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A Rocchetta le magie dei Folli incantano oltre 200 spettatori

di | in: Cultura e Spettacoli

Compagnia dei Folli

Spettacolo ispirato al capolavoro dantesco per il secondo appuntamento del Festival dell’Appennino


 

ASCOLI PICENO – Dopo il rinvio a causa del maltempo di domenica scorsa, si è svolto ieri nella splendida cornice di Rocchetta, il secondo atteso appuntamento del Festival dell’Appennino che ha visto la messa in scena dello spettacolo “In viaggio verso la selva oscura” a cura della Compagnia dei Folli. Nonostante qualche rovescio piovasco, gli oltre 200 partecipanti hanno preso parte all’iniziativa, percorrendo il tracciato che da Poggio Rocchetta li ha condotti fino a Rocchetta. Prima dell’esibizione dei Folli, i presenti hanno potuto gustare i prodotti tipici offerti dal Caseificio Sabelli.

L’Assessore alla Cultura Andrea Maria Antonini ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento a Simone e Marcello Mariani della ditta Sabelli per il sostegno al Festival e per l’impegno profuso per la valorizzazione dell’entroterra montano. Subito dopo, è stato il direttore artistico della rassegna, Carlo Lanciotti che, presentando lo spettacolo, ha ricordato come grande attenzione sia stata rivolta dagli organizzatori alla morfologia della Gola di Rocchetta, proprio per illuminare e valorizzarne gli angoli più suggestivi del contesto. Enorme infatti l’impegno dei tecnici della Compagnia dei Folli che per l’occasione hanno studiato un allestimento di luci ed audio particolarmente sofisticato.

“Si tratta di uno spettacolo unico nel suo genere, frutto di tanto lavoro e grande impegno da parte di tutti i protagonisti – ha spiegato Lanciotti – Un viaggio itinerante che vuole condurre e far immedesimare in atmosfere immaginifiche senza tempo ispirate dal capolavoro dantesco”.

Quindi, ha avuto inizio lo spettacolo con l’ingresso nella Gola dove attori travestiti da demoni su piccoli trampoli e brandendo forconi infuocati, hanno guidato insieme a Dante, interpretato con la solita maestria dal bravo attore teatrale Valerio Ameli, il passaggio degli spettatori. Di grande impatto anche la figura di Caronte che, sospeso su immaginario fiume Stige, ha attraversato le acque, conducendo i partecipanti all’incontro con Minosse e con le Anime Dannate. Queste, nascoste nelle fessure delle rupi, hanno interagito con il pubblico. A seguire fiere, arpie in volo su trapezi e tessuti, personaggi come Pier Delle Vigne (intrappolato in un corpo di corteccia), Paolo e Francesca che hanno animato la seconda stanza della Gola. Infine, si è tenuto l’ultimo passaggio nella gola dove è stato rappresentato un Inferno più frenetico che ha preso vita con le Malebolgie ed un tenace combattimento tra il potere Papale e Temporale, con le anime degli Iracondi che in una vorticosa vertical dance si sono azzuffati lungo la parete di tufo sospesi su corde a tre metri da terra.
Bracieri ardenti, fiamme, forconi hanno illuminato la notte di Rocchetta rischiarata poi dai fuochi d’artificio (per l’occasione sono stati usati effetti pirici adatti all’ambiente circostante), che ha segnato l’uscita degli spettatori dalla Gola. Prima del ritorno a Poggio Rocchetta.

Al suggestivo spettacolo hanno preso parte anche le ballerine della scuola di danza Passi sul Pentagramma diretta dalla maestra Annarosa Piacenti che ha curato le coreografie.

Il prossimo appuntamento del Festival dell’Appennino è per sabato 26 maggio a Comunanza con il Convegno “Nuove tendenze del Turismo della Montagna”.

Pubblicato il 23/5/2012 alle ore 11:28




23 Maggio 2012 alle 16:05 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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