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PSR: la Regione Marche è capofila e primario riferimento per l’Italia

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

LA REGIONE MARCHE RAFFORZA IL RUOLO DI CAPOFILA NELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE CON I PAESI DELL’AFRICA DEL NORD E SUB SAHARIANA PER LA DIFFUSIONE DELLA RAZZA BOVINA MARCHIGIANA NELL’AMBITO DI UNA ZOOTECNIA SOSTENIBILE E DI QUALITA’



La Regione Marche è capofila, e primario riferimento per l’Italia, di progetti di cooperazione internazionale in campo agro – industriale e zootecnico. In questo ruolo ha avviato una stretta collaborazione con Paesi dell’Africa Nord e Sub Sahariana volta a favorire l’allevamento della razza Marchigiana e a perseguire il miglioramento della qualità della vita delle popolazioni delle aree rurali.


Un ruolo rafforzato dall’incontro svoltosi sabato 15 maggio, presso la Sala del Consiglio della Provincia di Macerata, tra la Regione Marche, dirigenti del Ministero degli Affari Esteri, una task force di esperti zootecnici e le delegazioni estere di Algeria, Camerun, Gabon, Mali,e Mauritania composte da Ministri, direttori e consiglieri dei rispettivi Ministeri dell’Agricoltura.


“L’obiettivo dell’incontro – ha dichiarato al termine dei lavori il vice presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Marche Paolo Petrini – era quello di discutere una lettera di intenti, confrontandosi con i Delegati dei diversi Paesi partecipanti per avviare progetti di cooperazione, tenendo conto di esigenze diversificate. Oggi abbiamo posto le basi per un vero e proprio partenariato e per lo sviluppo dei vari obiettivi. La Regione Marche si propone di mantenerne la regia del progetto che abbiamo sottoposo in bozza e si impegnerà nei progetti verificando anche le opportunità di finanziamenti europei. Naturalmente le questioni di cui parliamo devono rispettare le procedure interne dei diversi Paesi che avranno bisogno di una collaborazione specifica, ci attendiamo quindi un rapido riscontro tra le parti e documenti tecnici di indirizzo da valutare insieme per rimuovere eventuali ostacoli. Credo che tra un paio di mesi si possano firmare queste lettere di intenti e, all’interno di specifici rapporti bilaterali, centrare i bisogni particolari di ognuno. Solleciteremo anche i nostri Ministeri per dare risposte in tempi brevi. Il fatto stesso che questo Governo Regionale si faccia tramite della cooperazione è la garanzia di una volontà politica forte che porterà alla concretizzazione dei nostri contatti e quindi di progetti entro pochissimo tempo”.


PSRIl pomeriggio di lavoro è stato preceduto dal saluto di Umberto Marcucci e Franco Capponi rispettivamente presidente del Consiglio e della Giunta della Provincia di Macerata, Ente organizzatore della Rassegna Agricola del Centro Italia – Raci,  e aperto dal vice presidente regionale e assessore all’agricoltura Paolo Petrini. Tema dell’incontro: le “Prospettive di cooperazione tecnica e istituzionale tra Regione Marche, Assessorato all’agricoltura e Paesi dell’Africa del Nord e Sub Sahariana per la diffusione di una zootecnia sostenibile e di qualità”.


Dopo il saluto ai partecipanti e ai delegati internazionali da parte di Roberta Abodi, della Direzione Generala per i Paesi dell’Africa Sub Sahariana del Ministero degli Affari Esteri, e le relazioni di Francesco Filippini, responsabile dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne, e Roberto Gatto, servizio Agricoltura Regione Marche sulla valorizzazione della razza bovina Marchigiana, si è aperta la tavola rotonda.


Ognuna delle Delegazioni estere ha presentato la propria situazione locale dal punto di vista geografico- territoriale, tradizionale, climatico, economico,.

 

L’analisi ha evidenziato grandi differenze: territori semi desertici in Algeria a fronte di una piovosità estrema in Gabon, presenza di razza autoctone da preservare in Camerun ed esigenza di importare carne, fino al  96%, sempre nel Gabon. Priorità di ordine sanitario e di qualità della vita, oppure legate allo sviluppo di una logistica interna per gestite produzioni di carne e casearie con potenzialità da sfruttare. Per tutti i Paesi necessità di competenze tecniche che possono giungere dalla nostra Regione e dall’esperienza dei nostri allevatori e dichiarazioni positive dei delegati per una piena disponibilità ad aprire canali di collaborazione.


Al termine degli interventi, spazio alle osservazioni con la task force (voluta da Petrini e dai dirigenti Cristina Martellini e Roberto Gatto) che attraverso l’intervento di Filippini ha sottolineato la grande esperienza nel settore della garanzie sanitarie per la razza Marchigiana e l’importanza del trasferimento del nostro know how con la possibilità di dare supporto tecnico scientifico per migliorare le condizioni zootecniche nei paesi coinvolti.

I delegati esteri hanno poi cercato di approfondire alcuni aspetti relativi a problematiche di trasferibilità della razza Marchigiana nei loro Paesi e stabilire priorità da proporre al rientro ai rispettivi governi per giungere presto – come auspicato dalla dirigente Martellini – alla firma tra Regione Marche e ogni singolo paese a seconda delle esigenze”.


I rapporti di questi lavori permetteranno alle delegazioni di indicare suggerimenti da discutere e da  approfondire con le rispettive leggi locali.


Il cronoprogramma accordato prevede la concretizzazione degli accordi nel giro di un paio di mesi.




16 Maggio 2010 alle 19:46 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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