L’Università di Macerata accoglie docenti e ricercatori a rischio 

L’Università di Macerata accoglie docenti e ricercatori a rischio 

Boom di candidature per i visiting professor. Domande anche da India, Cina, Giappone, Florida e Vietnam. Tre provengono da Paesi dove sono minacciate libertà accademica e incolumità.  

 

Macerata – Oltre 40 candidature di docenti e ricercatori provenienti da prestigiosi atenei internazionali per svolgere attività di ricerca e didattica all’Università di Macerata: tante sono le domande giunte quest’anno per la quinta edizione del bando di Ateneo per Visiting Professor, rivolto a docenti internazionali di riconosciuta qualificazione scientifica che rivestono, nell’ambito delle proprie istituzioni, un ruolo accademico equivalente a quello di professore ordinario, professore associato e ricercatore. Tra le provenienze: India, Cina, Giappone, Florida, Vietnam, Canada, Brasile, Pakistan, Russia, Francia, Inghilterra, Spagna, Paesi Bassi, Turchia, Armenia, Albania, Scozia, Polonia, Ungheria, Montenegro.

 

“Grazie a programmi come questo siamo in grado di offrire ai nostri studenti e alle nostre studentesse un ambiente di apprendimento, scambio e crescita di livello internazionale. Qui a Macerata, in un campus cittadino raccolto che facilita le relazioni e il confronto, possiamo creare una comunità letteralmente senza confini, dove i principi della libertà accademica sono difesi e tutelati”, commenta il rettore John McCourt.

 

L’Ateneo, tra i vincitori, ha, infatti, attribuito anche tre posizioni a docenti provenienti da scenari di rischio dove è compromessa la libertà di insegnamento e di espressione o è in pericolo l’incolumità a causa di persecuzioni politiche, religiose, culturali, o di eventi bellici o post-bellici. Nello specifico, saranno accolti docenti da Ucraina, Ungheria e Russia

 

“L’Ateneo riafferma il proprio spirito di accoglienza – rimarca la delegata alle relazioni internazionali Benedetta Barbisan. – nella prospettiva di promuovere la libertà accademica e proteggere studiosi e studiose in pericolo di vita o le cui attività di ricerca, insegnamento e formazione siano represse o in gravi difficoltà”.

 

I vincitori trascorreranno un periodo di permanenza nell’Ateneo maceratese svolgendo attività di ricerca e di didattica all’interno dei Dipartimenti e delle Scuole di specializzazione, della Scuola di Dottorato, della Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi o dell’Istituto Confucio.

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