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Sanità: a volte è davvero difficile capire la Politica…

di | in: Editoriali

Palma Del Zompo

da Palma Del Zompo


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Da un lato la Regione Marche , il Presidente Spacca in primis, dice di non voler penalizzare l’Area Vasta 5 ( la nostra )…ma dall’altro rimanda alla disponibilità Ministeriale la possibilità di istituire l’Azienda Unica Marche Sud e/o la fattibilità di nuove strutture.

Da un lato l’assessore Canzian, con delega al Piceno, sollecita alla compattezza del Partito Democratico, dall’altro il consigliere Perazzoli si vede bocciare l’emendamento che aveva proposto la rapida istituzione dell’Azienda Unica.

Insomma quello che si capisce ormai da tempo, tra le righe di questi comportamenti obiettivamente un po’ schizofrenici, è che la Sanità della nostra zona è in grande sofferenza, quella di S. Benedetto in particolare, per il ritardo di  investimenti  in risorse tecniche, umane ,organizzative, ritardi che si dispera vengano colmati in tempi brevi.

Alla riunione sui temi della Sanità, organizzata recentemente dal Partito Democratico a Villa Picena lo scorso 15 dicembre,  era stridente la preoccupazione che traspariva dagli interventi dei tecnici ( primari, infermieri, amministrativi) e le parole fumose dietro cui si nascondevano sia il Presidente della commissione Sanità, Francesco Comi, che lo stesso segretario regionale Ucchielli.

Il Dr Marinucci, primario della Radiologia di Ascoli si rammaricava di non avere una Tac ad alta risoluzione, adeguata alle necessità dell’Emodinamica ( tac presenti anche in tutte le altre aree vaste) ,e non era certo neanche che si rinnovasse il contratto, in scadenza, per l’assistenza di tutta la sua strumentazione, mentre Comi rivendicava gli investimenti della Regione destinati alla Medicina Predittiva e Molecolare… come se ci fosse chi va in Ferrari e chi con la bicicletta..

Oppure chi lamentava la carenza cronica di personale ( a S. Benedetto sono in scadenza i contratti di 50 infermieri , per non parlare delle carenza di organico nei vari raparti, a partire dalle figure primariali) e i vertici che ribadivano la necessità di ulteriori risparmi anche sul turn-over del personale.

Ma aver chiuso tanti piccoli ospedali  (ancora presenti in gran numero nel pesarese), aver risparmiato sulla spesa farmaceutica (siamo la zona più virtuosa) a cosa è servito?

Forse ho capito, faccio una ipotesi:

 il nostro ospedale diventerà una grande “Casa della Salute” ( piacevano tanto all’ex ministro Fazio), una sorta di Pronto Soccorso allargato, le strutture private eseguiranno i ricoveri e gli interventi di elezione programmabili ( un ex-direttore diceva che lì costano di meno che nel Pubblico), l’Ospedale di Ascoli diventerà l’Ospedale di Area Vasta e la nuova struttura sognata ed agognata rimarra’ il sogno nel cassetto del Piceno

Con buona pace delle aspettative di tutti…





19 Dicembre 2011 alle 21:54 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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