Scene d’Artista, la nuova stagione del Teatro delle Energie

Scene d’Artista, la nuova stagione del Teatro delle Energie

GROTTAMMARE – Prende il via “Scene d’Artista” la nuova stagione teatrale del Teatro delle Energie proposta dal Comune di Grottammare e l’AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche e con la collaborazione di Profili Artistici. Presentata oggi dal sindaco Alessandro Rocchi con l’assessore alla cultura Lorenzo Rossi, la consigliera delegata Rossella Moscardelli, il presidente AMAT Piero Celani e il direttore Gilberto Santini, “Scene d’Artista”, propone tre appuntamenti fra febbraio e aprile.

 

 

 

 

«Con questa rassegna – dice l’assessore Rossi – facciamo una scommessa importante per la Città e per tutto il territorio costiero del Piceno: portare grandi protagonisti del teatro nazionale, con spettacoli profondi e originali, dopo anni in cui non è stato facile proporre questo genere di offerta. L’idea è di renderli accessibili al più vasto pubblico, con prezzi sostenibili, nell’orizzonte di una proposta di crescita culturale per tutti, con una particolare attenzione ai più giovani. Un modo anche per impreziosire l’offerta del nostro Teatro delle Energie, già denso di attività tutto l’anno, e candidarlo alla dimensione che merita».

Primo degli appuntamenti, mercoledì 14 febbraioRacconti disumanida Franz Kafkauno spettacolo di Alessandro Gassmann che ha per protagonista Giorgio Pasotti. I due straordinari artisti – Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo – si misurano con due racconti di Kafka (Una relazione per un’Accademia e La tana) per parlare agli uomini degli uomini mettendo a nudo la superficialità degli stereotipi e raccontando il bisogno di un riparo che ci metta al sicuro.

Venerdì 15 marzo Fabrizio Bentivoglio, in Lettura clandestina. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano si confronta, con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti, con gli scritti di uno dei protagonista della vita intellettuale italiana degli anni Sessanta. Lettura clandestina restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse raccontando l’Italia per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è.

L’ultimo appuntamento di “Scene d’Artista” è sabato 20 aprile con Ascanio Celestini in Rumba. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato. Lo spettacolo, commissionato dal Comitato Nazionale Greccio 2023 per gli ottocento anni del primo presepe, si chiede perché la figura del santo di Assisi ci affascina ancora, dove oggi potremmo trovarlo e dove lui troverebbe oggi i suoi personaggi se non tra coloro che, anche oggi, nessuno vede. «Un bue, un asino e una mangiatoia. Niente altro. Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di poveri.»

Abbonamenti a 3 spettacoli (posto unico numerato euro 50, ridotto euro 40 per giovani under-30, possessori Marche Cultura Card e Carta Regionale dello Studente) in vendita da lunedì 11 dicembre a sabato 13 gennaio. Biglietti da lunedì 15 gennaio (posto unico numerato euro 20, ridotto euro 15). Biglietterie: Ufficio Cultura del Comune di Grottammare in Vicolo Etruria, 12 aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 e martedì e giovedì anche dalle 15,30 alle 17,30, alla Biglietteria del Teatro delle Energie (via Ischia) aperta il giorno precedente lo spettacolo dalle ore 18 alle 20 e la sera di rappresentazione dalle ore 20, nelle biglietterie del circuito AMAT/Vivaticket e su vivaticket.com.

Informazioni Comune di Grottammare, Ufficio Cultura 0735/739240 www.comune.grottammare.ap.it; AMAT 071/2072439 www.amatmarche.net

Inizio spettacoli ore 21. ***

 

 

mercoledì 14 febbraio 2024
TSA Teatro Stabile d’Abruzzo e Stefano Francioni Produzioni
GIORGIO PASOTTI
RACCONTI DISUMANI
da Franz Kafka
uno spettacolo di Alessandro Gassmann
musiche Pivio e Aldo De Scalzi
scene Alessandro Gassmann e Gianluca Amodio
costumi Mariano Tufano
light design Marco Palmieri
video Marco Schiavoni
«Franz Kafka – scrive nelle sue note Alessandro Gassmann –, nei suoi racconti, ma
come in tutto quello che ha scritto, sorprende, lavora sulla parte profonda di noi
stessi, sempre con una visione personale, riconoscibile, inimitabile. […] Penso sia il
momento giusto per ridare la parola a questo gigante del teatro e della letteratura,
proprio oggi, quando molte delle paure da lui raccontate, trovano posto nella realtà
che viviamo».
Due straordinari artisti come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti si misurano
con le parole di Franz Kafka, due “racconti disumani” per parlare, Pasotti
interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini.
Una relazione per
un’Accademia
e La tana, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a
nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e
facili, l’altro che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al
sicuro da ogni esterno.
Una relazione per un’Accademia venne pubblicato per la prima volta nel 1917,
protagonista una scimmia che racconta come, in cinque anni, si adegua al sistema
umano per uscire dalla gabbia nella quale l’hanno rinchiusa dopo la cattura e
guadagnare un fac-simile di libertà. La narrazione in prima persona, divertita e
distaccata, ripercorre lo studio delle abitudini degli uomini che con sorprendente
facilità possono essere imitate e replicate.
La prima cosa che ho imparato è stata la stretta di mano; una stretta di mano
dimostra franchezza; ora che sono al vertice della mia carriera, possa anche una
parola franca raggiungere quella prima stretta di mano. Una tale parola non
aggiungerà novità essenziali e rimarrà molto al di sotto di ciò che mi si richiedeva, ma
deve mostrare quale sia la linea di sviluppo di chi, un tempo scimmia, è riuscito a
entrare e a stabilirsi saldamente nella comunità umana. Non potrei tuttavia dire io
stesso quel poco che seguirà se non fossi pienamente sicuro di me stesso e se la mia
posizione su tutti i palcoscenici di varietà del mondo civilizzato non fosse ormai
incrollabile.
La tana è uno degli ultimi racconti dell’autore boemo. È stato scritto durante la sua
permanenza a Berlino nel 1923 e pubblicato postumo ed incompiuto per la prima
volta nel 1931. Racconta del continuo, disperato sforzo intrapreso dal protagonista,
per metà roditore e per metà architetto, di costruirsi un’abitazione perfetta, un
elaborato sistema di cunicoli costruiti nel corso di un’intera vita, per potersi
proteggere da nemici invisibili. E, nel tentativo di lasciare tutto fuori, costruisce
passaggi e corridoi, e nuovi tunnel che portano al niente dei vicoli ciechi, una ricerca
della sicurezza ossessiva che genera solo ansia e terrore.

