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Hermes Mangialardo, “Frontiers” vince ad Appignano

di | in: Cultura e Spettacoli

corto

PRESENZE RECORD

AL 5° FESTIVAL DI CORTOMETRAGGI “FRAMMENTI”

 

VINCE IL TEMA DEL LAVORO AL FEMMINILE


Lavoro, precarietà e diritti umani: la quinta edizione del Festival di cortometraggi “Frammenti”, conclusosi domenica 11 marzo, presso il Cag di Appignano del Tronto, fa il pieno di presenze e si afferma ormai come un evento culturale ricco di idee e di aspettative, una kermesse imperdibile per gli appassionati e i filmaker.


APPIGNANO DEL TRONTO – Oltre 200 i video in gara, selezionati prima dalla commissione dell’associazione Frammenti, ideatrice del concorso patrocinato dal comune appignanese e dalla provincia di Ascoli Piceno, successivamente le opere sono state sottoposte all’attenta osservazione della giuria di qualità. Una formazione capitanata da Fabrizio Pesiri, direttore artistico del premio Libero Bizzarri, Loredana Antonacci del Cineclub di Ascoli, Marco Calcinaro, vignettista noto per i disegni di “Sci Oh!”, Pino Liuzzi dell’associazione Blow Up, M. Nazzarena Agostini sindaco di Appignano del Tronto e Francesco Spina presidente dell’associazione Frammenti. Nell’esprimere il proprio compiacimento agli organizzatori del Festival, la giuria ha constatato come il concorso registi una sempre più valida e numerosa partecipazione, anche dall’estero. In particolare un nutrito gruppo di registi spagnoli ha reso la gara ancora più entusiasmante.


A spuntarla dalla rosa dei 15 finalisti, per la sezione animazione, è stato il corto “Frontiers” di Hermes Mangialardo, giovane salentino che ha stupito per l’elogio alla fantasia dei bambini sul tema dei diritti attraverso un segno elegante, equilibrato, ed emotivamente importante. Il lavoro si è aggiudicato il Premio Frammenti Animati, del valore di 200 euro, novità esclusiva di questa edizione. Per il miglior corto in assoluto, ovvero l’ambitissimo Premio Frammenti del valore di 500 euro, la vincitrice invece è stata la regista spagnola Carlota Coronado. Il suo  “Libra” (Bilancia) ha convinto per l’intelligente visione del mondo del lavoro, estremamente moderna, per lo stile semplice ma rigoroso e coinvolgente e infine per l’interpretazione valida ed efficace della protagonista. “Libra” racconta in modo originale cosa significhi vivere la precarietà del nostro tempo, la ricerca del posto fisso, e l’essere donna e madre.


Il Festival Frammenti attraverso idee e visioni ha inteso offrire una riflessione sulla consapevolezza che il genere “corto” debba essere rappresentazione dell’articolata e spesso difficoltosa realtà contemporanea, in tal senso molto apprezzati dal pubblico sia per qualità che per rigore stilistico sono stati: “Habibi” di Davide Del Degan,  “Il gioco del silenzio” di Virginia Mori, “Paper Memories” di Theo Putzu,  e l’ironico “Papà” di Emanuele Palamara. Ha partecipato all’evento anche la cantina dei Vigneti Vallorani che ha offerto una degustazione di vini durante l’aperitivo finale e i soci volontari dell’associazione Frammenti che hanno preparato un prelibato buffet.




12 Marzo 2012 alle 21:32 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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