John McCourt, un Rettore Europeo per una Università Europea 

John McCourt, un Rettore Europeo per una Università Europea 
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Dublinese, esperto di letteratura irlandese, si è insediato oggi al vertice dell’Università di Macerata e ha nominato la squadra dei prorettori. “Ascolto e lavoro comune per il bene dell’Ateneo”.

 

 

Insediamento ufficiale oggi per il professore John McCourt, dal 1° novembre 49mo rettore dell’Università degli Studi di Macerata dall’Unità d’Italia. “Tanti parlano di me come di un rettore straniero di un ateneo italiano. Io preferisco pensare di essere un rettore europeo in un Ateneo europeo – ha detto durante il saluto -. Un ateneo con una storia lunghissima che deve lavorare nel presente per costruire il nostro futuro comune. Immagino un lavoro di squadra in cui tutte le componenti dell’Università lavorino insieme per il bene dell’Ateneo che è anche il bene della città di Macerata”.

 

Uno dei massimi esperti di James Joyce, come lui dublinese di nascita, John McCourt ha ricevuto dal rettore uscente Francesco Adornato la campanella che ormai da tradizione simboleggia il passaggio di consegne, ricambiando con l’omaggio del sigillo dell’Ateneo e due raccolte di poesie, “Sonetti dal Portoghese” di Elizabeth Barrett Browning e “Case perdute” di Eugenio De Signoribus.

 

Ad accompagnarlo, la moglie Alice, mentre i figli più grandi erano impegnati all’estero. Nel giorno della celebrazione dei defunti, un ricordo commosso è andato ai genitori, “senza i quali non sarei quello che sono. Il passato ci rafforza nel presente”. Alla cerimonia erano presenti il direttore generale Mauro Giustozzi, il presidente del Consiglio degli studenti Lorenzo Di Nello, i direttori dei Dipartimenti ElenaCedrola per Economia e diritto, Stefano Pollastrelli per Giurisprudenza, Lorella Giannandrea per Scienze della formazione, beni culturali e turismo, Angelo Ventrone per Scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali, Roberto Mancini per Studi Umanistici.

Comunità, senso di appartenenza e ascolto sono state le parole chiave del discorso di insediamento. “Si parte dall’ascolto, dal dialogo, dalla sintesi e si arriva a prendere decisioni per il bene comune. Il rettore deve garantire tutti”, ha ribadito McCourt che, come primo atto, ha firmato il decreto di nomina dei quattro docenti che lo affiancheranno come prorettori in altrettanti settori strategici.

Prorettrice vicaria, che sostituisce il rettore in caso di sua assenza o impedimento, con delega alla Terza e quarta missione, relative al ruolo dell’Ateneo nel territorio a livello sociale, economico e culturale, è Catia Giaconi, docente di didattica e pedagogia speciale. Claudia Cesari, docente di diritto processuale penale, sarà prorettrice alla didattica in tutti i suoi aspetti, dall’organizzazione degli spazi al rinnovamento dell’offerta anche in chiave internazionale. “Mi aspetto novità importanti – ha annunciato McCourt -. Macerata è una città bellissima e molto accogliente. Dobbiamo attrarre più studenti da fuori per una contaminazione delle idee”. A Natascia Mattucci, docente di filosofia politica, è assegnata un’area nuova, quella del welfare, ossia del benessere della comunità accademica. “Un aspetto su cui puntare molto sarà quello del rapporto con laureati e laureate per costruire una rete di relazioni, puntando sul senso di appartenenza”. Alla ricerca, Claudio Socci, docente di politica economica. “Dobbiamo far crescere la cultura della ricerca a tutto tondo – ha detto McCourt -, difendendo le nostre discipline ma anche interagendo con le altre, e lavorando a livello regionale, nazionale ed europeo”. Il rettore ha deciso di mantenere per sé altre due deleghe ritenute strategiche, quelle al personale e alla comunicazione.

Ogni prorettore sarà coadiuvato da delegati e referenti specifici: Laura Marchegiani, Lina Caraceni, Massimiliano Stramaglia, Vincenzo Caporaletti, Gigliola Paviotti, Edith Cognigni, Rosita Deluigi, Francesca Chiusaroli, Laura Fedeli, Barbara Fidanza, Pierluigi Feliciati, Laura Vagni, Jessica Piccinini, Margherita Scoppola, Tatiana Petrovich Njegosh, Noemi Del Bianco, Benedetta Barbisan, Stefano Pigliapoco, Patrizia Dragoni, Simone Betti, Luca Barchiesi, Marcello La Matina, Tommaso Febbrajo.

Tutta la squadra si è già riunita nel primo pomeriggio, mantenendo fede alle parole finali di McCourt. “E ora ci metteremo subito a lavorare!”.

 

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Il prof. McCourt è nato a Dublino, laureato alla University College di Dublino, è stato a lungo associato alla città italiana di Trieste. È autore di numerosi libri su James Joyce, molti dei quali tradotti, tra cui The Years of Bloom: Joyce in Trieste 1904-1920 (Lilliput Press) e, più recentemente, Consuming Joyce: 100 Years of Ulysses in Ireland (Bloomsbury). È presidente della International James Joyce Foundation e fa parte del consiglio della Yeats Summer School di Sligo.

 

Si ritiene che McCourt sia il primo capo irlandese di un’università dell’Europa continentale da quando James Smith divenne Rettore dell’Università Carlo di Praga nel 1743.

 

L’Università di Macerata, fondata nel 1290, conta oltre 10 mila studenti ed è focalizzata sulle discipline umanistiche e le scienze sociali.

 

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