Giornata in memoria delle vittime del terrorismo: nota del Sindaco Spazzafumo

Giornata in memoria delle vittime del terrorismo: nota del Sindaco Spazzafumo

Nota stampa del Sindaco Antonio Spazzafumo in merito alla Giornata in memoria delle vittime del terrorismo che ricorre domani 9 maggio

 

 

Il 9 maggio, giorno del ritrovamento del corpo senza vita di Aldo Moro, è stato individuato con legge del Parlamento come quello in cui ricordiamo tutti coloro che sono morti per mano di atti terroristici. Al contempo, il 9 maggio celebriamo la “Festa dell’Europa” nel giorno in cui l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l’idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. La gratitudine che proviamo nei confronti di chi, con grande sforzo e dedizione, ha gettato le basi perché i Paesi di questo continente trovassero la strada per lasciarsi alle spalle un passato tumultuoso per abbracciare insieme verso un futuro pacifico, viaggia di pari passo con la memoria di coloro che hanno perduto la vita a causa dell’operato di chi, agendo come forza occulta, vigliacco nell’indole e nelle azioni, ha impiegato la violenza come strumento per sovvertire l’ordine costituito o per comunque danneggiare una parte della nostra società. Un pensiero che dobbiamo tener ben presente in questo 2024 in cui si rinnova la composizione della massima espressione del sogno europeo, il suo Parlamento. Nel celebrare l’Europa, celebriamo il futuro di pace che i nostri avi hanno sognato, che noi abbiamo vissuto e che auspichiamo che i nostri figli possano continuare a vivere. Nel festeggiare, teniamo a mente coloro che sono morti a causa del terrorismo di ogni matrice e ispirazione, perché si radichi per sempre e per sempre rimanga la forte convinzione che non con la violenza vada condotta alcuna battaglia. Questa lezione, in questo momento storico di grande instabilità politica a livello internazionale, con scenari di guerra ancora aperti e nuovi che minacciano di aprirsi, è una lezione che dovremmo fare nostra più che mai, come nostro – di ciascuno di noi – dev’essere il compito di tramandarla, diffonderla e divulgarla ai quattro angoli della terra. Possa il sogno di pace di chi fondò l’Europa vivere per sempre.

 

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