UniMc, approvato il contratto integrativo 

UniMc, approvato il contratto integrativo 

Macerata – Il rettore McCourt: “Confronto costruttivo con i sindacati”. Incrementata la somma per il welfare del personale, aiuti contro il caro bollette.

 

Università di Macerata: dopo una breve trattativa è stato approvato oggi dal consiglio di amministrazione il contratto collettivo integrativo 2022 del personale tecnico amministrativo e bibliotecario concordato tre giorni fa al primo incontro tra rappresentanze sindacali e nuova governance. Al tavolo della contrattazione erano presenti, per la parte pubblica, il rettore John McCourt come presidente della delegazione trattante, la prorettrice vicaria Catia Giaconi, il direttore generale Mauro Giustozzi, i responsabili e funzionari delle risorse finanziarie e del personale insieme ai rappresentanti di Snals/Confsal, Flc Cgil, Uil-Rua, Rsu.

 

Il contratto integrativo è un accordo tra sindacati e parte pubblica che, in un’ottica di utilizzo efficiente, efficace ed economico delle risorse disponibili, regola le condizioni a favore dei lavoratori, quali progressioni economiche, indennità, incentivi connessi al raggiungimento degli obiettivi ritenuti strategici dall’Ente. Sempre nell’ottica di favorire il benessere del personale tecnico amministrativo è stato deciso di incrementare la somma da destinare al welfare prevedendo, tra l’altro, in considerazione della particolare congiuntura socio-economica, rimborsi delle utenze domestiche.

 

“Il benessere del personale – commenta il rettore John McCourt – che ogni giorno con il suo lavoro consente il funzionamento di una macchina sempre più complessa come è oggi un Ateneo, è stato uno dei miei punti di riferimento fin dall’inizio. Ho trovato nei rappresentanti sindacali una grande apertura al confronto costruttivo. L’impegno mio e della squadra che mi affianca è quello di continuare a mantenere aperti canali di ascolto e dialogo per costruire, pur nei limiti dei vincoli ministeriali e di un sottofinanziamento generale del sistema universitario, una vera ‘università comunità’, alimentare il senso di appartenenza, investire sul benessere delle persone per mantenere i collaboratori motivati e creativi”.

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