I Programmi dell’Unione europea

I Programmi dell’Unione europea
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Quarto appuntamento 

OTTO CONSIGLI PER UN BUON PROGETTO EUROPEO

Rubrica settimanale dell’europrogettista, per non arrivare digiuni al Mini Master Europrogettazione di SMARTEAM

Quarto approfondimento della rubrica dedicata ai fondamentali per lo sviluppo di un buon progetto europeo.

San Benedetto del Tronto, 2016-12-04 – L’Unione europea si avvale di due diverse tipologie di strumenti finanziari: i fondi a gestione indiretta o regionali che sono gestiti per il tramite delle Regioni o degli Stati Membri e i fondi a gestione diretta o programmi tematici che sono gestiti direttamente dalla Commissione europea.

COSA SONO E QUALI SONO I PROGRAMMI A GESTIONE DIRETTA

Attraverso i Programmi a gestione diretta, noti anche come “programmi tematici”, la Commissione europea finanzia molteplici progetti su tematiche diverse (ricerca e innovazione, ambiente, istruzione, cultura, ecc..). Per fare questo emana bandi specifici, in inglese call for proposal. Ciascuna call è caratterizzata da proprie modalità di candidatura delle proposte di progetto, di composizione dei partenariati (le organizzazioni che presentano il progetto), di intensità di aiuto da parte dell’UE (percentuale di finanziamento), nonché dalle modalità di gestione e rendicontazione delle attività realizzate e delle relative spese.

I Programmi più “ricchi” ed attualmente attivi sono 16 ed ognuno interviene su specifici settori o temi (per l’appunto vengono anche definiti Programmi “tematici” o “settoriali”), e sono:

HORIZON 2020: Programma quadro di ricerca e innovazione;

COSME: Programma europeo per le PMI;

LIFE: Programma per l’ambiente e il clima;

EUROPA CREATIVA: Programma dedicato al settore culturale e creativo;

EUROPA PER I CITTADINI: Programma volto a sensibilizzare la memoria, alla storia e ai valori comuni dell’Unione europea, e a incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini;

ERASMUS +: Programma per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport;

CAMBIAMENTO E INNOVAZIONE SOCIALE: Costituisce il nuovo programma UE per i settori dell’occupazione e degli affari sociali;

SALUTE PER LA CRESCITA: Sostiene interventi volti a incoraggiare l’innovazione nel campo sanitario;

TUTELA DEI CONSUMATORI: Sostiene progetti di tutela per i consumatori, oltre che finanziare programmi di informazione ed educazione;

GIUSTIZIA: Sostiene azioni finalizzate a contribuire all’applicazione efficace della normativa UE nei settori della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale;

DIRITTI E CITTADINANZA: Sostiene azioni orientate a promuovere i diritti derivanti dalla cittadinanza europea, il principio di non discriminazione e quello di parità fra donne e uomini, il diritto alla protezione dei dati personali e i diritti del minore;

FONDO ASILO E MIGRAZIONE: Si concentra sui flussi migratori e sulla gestione integrata della migrazione;

FONDO SICUREZZA INTERNA: Sostiene l’attuazione della strategia di sicurezza interna dell’UE e delle frontiere;

PERICLE 2020: Programma di scambi, assistenza e formazione per la protezione dell’euro contro la contraffazione;

HERCULE III:Programma per la tutela degli interessi finanziari dell’UE;

FISCUS: Fornisce sostegno alla cooperazione a livello doganale e fiscale all’interno dell’Unione.

COSA SONO E QUALI SONO I PROGRAMMI A GESTIONE INDIRETTA

Il Diritto dell’Unione europea sancisce che l’Unione deve mirare a ridurre il divario tra le varie regioni europee, che sono diverse non solo per cultura, lingua e tradizione, ma anche, appunto, per reddito procapite e livello di occupazione. Per colmare questo divario, uno specifico articolo sancisce con quali strumenti finanziari (Fondi) l’Ue può intervenire. Sulla base delle proprie competenze e dei principi che le disciplinano, l’Unione europea, quindi, mette a disposizione degli Stati membri delle risorse finanziarie, denominate Fondi SIE (fondi strutturali e d’investimento europei) o fondi a gestione indiretta.

In quale modo gli Stati membri definiscono l’utilizzo di queste risorse? Attraverso i Programmi operativi, piani dettagliati in cui gli Stati membri definiscono le modalità di spesa dei contributi dei Fondi strutturali e di investimento europei per il periodo di programmazione in corso. Possono riferirsi ad un’area in particolare oppure riguardare un obiettivo tematico di interesse nazionale.

QUALI SONO I PROGRAMMI OPERATIVI

Possiamo distinguere tre tipologie di Programmi operativi:

  • Programmi operativi Nazionali, denominati PON, a gestione ministeriale, che intervengono su tutto il territorio nazionale o su alcune specifiche Regioni;

  • Programmi operativi Regionali, denominati POR, a gestione regionale;

  • Programmi di cooperazione territoriale, denominati CTE, fanno riferimento a specifiche aree geografiche e sono elaborati congiuntamente dai rappresentanti degli Stati partner.

Conoscere il Diritto, le Politiche e soprattutto i Programmi dell’Unione europea permette di comprendere quali sono gli obiettivi dell’Unione e dei relativi Stati membri ai fini della realizzazione di un buon progetto. Come trovare il bando giusto per il nostro progetto?

Lo scopriremo con il quinto appuntamento dal titolo: Dove cercare le call o bandi. Rubrica settimanale su otto consigli per un buon progetto europeo!

L’argomento sarà approfondito durante il Mini Master Europrogettazione che si terrà dal 24 al 27 gennaio, presso la sede di SMARTEAM in Via Pasubio, 77 a San Benedetto del Tronto. Il corso approfondirà queste tematiche con esempi pratici ed esercitazioni.

Per informazioni sul Mini Master Europrogettazione visita la pagina SMARTEAM:

http://www.smarteam.net/mini-master-europrogettazione/

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