Doppio Duo per Leo Férré

Doppio Duo per Leo Férré

sabato 26 novembre 2022 ore 21,15

 

 

Altidona – Accademia Malibran – Sala Colonna
DOPPIO DUO PER LÉO FERRÉ

Prima parte
LES FLEURS DU MAL EN MUSIQUE Chansons
poesie di Charles Baudelaire – musiche di Léo Ferré
DUO Rossella MARCANTONI soprano – Davide MARTELLI pianoforte

Seconda parte
IL CANZONIERE EROICO E SUBLIME DI LÉO FERRÉ
Musiche di Léo Ferré
DUO Têtes de Bois – Andrea SATTA voce – Angelo PELINI pianoforte

Ingresso €10.00

Info e prenotazioni 338.8219079

Sabato 26 novembre 2022 torna la Canzone d’autore all’Accademia Malibran di Altidona; alle ore 21,15 andrà in scena una serata di musica, poesia, canto e pianoforte nel ricordo del grande chansonnier francese Léo Ferré.

Si esibiranno due formazioni in duo: il soprano Rossella Marcantoni con il pianista Davide Martelli e il duo Andrea Satta e Angelo Pelini, membri della band italiana di musica d’autore folk-rock Têtes de Bois.

Se Ferré ha messo in musica poeti come Apollinaire, Rutebeuf, Rimbaud, Verlain, Villone e altri, Baudelaire è il primo poeta che mette in musica con l’intenzione di realizzare un album completo.

Il grande chansonnier monegasco Léo Ferré in più occasioni dimostra una vena compositiva raffinata che ben si presta alla rivisitazione classica ed allo stesso tempo moderna per soprano e pianoforte.

Nella prima parte del concerto il Duo Marcantoni – Martelli eseguirà un programma di poesia in musica, un viaggio tra melodie profonde e suadenti, ipnotiche e seducenti su testi di Charles Baudelaire, tratti dalla celebre raccolta lirica LES FLEURS DU MAL musicata da Léo Ferré; un progetto nuovo, con elaborazioni originali per soprano e pianoforte, dove appunto viene esaltata la vena lirica del grande chansonnier, ponendolo sullo stesso piano dei grandi compositori di mélodies quali Debussy, Poulenc, Chausson, Satie.

Nella seconda parte il duo Satta e Pelini proporranno le grandi canzoni di Léo.

Quello per Léo Ferré è un antico amore mai tramontato, presente nel loro repertorio sin dai primissimi esordi; la rilettura di Léo Ferré vale al gruppo Têtes de Bois, di cui fanno parte, la Targa Tenco come migliori interpreti nel 2002 col CD “Ferré, l’amore e la rivolta”.

A tale proposito così scrive Giuseppe Gennari, presidente e direttore artistico del Centro Culturale Léo Ferré di San Benedetto del Tronto:”[…] ho sempre considerato il patrimonio culturale di Léo Ferré come un iceberg del quale conoscitori anche esperti del grande artista monegasco vedono solo la punta, cioè sì e no una decima parte! Per questo mi è sempre piaciuto che una serata in suo onore, con musicisti e cantanti veramente validi, fosse concepita come un viaggio esplorativo nei sottofondi di quell’immenso e variegato repertorio che Giovanni Testori definì “il canzoniere eroico e sublime di Léo Ferré.

La serata di sabato 26 novembre, affidata a un doppio duo di musicisti e interpreti – con la doppia valenza di essere grandi artisti e fedeli innamorati dell’opera di Ferré – affronterà proprio i due aspetti esaltati da Testori: Andrea Satta e Angelo Pelini, rispettivamente voce e pianista dei Tetes de Bois, interpreteranno la parte “eroica”; Rossella Marcantoni – meraviglioso soprano, vanto della nostra terra – con la sua ineguagliabile duttilità vocale, avvolgente e suggestiva, ne interpreterà la parte “sublime” accompagnata al pianoforte dalla disinvolta magia di cui Martelli è indiscutibile maestro! Che dire di più? Niente! La parola, dopo lo spettacolo, spetta a chi avrà la buona ventura di partecipare a questo viaggio, soffuso anche di mistero, nei quartieri più alti della canzone d’autore”.

L’evento è realizzato con la collaborazione di TAM e del Centro Culturale Léo Ferré di San Benedetto del Tronto.

Mauro Macario, regista e scrittore, tra i massimi esperti di Ferré, scrive:

“[…] Léo Ferré è stato rivisitato e riproposto, in tutti questi anni, in molteplici vesti musicali spesso appartenenti a mondi e modi interpretativi lontani o, apparentemente, incompatibili con la fonte originaria. Però, nell’arbitrarietà discutibile, hanno rivelato del Maestro l’aspetto elaborativo, aperto a soluzioni diversificate. Rossella Marcantoni, soprano della modernità, non ha scelto la strada della

metamorfosi, ma quella dell’elevazione. Ha portato all’estremo ciò che di classico, colto, e anche sacro è insito in Ferré, ha trasferito le sue melodie nelle zone alte della vocalità lirica, le ha liberate in una sonorità di cristallo purissimo come schegge evocative di struggente commozione, ha addizionato nel sublime la tensione d’assoluto che anima ogni istanza esistenziale del poeta-compositore. Da una rigida disciplina ortodossa Rossella Marcantoni ha saputo, per scelta, staccarsi periodicamente per esplorare altri terreni espressivi, dalla musica vocale da camera a quella contemporanea, sperimentando nuove morfologie sonore. Nel nostro caso, pur restando nei registri tecnici e timbrici che meglio s’addicono alle sue potenzialità, si ha la sensazione che la cantante abbia trovato un incrocio vocale tra voce interiore e voce lirica, un tono indipendente, più realistico, più accessibile anche a chi non è appassionato di lirica.

E se Ferré diceva, a proposito della sua genesi’Je suis dicté’, così la Marcantoni potrebbe affermare ‘Je suis chantée’ […]”

DOPPIO DUO PER LÉO FERRÉ

 

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