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Spacca

11 OTTOBRE 2011 16:52
BRUXELLES DA’ IL VIA LIBERA ALLA MACROREGIONE – Spacca relatore del parere al Comitato delle Regioni europee:’Strumento forte per la coesione della Ue’.

Il Comitato delle Regioni europee riunito in seduta plenaria a Bruxelles ha oggi approvato in via definitiva il parere ‘Cooperazione nel bacino del Mediterraneo attraverso la Macroregione Adriatico’Ionica’. Relatore, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca che da anni sta lavorando alla riuscita del progetto, ossia il riconoscimento istituzionale della Macroregione Adriatico-Ionica da parte dell’Unione Europea entro il 2014. Dopo il pronunciamento del Consiglio europeo nel giugno scorso, quello di oggi e` un passo decisivo. ‘L’Unione Europea ‘ ha detto in plenaria il presidente Spacca – potra` essere davvero protagonista nello scenario mondiale, se anche enti locali e regionali sapranno agire ed interagire dentro una `governance’ in grado di rispondere alle esigenze della globalizzazione e all’avanzare dell’integrazione europea che elimina frontiere, unisce mercati, avvicina i cittadini nel rispetto delle sovranita` nazionali. La `governance’ multilivello rafforza la dimensione democratica della Ue ed accresce l’efficacia dei processi per raggiungere obiettivi essenziali come l’Europa dei cittadini, crescita economica e sociale, sviluppo sostenibile. La strategia europea delle macroregioni nasce per raggiungere questi obiettivi. Le due macrostrategie gia` avviate per Baltico e Danubio, quella adriatico-ionica, e le altre gia` annunciate (Mare del Nord, Manica, Arco Alpino, Arco Atlantico, Mar Nero e Mediterraneo), potranno tutte favorire interconnessioni infrastrutturali e sinergie’. Il parere ha seguito un iter procedurale in tutto simile a quello di una proposta di legge. Sul testo erano stati presentati in commissione gia` 123 emendamenti ridotti oggi a 25, di cui 16 sono stati recepiti. ‘Questa Macroregione ‘ ha sottolineato Spacca – e` particolarmente importante perche` riconcilia i territori intorno all’Adriatico e allo Ionio, riscoprendo valori che da secoli univano le due sponde e interrotti soltanto dal lungo periodo di `guerra fredda’. L’approvazione da parte dell’UE della strategia macroregionale rappresenta dunque, uno strumento forte ed utile per rafforzare la coesione europea e costituisce un passo importante verso una strategia ancora piu` vasta che riguarda la macroregione mediterranea. La macroregione adriatico ionica oltre ad integrare questi territori promuovera` un’accelerazione nei processi dei Paesi che sono in fase di preadesione’. Tecnicamente, molte e importanti sono le innovazioni legate alla Macroregione, che interessano l’utilizzo dei fondi comunitari nel prossimo periodo di programmazione: l’urgenza ed il valore aggiunto di una strategia macroregionale, risiede nei benefici di una forte integrazione tra le programmazioni tematiche e quelle realizzate su scala nazionale, regionale e locale, nonche` degli investimenti sostenuti dalla Bei, dal sistema creditizio locale e dagli attori privati. ‘Come per la strategia del Mar Baltico ‘ ha sottolineato il presidente – le macroregioni possono essere considerate prioritarie nell’utilizzo di fondi comunitari contenuti in particolari programmi finanziari come il Programma quadro ricerca e sviluppo’. Il parere approvato oggi si chiude con un invito sia nei confronti del Parlamento Europeo perche` assuma un’iniziativa forte a favore di questa strategia sia nei confronti della Commissione perche` realizzi sin da subito un preciso monitoraggio dei progetti strategici in attuazione al fine di indirizzare e coordinare gli obiettivi, gli strumenti e le risorse ancora disponibili nei programmi comunitari in corso e di individuare nella nuova programmazione (2014 ‘ 2020) una specifica linea di bilancio dedicata alle strategie macroregionali. ‘Dobbiamo agire da subito ‘ ha concluso Spacca ‘ ancor prima del 2014, in un’ottica macroregionale. Nel frattempo, quindi, non si rimane fermi, ma si avvia la fase operativa, costituita dall’elaborazione del `Piano di azione’, che dovra` essere avviata dalle istituzioni regionali e locali, in stretto partenariato con i livelli nazionali. La strategia macroregionale, pur essendo promossa dagli Stati, sulla base del principio della sussidiarieta` deve sorgere dal basso e comportare un forte protagonismo dei territori interessati perche` siano essi a sviluppare i rapporti, gli accordi e le procedure per rendere possibile una effettiva cooperazione.’ L’approvazione del parere in seduta plenaria e` stato preceduto in mattinata da un workshop organizzato dalla Regione Marche sulla Macroregione al quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente Spacca, Jose` Palma Andres direttore delle Politiche regionali della Commissione europea, Zeljka CviJanovic, ministro delle Relazioni economiche della Bosnia-Herzegovina, Nebojsa Ciric, ministro dell’Economia della Serbia, il segretario generale della Iai ambasciatore Fabio Pigliapoco e in rappresentanza del Ministero degli Esteri italiano Alberto Petrangeli. Per il 25 ottobre prossimo ad Ancona e` in programma la Conferenza internazionale ‘La Macroregione Adriatico’Ionica per lo sviluppo dell’Europa’. I partecipanti al convegno saranno tutti i potenziali interessati al progetto. Sara` presente il Ministro degli Esteri Franco Frattini a testimonianza della grande rilevanza internazionale dell’iniziativa. 


