SISMA 2016: CASTELLI, COMUNITÀ APPENNINO CENTRALE RIUNITA DAL PAPA

SISMA 2016: CASTELLI, COMUNITÀ APPENNINO CENTRALE RIUNITA DAL PAPA

GIORNO DA RICORDARE
Questa mattina in Vaticano si è tenuta l’udienza privata con Papa Francesco

 

 

 

 

Clicca il Discorso del Papa: B0823-XX.01


Roma, 24 nov 2023 – “Quella di oggi è stata una giornata davvero speciale, di forte spiritualità che ha dato
ulteriore linfa all’unità e alla coesione che lega la grande comunità dell’Appennino centrale, oggi riunita in
udienza con Sua Santità Papa Francesco. Questa esperienza, che porterò sempre con me, ha reso palese
il senso di quel ‘metodo sinodale’, che significa ‘camminare insieme’, attraverso il quale dobbiamo compiere
l’opera di ricostruzione e di riparazione dell’Appennino centrale. Dopo undici mesi da Commissario i
dati parlano finalmente di un cambio di passo. Vedere riuniti insieme tutti i livelli degli enti locali,
dai Presidenti delle quattro Regioni del sisma ai 138 Sindaci del cratere, i Vescovi delle nostre diocesi, i Prefetti,
i Rettori e i rappresentanti delle professionalità tecniche che contribuiscono alla grande opera alla quale
siamo chiamati, restituisce il modo evidente il senso del ‘camminare insieme’ verso un futuro di nuova
speranza e di sviluppo per le nostre comunità”.
Lo dichiara il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, che oggi in
Vaticano ha preso parte all’udienza privata in Vaticano con Papa Francesco.
“Il Santo Padre ha rivolto parole di vicinanza e di sostegno nei confronti delle nostre comunità, verso le
quali, sin dal 2016, ha manifestato grande vicinanza ed empatia. Nel suo intervento Papa Francesco ha
toccato temi decisivi, che riguardano molto da vicino il lavoro che quotidianamente svolgiamo.
In particolare – aggiunge Castelli -, quello legato alla sostenibilità ambientale, che è strettamente connessa con la
ricostruzione nel cratere, che si sviluppa attraverso il rinnovo del nostro patrimonio edilizio. Non a caso
anche noi, così come Papa Francesco, saremo alla Cop 28 a Dubai dove la Struttura commissariale presenterà
il suo modello di ricostruzione: una buona prassi che prevede di affrontare e gestire l’avanzare
della crisi climatica favorendo la presenza dell’uomo e il ripopolamento di questi territori. Il contrasto alla
crisi demografica, che da tempo affligge l’Appennino centrale, e il contrasto alla crisi climatica sono due
facce della stessa medaglia. Particolarmente rilevante è il fatto che il Sommo Pontefice ha fatto riferimento
al Programma NextAppennino, la strategia tesa ad accompagnare il rilancio economico e sociale alla
ricostruzione materiale. Le persone che voglio restare, o venire a vivere in queste terre, devono beneficiare
di adeguati servizi, opportunità di lavoro e condividere un ambiente comunitario. Attraverso NextAppennino è
proprio ciò che stiamo facendo. Il carattere ‘comunitario’ che abbiamo dato a questa ricostruzione
è davvero il tratto distintivo che è alla base del cambio di passo che abbiamo impresso alla ricostruzione.
Poter ascoltare insieme le esortazioni e le parole di sostegno di Papa Francesco – conclude il Commissario
– ci fa tornare a casa arricchiti nello spirito e ancora più di desiderosi di compiere il nostro dovere fino in
fondo, senza risparmiarci mai”.

 

 

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