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Non c’è futuro senza una politica di rispetto ambientale

di | in: Cronaca e Attualità


Sostenibilità Ambientale Camp


Sabato 28 novembre 2009

Ore 9.30

Sala conferenze

Hotel Villa Corallo

Lungomare Europa 50

San Benedetto del Tronto


Hanno aderito

Lega Ambiente

Confindustria Turismo

Ass. Imprenditori Turistici Balneari-ITB

Associazione Maremosso

AOT– Grottammare

Associazione Pescatori Sambenedettesi


La cassa di colmata, il ripascimento delle spiagge di

Grottammare e Cupra con sabbie nere incompatibili,

un piano alberghi che fa incrementare del 35% la

cubatura dei fabbricati, la richiesta di collocazione di

scogliere frangiflutti, insistenti voci di interventi urbanistici

alla Sentina, nuove lottizzazioni collinari

mascherate da nuove strade di scorrimento, il ritorno

alla realizzazione di Bretelle collinari ormai senza

senso, la progettazione di un terzo braccio del porto

e con un viadotto sopra la città, piano casa che non

tiene conto degli spazi messi a verde, il rallentamento

delle procedure per l’ istituzione del parco

marino, insomma tutta una serie di segnali denotano

la mancanza di una politica di sostenibilità e parametri

ambientali .

Questo in un momento in cui l’ambiente è diventato

un argomento centrale delle politiche economiche e

sociali sia delle amministrazioni pubbliche che delle

attività produttive che nell’ impegno per uno sviluppo

sostenibile vedono non solo un valore etico e

morale ormai condiviso da tutti ma anche una importante

strategia nelle gestioni sociali e aziendali.

Una politica di sostenibilità e di salvaguardia ambientale

potrebbe rappresentare per il nostro territorio,

da sempre alla ricerca di una propria identità,

una occasione per mettere alla prova le intelligenze

esistenti ed il loro effetto moltiplicatore, e di come

esse possano unirsi ed essere avanguardia nel creare

le condizioni, sia progettuali che operative, per

una nuova strategia sociale ed economicoproduttiva

di successo, che nel tempo sostituisca

quella esistente.

La pesca, l’industria del freddo, l’agricoltura, il commercio,

il turismo, le costruzioni, l’ industria metalmeccanica

e tutte le attività che oggi caratterizzano

la nostra realtà possono essere coinvolte in una

strategia bioeconomica.

Questo è l’ inizio di un percorso che ci deve vedere

coinvolti come attori e non come semplici spettatori

per arrivare a definire una nuova politica di sostenibilità

ambientale che ponga vincoli intransigenti.




25 Novembre 2009 alle 0:50 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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