11 OTTOBRE 2011 15:36
DIGITALE TERRESTRE E ASSEGNAZIONE FREQUENZE, LA GIUNTA REGIONALE RINNOVA FORTI CRITICHE AL PIANO NAZIONALE DELLE FREQUENZE.

La Giunta Regionale, nella seduta di lunedi`, ha espresso e comunicato nuovamente al Ministro dello Sviluppo Economico il fermo disappunto e il giudizio negativo rispetto al Piano Nazionale del digitale terrestre perche` per le emittenti locali delle Marche non e` prevista l’assegnazione di almeno una frequenza coordinata e non interferita con l’altra sponda dell’Adriatico. La Giunta Regionale ha rilevato che tale situazione e` inaccettabile e ha richiesto nuovamente al Ministro Romani la modifica del Piano nazionale con l’assegnazione di almeno una frequenza coordinata e senza interferenze per l’emittenza locale marchigiana. Altrimenti, sottolinea la Giunta Regionale al Ministro, con l’attuale Piano nazionale in questa fase di pesante crisi economica si mette a rischio l’occupazione, creando gravi disagi agli utenti che potranno vedersi oscurare la ricezione delle trasmissioni televisive delle emittenti locali marchigiane per le interferenze di segnale dei Paesi esteri. Nelle Marche il passaggio al digitale terrestre (switch off) avverra` dal 5 al 21 dicembre, secondo il calendario previsto dal Ministero. Ad oggi, nonostante le reiterate richieste del Governo regionale di intervento, avanzate fin dal 2010, perche` il Ministero dello Sviluppo si attivasse per mettere in condizioni le Marche di affrontare un ordinato switch off, non sono state ancora ancora risolte le criticita` strutturali delle frequenze marchigiane previste nel Piano Nazionale sul Digitale Terrestre. Per questo la Giunta regionale ha rinnovato il proprio parere negativo sull’assegnazione alle Marche di frequenze che rischiano di essere interferite dagli altri Paesi dirimpettai dell’area Adriatica, esprimendo disappunto e preoccupazione al Ministro Romani: la situazione e` insostenibile e inaccettabile, perche` rischia di colpire pesantemente il patrimonio occupazionale e tecnologico dell’emittenza locale marchigiana, producendo anche forti disagi ai cittadini-utenti. (ad’e)

11 OTTOBRE 2011 14:06
PIANI DI GESTIONE LOCALE ANCHE PER LE VONGOLE NELLE MARCHE.

‘L’incontro con i rappresentanti della consulta per l’economia ittica regionale e i presidenti dei consorzi di gestione dei molluschi bivalvi, ha visto la massima collaborazione per avviarci al superamento di un problema ventennale, ereditato dal Ministero. Durante l’incontro sono stati analizzati i primi risultati della ricerca che stiamo effettuando sulle vongole, ricerca che per essere esaustiva andra` avanti per tutto il 2012. Le procedure per la rideterminazione dei confini devono essere messe a punto e l’attuale regolamento di deroga sulla divisione rimarra` valido fino al 31 gennaio 2012. Per venire incontro alle esigenze del consorzio di Civitanova, che i dati mostrano penalizzato rispetto ad altre realta`, mi sono impegnata in prima persona per il reperimento di 200, forse incrementabili a 300 mila euro, per costituire un fondo di solidarieta` di rotazione. Uno strumento fruibile da tutti, se ce ne fosse la necessita`. Le posizioni sono molteplici e diverse, ma stiamo lavorando all’unisono a una proposta condivisa per superare definitivamente un capitolo e aprirne un altro sulla base di un nuovo regolamento di gestione delle vongole, la messa a regime del fondo di solidarieta`, il tutto all’interno di un piano di gestione con lo scopo di favorire una piu` rapida ripresa del settore, attraverso il miglioramento della sostenibilita`, tramite il controllo del tasso di sfruttamento della risorsa, e il miglioramento della competitivita` delle imprese che vi operano. Servira` ancora tempo per una posizione condivisa da parte di tutte le associazioni e i consorzi, ma sono fiduciosa che il senso di concretezza di ognuno portera` a una buona soluzione’. Sara Giannini, assessore alla Pesca, commenta cosi` il summit finito ieri in Regione in tarda serata. La pesca delle vongole e` nelle Marche molto rilevante: nella regione operano 220 unita` a fronte di 610 imbarcazioni operative su tutto il territorio nazionale. Un problema di sovraffollamento che affonda le radici verso la fine degli anni ’60, quando la continua evoluzione tecnologica e la forte espansione del mercato rendeva tale pesca tra le piu` produttive in Adriatico, inducendo il Ministero a rilasciare molte licenze. Se in un primo momento l’uso delle draghe idrauliche e` risultato particolarmente remunerativo, nei successivi anni si e` verificato un calo della risorsa che ha portato a una vera e propria crisi, attenuata in parte dai concorsi di gestione, che hanno il compito di coordinare le attivita` di prelievo evitando il sovra sfruttamento della risorsa. Le fluttuazioni di questa e le forti tensione tra i concorsi degli operatori, ha portato la Regione a regolamentare il prelievo e contestualmente avviare una ricerca scientifica per valutare la consistenza del prodotto nelle diverse aree. Il tecnico incaricato dalla Regione, Giuseppe Prioli, ha illustrato ieri durante l’incontro i primi risultati della consistenza del prodotto unitamente ai quantitativi pescati dagli operatori appartenenti ai diversi consorzi negli ultimi anni, le giornate complessive di pesca e tutti gli altri dati disponibili. Da questi emerge una differente produttivita` delle diverse aree che impone alla Regione di rivedere il regolamento per operare opportuni aggiustamenti.(f.b.)


