Medicina d’Urgenza della discordia

Medicina d’Urgenza della discordia

San Benedetto del Tronto, 2024-02-01 – Riceviamo e pubblichiamo

 

 

 

<<Così come avevamo purtroppo previsto, oggi è iniziato lo smantellamento della Medicina d’Urgenza all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, con conseguente riduzione dei posti letto da 13 a 8 e l’eliminazione della semintensiva.

Ricordiamo come la Murg sia uno dei gangli fondamentali della filiera sanitaria ospedaliera e negli anni proprio la Murg di San Benedetto si è sempre qualificata come un fiore all’occhiello da cui tutti gli altri presidi ospedalieri delle Marche prendevano spunto ed esempio.

La cosa crea sconcerto e disorientamento tra gli operatori sanitari e i pazienti perché da una parte si dice che la vocazione dell’ospedale di sbt dovrebbe essere volta alla traumatologia ma, nel contempo, si riduce uno degli elementi fondamentali del collegamento tra il pronto soccorso e i reparti specializzati.

Avevamo avuto un momento di sollievo quando, su nostra sollecitazione, qualche settimana fa la direttrice Natalini aveva pubblicamente e seccamente smentito la nostra accusa di voler smantellare la Murg, salvo poi dichiarare qualche giorno dopo in conferenza stampa che siccome c’erano lavori da fare, si rendeva necessaria la riduzione dei posti letto e la momentanea eliminazione della semintensiva.

A questo punto sorgono altre precise preoccupazioni.

La prima: se fosse una riduzione temporanea, perché ridurre i posti letto?

La seconda: così come è stato fatto anche in passato, si faccia un atto pubblico, una determina dirigenziale della stessa direttrice o, in alternativa, il consigliere regionale Assenti si faccia promotore di un atto amministrativo della giunta regionale in cui si rende esplicito quanto dura temporalmente la temporaneità, si producano i computi metrici per vedere che tipo di lavori vanno fatti e in che tempi vanno realizzati e si chiarisca quindi la data della ultimazione dei lavori e il conseguente ripristino della attuale situazione.

 

Quando ci fu l’emergenza Covid, si fece una delibera per il trasferimento temporaneo della Neurologia da San Benedetto ad Ascoli.

L’amministrazione pubblica parla per atti, non per parole e conferenze stampa.

 

Essendo venuti a conoscenza che il sindaco Spazzafumo ha convocato per la giornata di domani i sindaci del comprensorio sanitario di San Benedetto, invitiamo lo stesso ad assumere una posizione determinata nei confronti della Regione e della direttrice Natalini, affinché non si proceda allo smantellamento della Murg del nosocomio cittadino.

Nello stesso tempo, apprendiamo dalla stampa oggi, ed anche qui eravamo stati facili profeti, che ci sono dei notevolissimi ritardi circa la casa della salute e l’ospedale di comunità di Ragnola, per il tramite del consigliere regionale Assenti, il quale dichiara candidamente che non è stato fatto ancora nulla.

Vale la pena sottolineare che sui ritardi a Ragnola ballano fondi PNRR che hanno come scadenza il 2026. Alla luce delle ultime dichiarazioni di Assenti, non possiamo che essere fortemente preoccupati che anche questi fondi, come accaduto nel recente passato, vadano persi.>>

 

Gilda Bisceglia

Resp. Comunicazione

PD – Circolo Nord – San Benedetto del Tronto

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