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Vertice in Provincia sull’emergenza Manuli

di | in: Cronaca e Attualità, dal Piceno

Domani summit in Regione col Governatore Spacca mentre giovedì convocati tutti gli attori dello sviluppo locale

L’emergenza Manuli è stata al centro di un nuovo vertice convocato d’urgenza in Provincia per esaminare le prospettive dello stabilimento ascolano alla luce della preoccupante notizia dell’apertura di procedura di mobilità per le maestranze delle sedi italiane dell’azienda.

Al tavolo di crisi di Palazzo San Filippo sono, quindi, tornati a riunirsi il Presidente della Provincia Piero Celani, il Sindaco di Ascoli Guido Castelli, accompagnato dagli assessori Silvestri e Di Micco e i rappresentanti di tutte le sigle sindacali e dell’RSU dell’azienda.

“Questa è una impresa storica del tessuto produttivo ascolano, nata qui negli anni’ 70 e che nel tempo è cresciuta a livello nazionale ed internazionale anche grazie ai benefici normativi nazionali, regionali e locali – ha sottolineato il Presidente Celani – è quindi doveroso non dismettere un patrimonio così grande del territorio e ritengo, proprio a fronte di questa storia e di questo radicamento, esistano tutte le condizioni affinché con l’interlocutore aziendale ci siano e debbano essere spazi di trattativa e di ragionamento più ampi: vogliamo, innanzitutto, capire il piano industriale per promuovere tutti i possibili strumenti e soluzioni affinché il sito resti attivo”.

Intanto è mobilitazione generale di tutto il territorio: giovedì pomeriggio 6 agosto, alle 16.30, nella sala conferenze del polo fieristico della Camera di Commercio di via della Repubblica, il Presidente Celani e il Sindaco Castelli chiameranno, infatti, a raccolta tutti i Sindaci e gli attori dello sviluppo locale a partire dai sindacati e dalle associazioni di categoria per dare una risposta compatta ad un vertenza simbolo di tutto un territorio che si trova in sofferenza e che chiede attenzione e risorse per il rilancio.

A tal riguardo “interesseremo il Ministero delle Sviluppo Economico e tutti i livelli istituzionali superiori utili – ha dichiarato il Sindaco Caselli – per allargare le prospettive di confronto e di intervento”.

Proprio domani, sulla questione Manuli, il Governatore della Regione Gianmario Spacca ha fissato ad Ancona, per le ore 10, un incontro a cui ha convocato il Presidente della Provincia Celani, il Sindaco Castelli, i vertici dell’azienda e le parti sociali. In ogni caso la parola d’ordine per di istituzioni e sindacati è fare presto.

“Accanto alla vertenza Manuli – ha detto il presidente Celani – occorre, infatti, riattivare un meccanismo virtuoso capace di rimettere in moto l’economia picena e, per far questo, è necessario lavorare tutti insieme per accelerare sui progetti strategici in atto: penso alla Cabon, alla Salaria, al completamento della Mezzina, alla Metropolitana leggera, tanto per fare alcuni esempi, tutte opere che, se messe in moto, posso dare un salutare boccata d’ossigeno all’economia locale e muovere un indotto. La priorità – ha osservato Celani – è tutelare ad ogni costo il lavoro e per questo è utile fare una ricognizione dei fabbisogni delle imprese presenti e cercare di supportarle sul lato della formazione, del sostegno agli investimenti, oltre ad altre possibili agevolazioni a patto che, naturalmente, venga mantenuta l’occupazione e che su questo versante ci sia un impegno certo e chiaro degli imprenditori a continuare ad investire sul territorio e sul suo capitale umano”.

Anche sulla zona franca industriale il discorso rimane aperto, tale misura è stata, infatti finanziata, il contenitore è pronto, mancano da definire i parametri e i criteri per stabilire chi rientra e chi no.

“Su questo aspetto si può ancora fare molto per il Piceno – ha evidenziato il Presidente Celani – intanto ho ottenuto dalla Regione che le prossime risorse europee, quelle relative alla programmazione, a partire dal 2010, siano divise tra cinque Province e non fra quattro e questo consentirà alle due realtà territoriali di Ascoli e Fermo di avere ciascuna le proprie risorse e in misura maggiore di quelle che si sarebbero avute dovendole dividere in base ai consueti parametri del 53 e 47%”.

Pubblicato il 4/8/2009 alle ore 15:46




4 Agosto 2009 alle 16:09 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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