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BIZZARRI o niente

di | in: Cronaca e Attualità

[ 17° Premio LIBERO BIZZARRI – SOS Cultura\Codice Rosso 2010 S.Benedetto del Tr. ]*



In meno di due giorni, cioè in poco più di quattro ore, siamo stati (per niente di Malavoglia) sui pescherecci di Portopalo e nelle città-serra a Pachino, nella poesia dei navigli a Milano, a dannarci tra i calcinacci dell’Aquila. Ascoltando i duri slang di due dialetti estremi e la dolcezza della lingua italiana più pura. Abbiamo un po’ capito il rispetto per il mare incazzato ma libero, abbiamo vissuto nella stanza beige di una vecchia illuminante, immaginato il silenzio del “deserto” delle costruzioni per forza abbandonate…


Rare ruvide parole in Sicilia, vocabolari interi invece a Milano, aperti alle pagine giuste che non apriamo mai. Carriole di disperazione a l’Aquila. Laggiù ritmi misti e archeologiche cantilene, lassù il piano scordato della poetessa e Johnny Guitar. Quasi niente, in mezzo: a l’Aquila c’è poco da cantare.


Un tuffo nel Bizzarri una volta all’anno ci vuole.

Per guardarsi dentro, per viaggiare dove non andresti mai, per sperare in una improbabile ribellione prossima ventura.


Poi esci e ti reincastri, per perderti, nella città senza cinema.


Il Bizzarri, l’alternativa al niente.

E’ il grande Cinema-Documentario, bellezza.


5. 12. ’10 PGC



* – 3. 12 “Malavoglia” \ Pasquale Scimeca

– 4. 12 Omaggio ad Alda Merini (Una donna sul palcoscenico) \ Cosimo Damiano Damato

– 4. 12 “Ju tarramutu” (La voragine e la vertigine) \ Paolo Pisanelli




6 Dicembre 2010 alle 13:35 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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