mus-e. Dalla data di fondazione della sede italiana, nel 1999, il progetto ha registrato un notevole sviluppo su tutto il territorio nazionale con il coinvolgimento, ogni anno, di 130 scuole, circa 12.000 alunni e 180 artisti professionisti.

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