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Germania – Israele. Lo specchio della memoria

di | in: Cronaca e Attualità

lo specchio della memoria

Convegno internazionale all’Università di Macerata e cineforum al Cinema Italia

Venerdì 27 gennaio


MACERATA – Quanto e come ha influito l’elaborazione della Shoah sulla formazione dell’identità nazionale di Germania e Israele, comunemente indicate l’una come la nazione dei carnefici, l’altra delle vittime? Su questo aspetto inedito è incentrato il convegno internazionale di studi “Germania-Israele. Lo specchio della memoria. Sviluppare un’identità nazionale pensando alla Shoah” organizzato per il 27 gennaio in occasione della Giornata della memoria dall’Università di Macerata – Dipartimento di Scienze storiche – insieme all’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea Mario Morbiducci e all’Anpi, con la collaborazione del Cine Teatro Itala e il patrocinio di Comune e Provincia di Macerata. La sera al Cinema Italia verrà proiettato il film “Floch” di Dan Wolman alla presenza del regista stesso.

Ai lavori del convegno, che prenderanno il via alle 9.30 in Aula Magna presieduti dal professor Anton Giulio Mancino e introdotti dalla professoressa Paola Magnarelli, interverranno due relatori di eccezione: Amy Kronish, tra i più importanti storici e critici cinematografici, che parlerà delle questioni di memoria nel cinema israeliano contemporaneo, e il regista Dan Wolman. Al dibattito contribuirà anche Claudio Gaetani, dell’Università di Macerata e dell’Isrec, sul cinema tedesco fra muri materiali e barriere morali. Alle 14.30 inizierà la sessione pomeridiana presieduta da Gaetani stesso. Interverranno: Barbara Grüning dell’Università di Bologna su “Dimenticare e ricordare l’Olocausto. La ricerca di un’identità nazionale”; Claudio Vercelli dell’Istituto di studi storici Salvemini su “Una memoria incontenibile. Il rapporto tra Israele e la Shoah nelle dinamiche identitarie del conflitto israelo-palestinese”; Mara Cerquetti del’Università di Macerata su “Comunicare l’Olocausto. Jüdisches Museum Berlin e Yad Vashem Jerusalem: strategie e strumenti di gestione dei servizi al pubblico”.


Si prosegue in serata alle 21.15 al Cinema Italia con la proiezione del film “Floch” . Sarà presente anche il regista.

SCHEDA DEL FILM

“Floch” è un film tragicomico che racconta le vicissitudini di un sopravvissuto ai nazisti che, in Israele, perso il suo unico figlio in un incidente stradale, decide di divorziare dalla propria moglie, oramai, come lui, in età, per trovare una nuova compagna con cui mettere al mondo un nuovo discendente. La sua forte volontà di voler dare a tutti i costi una continuità alla propria vita dovrà fare i conti, però, con la singolarità della realtà israeliana, e da questo contrasto scaturirà più di un momento comico.

Presentato in concorso a Venezia nel 1972, “Floch” è un autentico prodotto del movimento “Kayitz”, la Nouvelle Vague israeliana, che si fece largo all’interno dell’industria cinematografica del Paese tra gli anni Sessanta e Settanta. Come l’originario modello francese, anche questo prese piede a partire da una forte intenzione dei cineasti che vi confluirono di andare contro tutto ciò che l’industria nazionale, spesso ricorrendo a un linguaggio cinematografico molto didascalico e semplicistico, proponeva al suo pubblico, per dare avvio a una nuova “estate”, che è, appunto, il significato di “kayitz”, parola nata dall’acronimo in ebraico di “giovane cinema israeliano” .

Programma

http://www.unimc.it/ateneo/canali-informativi/contenitore-eventi-2012/120127_germaniaisraele.pdf




25 Gennaio 2012 alle 14:52 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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