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Reti in fibra ottica di nuova generazione: una opportunità di crescita per il territorio

di | in: Primo Piano

CONSORZIO UNIVERSITARIO PICENO E CONSORTIUM GARR: UNA PARTNERSHIP PER LA DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA SU BANDA LARGA


            ASCOLI PICENO – La crescita economica e sociale del territorio piceno non può prescindere dal potenziamento delle infrastrutture e dalla diffusione omogenea delle nuove tecnologie. L’accesso alle  tecnologie dell’informazione è infatti propedeutica a un adeguato accesso alla conoscenza e, quindi, a una globale riduzione dello svantaggio sociale e un generale miglioramento anche della qualità di vita. È su questo presupposto che si basa la partnership avviata tra il Consorzio Universitario Piceno e il Consortium Garr, la rete telematica italiana dell’Università e della Ricerca finalizzata a fornire connettività ad altissime prestazioni e servizi avanzati alla comunità scientifica e accademica italiana.

            L’iniziativa, realizzata con il patrocinio della Regione Marche, della Camera di Commercio di Ascoli, di Tecnomarche e di Asteria, mira a sensibilizzare Istituzioni, Università, Centri di Ricerca e Imprese affinché concorrano alla realizzazione di un circuito virtuoso nell’economia della conoscenza, incentivando collegamenti ad alta banda per gli utenti di una stessa zona geografica e fornendo alle realtà locali un potente strumento di comunicazione.

            «Favorire l’accesso alle nuove tecnologie per cittadini e imprese sia in campo sociale  sia economico significa indubbiamente ampliare e sviluppare la libertà di espressione dei cittadini – ha dichiarato Renzo Maria De Santis, presidente del CUP -, ma anche favorire la partecipazione alla vita democratica permettendo la diffusione della conoscenza e delle innovazioni che è basilare per essere competitivi. È per questa ragione che il Consorzio Universitario Piceno ha voluto attivarsi con la collaborazione degli altri enti per avviare questo progetto fianlizzato a ottimizzare il sistema dele telecomunicazioni nel nostro territorio».

            “Il settore delle telecomunicazioni a banda larga – spiega il consigliere del CDA del CUP, Vincenzo Vagnoni, delegato al progetto – ha vissuto nell’ultima decade una fase di espansione senza precedenti, mediante l’adozione sempre più massiccia di fibre ottiche “spente” come principale mezzo trasmissivo. Parallelamente vi è stata la progressiva affermazione del modello di “reti ibride”, che combinano la trasmissione a pacchetto con quella a circuito. I fondamentali vantaggi della fibra ottica risiedono nell’altissima velocità raggiungibile dal singolo circuito e nel grande numero di circuiti che si possono accendere contemporaneamente su una singola fibra, ovvero la disponibilità di aumentare la capacità di banda a costi limitati”.

            La rete GARR è ideata e gestita dal Consortium GARR, un’associazione senza fini di lucro fondata con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. I soci fondatori sono CNR, ENEA, INFN e Fondazione CRUI, in rappresentanza delle Università italiane. La rete GARR favorisce la cooperazione nelle attività di ricerca nazionali ed internazionali grazie al collegamento con tutte le reti della ricerca europee e mondiali e con l’Internet mondiale. Attualmente, sono collegati alla rete GARR circa 500 sedi tra Istituzioni di Ricerca, Università, Osservatori, Laboratori, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale, Biblioteche, Scuole, Musei ed altre strutture di ricerca e istruzione di rilevanza internazionale, per un totale di oltre 2 milioni di utenti finali.

    Grazie alla collaborazione tra enti come GARR, Università, Regioni, Province e Comuni, diviene possibile realizzare un collegamento ad alta banda per gli utenti di una stessa zona geografica, fornendo alle realtà locali un potente strumento di comunicazione e incoraggiando la collaborazione reciproca. Le reti metropolitane e regionali agiscono come collettori delle connessioni e del traffico verso i punti di accesso della rete GARR, offrendo un modello di accesso più razionale, efficiente ed economico, senza inutili duplicazioni delle infrastrutture. In questo modo, la cooperazione tra GARR e reti metropolitane e regionali favorisce il collegamento di realtà di piccole dimensioni che non avrebbero altrimenti la capacità economica e tecnologica per dotarsi autonomamente di una connessione a larga banda con il sistema mondiale delle reti accademiche.

         L’esempio più significativo di collaborazione in atto per quanto riguarda le reti regionali è sicuramente quello di Lepida, la rete della Regione Emilia Romagna, una delle prime e più significative esperienze Italiane nel campo delle reti regionali, non solo a livello di innovazione tecnologica ma anche di filosofia di servizio al cittadino che può rappresentare un modello. Lepida è una rete telematica regionale a beneficio delle pubbliche amministrazioni e di altre realtà locali d’interesse, quali Università, ASL, Ospedali e Scuole che ha permesso in pochi anni di raggiungere oltre 300 comuni, la maggior parte in fibra.

Nella foto allegata da sx: Sandro Donati Assessore Regione Marche con delega
all’Informatizzazione, Antimo Di Francesco Vicesindaco del Comune di San
Benedetto, Marco Pacetti Presidente del Consortium GARR e Rettore
Università Politecnica delle Marche, Renzo Maria De Santis Presidente
C.d.A. Consorzio Universitario Piceno e Filippo Olivieri Assessore
Provincia di Ascoli con delega all’Informatizzazione e Innovazione
Tecnologica.




12 Giugno 2010 alle 1:25 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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