Festa della Liberazione in Città

Festa della Liberazione in Città
San Benedetto del Tronto, 2022-04-25 – Nella mattinata di oggi, alla presenza delle massime autorità civili e militari e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche del territorio, il sindaco Antonio Spazzafumo ha presieduto la celebrazione della Festa della Liberazione.

Accompagnato dalla massima autorità militare, il Sindaco ha deposto corone al Monumento ai Caduti nella Grande Guerra, al Monumento ai Caduti per la Libertà in onore di tutti coloro che hanno dato la vita per la liberazione dal dominio nazifascista e, infine, al Monumento ai Caduti nella sede dell’Associazione Marinai d’Italia.
Prima di ringraziare e salutare i partecipanti (molti i cittadini che hanno preso parte al corteo aperto dal concerto bandistico cittadino), il Sindaco ha voluto condividere un riflessione sull’importanza della Festa della Liberazione, sul suo significato e sulla necessità di osservare con gratitudine la memoria del sacrificio di chi ha combattuto per la libertà del nostro Paese. Di seguito il testo completo dell’intervento del Sindaco:
<<Grazie!
È questa la prima parola che mi viene in mente ogni 25 Aprile: una parola importante che talvolta dimentichiamo, soprattutto in occasione di certe ricorrenze.Oggi ancora di più – visto l’attuale dissennato conflitto bellico nel cuore dell’Europa – questo Grazie ha un valore immenso.

È un ringraziamento alle donne e agli uomini che lottarono affinché potesse esistere un futuro migliore rispetto al loro presente, è gratitudine verso quella Resistenza non patrimonio di una fazione ma patrimonio dell’intera Nazione, è il nostro “omaggio” senza retorica che deve uscire fuori ogni giorno, che ci ricorda di amare e difendere le istituzioni, di unirci e di farci forza a vicenda per recuperare quel sentimento di solidarietà e speranza!

Tutti noi – INSIEME – dobbiamo lavorare per migliorare questo nostro grande Paese, guardando al di là delle contrapposizioni e delle diatribe ideologiche.

Quel futuro che i nostri padri sognavano – fatto di democrazia e libertà – è il nostro e la nostra riconoscenza deve essere trasmessa ai nostri ragazzi, ancor di più oggi che molti dei testimoni oculari di quegli anni ci stanno abbandonando.

La libertà che ci è stata donata oltre settant’anni fa va difesa, protetta da ogni forma che voglia imprigionarla o impedirla: impariamo ad esserne riconoscenti ogni giorno e di non abusarne a discapito della comunità in cui viviamo.

Viva la libertà, viva la pace e buon 25 Aprile a tutti.>>

 

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