Donne e violenza: quando la vittima è lui

Donne e violenza: quando la vittima è lui
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San Benedetto del Tronto, 2020-06-10 – Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata da due iscritte del circolo PRC sambenedettese, Elisa Gaggiotti ed Elena Di Lorenzo, in merito al seminario organizzato dall’assessore Baiocchi in programma per domani dal titolo “Donne e violenza: quando la vittima è lui”.

“Non ci piace parlare di numeri e statistiche ma vorremmo partire proprio da lì. Il 31,5% delle donne italiane ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% ha subito violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% uno stupro. Durante il lockdown le cose sono andate anche peggio: 117 vittime, donne chiuse in casa con i loro stessi aguzzini e con evidenti difficoltà nel denunciarli. 11 femminicidi in 11 settimane, 6 tentati omicidi e un forte aumento di reati spia di maltrattamenti in famiglia, violenza, lesioni e minacce.
Ovviamente ci sono anche casi di violenza sugli uomini, ma è davvero opportuno insistere su questo punto per affermare (strumentalmente, per nascondere le questioni di genere sotto il tappeto) che “la violenza non ha genere”? Ci facciamo questa domanda perché non comprendiamo l’interesse particolare che l’assessore alle pari opportunità di San Benedetto del Tronto Antonella Baiocchi manifesta per questo argomento, come evidenziato dal seminario organizzato dalla stessa ed in programma per domani col titolo “Donne e violenza: quando la vittima è lui”. Le politiche di genere e la promozione delle pari opportunità nascono proprio nel tentativo di difendere la donna rispetto alla diffusa discriminazione maschile in ambito professionale, sociale, politico e culturale. Invece a San Benedetto del Tronto abbiamo un assessore che sostiene che il vero killer da combattere sia quello che lei chiama “analfabetismo psicologico”, ovvero “la non sufficiente conoscenza della psiche”. In breve, per lei non esiste la violenza di genere, esiste una cultura “analfabeta” che processa le informazioni in senso assolutistico e che induce chiunque, indipendentemente dal sesso, a gestire ogni diversità dal modello ritenuto giusto con l’unica soluzione possibile per risolvere la divergenza: la prevaricazione. Quindi se per l’assessore Baiocchi il problema della violenza sulle donne non è una questione di genere è lecito chiedersi in che modo questa sua convinzione si possa conciliare con il suo stesso ruolo di assessore alle pari opportunità. Sarebbe opportuno che chi ricopre tale ruolo promuova iniziative volte a tutelare effettivamente i diritti di noi donne, evidenziando come i casi di violenza a nostro danno siano ancora una piaga sociale diffusissima nonostante decenni di lotte ed evitando quindi interessati ridimensionamenti delle motivazioni culturali e politiche di cui i soprusi sono la manifestazione concreta.”

Matteo Cicconi

Segretario circolo PRC San Benedetto del Tronto.

 

Come persona e come Assessore alle Pari Opportunità SONO LA PRIMA PALADINA NEL CONTRASTO DELLA VIOLENZA SULLE DONNE, ma sono Convinta che dare voce a tutte le tipologie di vittime sia un atto di civiltà!

Non ci sono vittime di serie A e vittime di serie B! Chi lo crede è affetto da ANALFABETISMO PSICOLOGICO… nulla di grave è un limite che si può superare. Ma sia chiaro che ogni vittima ha diritto di essere riconosciuta e tutelata!

È necessario capire che a causa dell’Analfabetismo chiunque può diventare VITTIMA se viene a trovarsi in posizione di FRAGILITÀ ( fisica, psicologica, di ruolo, economica, legale, numerica… ) rispetto a un interlocutore in posizione di Forza: notoriamente le DONNE (è certo ed indiscutibile) MA NON SOLO… ci vuole così tanto per ammetterlo?
Parlare anche della violenza subita dalle persone di sesso maschile NON VUOL DIRE DISCONOSCERE la violenza che subiscono le donne: questa amministrazione ed io come assessore alle Pari Opportunità e come Persona SIAMO I PRIMI PALADINI NEL CONTRASTO DELLA VIOLENZA SULLE DONNE, ma siamo aperti anche alla violenza che subiscono tutti gli altri cittadini indipendentemente dalla rilevanza mediatica e dalla rilevanza statistica.
Una persona e un assessore con la MENTE APERTA non può disconoscere questa realtà ed ha il dovere di darsi da fare per dare tutela a tutti i cittadini e contrastare pregiudizi e false credenze.

https://www.facebook.com/cittasbt/videos/1198214290519497/

In Comune per dar voce a tutte le Vittime: il Video della conferenza di Nestola

 

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