venerdì 15 marzo 2024
AidaStudio Produzioni in collaborazione con Bubba Music
FABRIZIO BENTIVOGLIO
LETTURA CLANDESTINA
La solitudine del satiro di Ennio Flaiano
con FERRUCCIO SPINETTI al contrabbasso
coordinamento artistico e distribuzione a cura di Elena Marazzita
Molto citato, ma quanto realmente conosciuto? Facitore proverbiale di aforismi tra i
più evocati, Ennio Flaiano è stato protagonista di primissimo piano della vita
intellettuale italiana, soprattutto in quel periodo fecondo che dalla fine della guerra
attraversa il boom economico e porta fino alla fine degli anni Sessanta.
I suoi motti, che ancora oggi punteggiano i social come gli articoli di giornale,
hanno decostruito meticolosamente la società italiana di quel periodo per
raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù.
Scomparso prematuramente, Flaiano non ebbe modo di trasportare oltre la propria
statura di laico moralista, oggi citata sì ma poco nota, anche perché di quel tipo di
intellettuale si sono perse le tracce al giorno d’oggi.
Lettura clandestina restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse
per giornali e riviste, selezionati e letti da Fabrizio Bentivoglio con il contrappunto
del contrabbasso di Ferruccio Spinetti per raccontarne la figura, e tramandare fino
al presente la figura di un uomo che, come pochi altri, ha saputo raccontare l’Italia
per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è.

sabato 20 aprile 2024
Fabbrica, Fondazione Musica per Roma, Teatro Carcano
commissionato dal Comitato Nazionale Greccio 2023
in occasione dell’ottavo centenario del presepe di Francesco, 1223-2023
ASCANIO CELESTINI
RUMBA
L’asino e il bue del presepe di San Francesco
nel parcheggio del supermercato
di Ascanio Celestini
musiche Gianluca Casadei
voce Agata Celestini
immagini dipinte Franco Biagioni
suono Andrea Pesce
luci Filip Marocchi
organizzazione Sara Severoni
Francesco si chiama Giovanni.
Nasce da una madre francese quando il padre sta in Francia a vendere stoffe
pregiate.
Così lo chiamano “francesco”, insomma un figlio francese che si legge tanti libri
della letteratura cavalleresca.
Diventa cavaliere o vorrebbe diventarlo, va in guerra, ma finisce in galera.
Quando esce dal carcere deve ricostruire le case dei nobili che il popolo ha cacciato
da Assisi e impara a fare il muratore. Così diventa il santo che impara a ricostruire la
Chiesa di Dio in terra.
Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo
oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato?
Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della
logistica?
Ma dov’è che cerca i suoi personaggi? Guarda in basso, nel parcheggio davanti alla
finestra della sua casa popolare. I personaggi sono tanti e condividono lo stesso
asfalto, la stessa condizione umana. Giobbe, magazziniere analfabeta che ha
organizzato il magazzino senza nemmeno una parola scritta. La Signora delle Slot,
rumena arrivata in Italia come prostituta che s’è ricomprata la propria libertà. Lo
zingaro che ha cominciato a fumare a otto anni e sta ancora lì che fuma, accanto
alla fontanella, davanti al bar.
Perché Francesco non sceglie di essere soltanto povero, ma servo dei poveri
sapendo che i poveri non cercano servi, ma fratelli. Frati insomma.
Nella notte di Natale del 1223 Francesco ha fatto in quel piccolo paese il suo primo
presepe. Un bue, un asino e una mangiatoia. Niente altro. Serviva mostrare che
Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di poveri.

INFO E BIGLIETTERIA
ABBONAMENTI
[3 spettacoli]
da lunedì 11 dicembre 2023 a sabato 13 gennaio 2024
posto unico numerato euro 50, ridotto euro 40*
BIGLIETTI
da lunedì 15 gennaio 2024
posto unico numerato euro 20, ridotto euro 15*
*
giovani under-30, possessori Marche Cultura Card e Carta Regionale dello Studente
BIGLIETTERIE
Comune di Grottammare, Ufficio Cultura, vicolo Etruria, 12
dal lunedì al venerdì ore 9,30-12,30
martedì e giovedì anche ore 15,30-17,30
Biglietteria del Teatro delle Energie, via Ischia
aperta il giorno precedente lo spettacolo dalle ore 18 alle 20
la sera dello spettacolo dalle ore 20
Biglietterie del circuito AMAT/Vivaticket
www.vivaticket.com
INFORMAZIONI
Comune di Grottammare, Ufficio Cultura 0735/739240
www.comune.grottammare.ap.it
AMAT 071/2072439 www.amatmarche.net
INIZIO SPETTACOLI
ore 21

 
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