11 OTTOBRE 2011 12:42
TRAPIANTI: AD ANCONA LA RIUNIONE TECNICO SCIENTIFICA DEL ‘NORD ITALIA TRANSPLANT PROGRAM’ .

Ottimizzare la disponibilita` degli organi; garantire sicurezza e qualita`; informare e formare; responsabilita`, politica e sanitaria, nel percorso trapianti. Sono questi gli impegni della Regione Marche nel settore dei trapianti di organi, come affermato dirigente del Dipartimento per la salute e per i servizi sociali della Regione Marche, Carmine Ruta, a margine della 34a Riunione tecnico-scientifica del NITp (Nord Italia Transplant programa), che si conclude oggi ad Ancona. Alla Mole Vanvitelliana, per due giorni, si sono dati appuntamento oltre 300 operatori che quotidianamente si impegnano per il bene dei tanti malati in lista d’attesa, che aspettano con il trapianto la cura migliore. I temi affrontati, con il Centro nazionale trapianti e con le altre Organizzazioni di trapianto sono stati: il programma nazionale ‘Iperimmuni’, l’informatizzazione della rete nazionale trapianti, l’ottimizzazione del match donatore-ricevente nell’era di organi non standard, le nuove frontiere del reperimento di organi e tessuti, l’impiego delle staminali nella medicina rigenerativa, il follow-up a lungo termine e le piu` recenti acquisizioni in tema di trattamento e recupero di polmoni. Il NITp e` un’organizzazione nata ufficialmente nel 1976 per meglio coordinare tutte le fasi che dal prelievo portano al trapianto e consentire di assegnare gli organi ai pazienti piu` compatibili o a quelli piu` ‘difficili’ (bambini, secondi trapianti, iperimmunizzati). Attualmente il NITp serve le Regioni: Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia Autonoma di Trento e Veneto. ‘Le Marche ‘ ha spiegato Duilio Testasecca, coordinatore del Centro regionale trapianti ‘ sono tra le regioni italiane piu` attive: al terzo posto in ambito nazionale dopo Toscana e Friuli, mentre all’interno del NITp le Marche, insieme con il Friuli, nel 2011 mantengono il piu` alto tasso di donazioni (27,4 donatori utilizzati per milioni di abitanti, rispetto ai 18,4 dell’Italia). Dal 2005, anno di nascita del Centro regionale trapianti, sono stati eseguiti 446 interventi su reni, fegato e pancreas; in aumento, con oltre 500 interventi, il numero di trapianti per cornee e tessuti. Questi risultati sono stati resi possibili grazie al forte impegno della Regione sia sul versante dell’organizzazione che della formazione del personale. Importanti poi le iniziative intraprese per sensibilizzare la popolazione alla donazione di organi e tessuti’. Il direttore generale del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, ha ricordato che ‘dietro ai numeri esiste una rete nazionale organizzata, in cui e` presente un senso di territorialita` profonda, buon esempio di federalismo virtuoso’. Ruta ha ribadito l’importanza del lavoro di rete, che nel processo di cura del paziente trapiantato deve coinvolgere una pluralita` di figure mediche. Inoltre, tra le nuove frontiere della medicina marchigiana nell’ambito dei trapianti, vi sono gli interventi di fegato da vivente. ‘Le Marche ‘ ha detto Ruta ‘ sono vicine a questo traguardo. Occorre aspettare il necessario compimento della procedura di riconoscimento e autorizzazione da parte del Centro nazionale trapianti’. Infine, momento importante della riunione e` stato la premiazione dei ‘Benemeriti del Trapianto’, tra cui figura il direttore del Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile della Regione Marche, Roberto Oreficini Rosi, per l’impegno profuso in questo settore. (s.g.)




11 Ottobre 2011 alle 18:43 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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