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dalla Regione Marche

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Luchetti – Giannini, presentazione del piano

ANCONA, 2012-06-12

PRESENTATO IN CONFERENZA STAMPA IL PIANO INTEGRATO PER ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LAVORO


Gli assessori alle Attività produttive, Sara Giannini e alla Formazione e Lavoro, Marco Luchetti hanno presentato oggi in un incontro con la stampa, il Piano triennale integrato per le Attività produttive e il Lavoro, approvato dalla Giunta regionale e trasmesso all’Assemblea legislativa delle Marche per l’approvazione definitiva. Si tratta di uno strumento integrato e inedito, particolarmente significativo nella fase congiunturale attuale, che stabilisce gli obiettivi di medio termine del governo regionale per il sistema produttivo e occupazionale. “La situazione è estremamente complicata – ha detto Luchetti – attraversiamo una profonda crisi. Il Piano predisposto non è un quindi un libro dei sogni, ma attraverso un nuovo approccio metodologico, pone obiettivi specifici e le basi per le azioni di qui alla fine della legislatura per affrontarla. La governance di queste azioni è stata messa a punto con le parti sociali, imprenditoriali e il sistema universitario della ricerca. Un obiettivo fondamentale è quello di sviluppare il capitale umano, affinché vi sia un efficace passaggio generazionale tra la meravigliosa imprenditorialità regionale figlia degli anni sessanta e settanta e nuove energie, nuove idee in grado di sostituirla”.

Per la prima volta, quindi, nelle Marche e in Italia, attività d’impresa, formazione professionale e lavoro trovano una sintesi comune nelle strategie di sostegno. “Si tratta di uno strumento originale, nuovo – ha detto Giannini – due assessorati autonomi lavorano insieme e mettono a punto una cornice normativa comune, che sovrintenderà ai propri singoli provvedimenti. Per arrivare a questo strumento abbiamo coinvolto tutti i soggetti attivi nella promozione d’impresa e del lavoro, presenti sul territorio. Nei prossimi mesi verrà approfondito e poi approvato definitivamente dal Consiglio regionale, nel frattempo stiamo già predisponendo il piano annuale d’attuazione. Uno strumento che, seguendo gli obiettivi fissati, metterà insieme le risorse disponibili – attualmente in fase di ricognizione – del Fondo sociale europeo, del Fondo europeo di sviluppo regionale, di quello per le aree sottoutilizzate e dell’accordo di programma per le aree di crisi, per dare risposte tempestive alla crisi in atto”.(f.b.)

 

SINTESI DEL PIANO ALLEGATA

Sintesi del piano


Api, l’assessore Lucchetti ha incontrato i sindacati: “Apriremo un verifica con l’azienda per il rispetto dell’accordo sottoscritto”


La Regione Marche chiederà all’azienda api un incontro per verificare il rispetto dell’accordo sottoscritto nel mese di luglio dello scorso anno, in occasione del via libera alla realizzazione del rigassificatore. Lo ha comunicato l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti, che ha ricevuto le organizzazioni sindacali confederali regionali (Cgil-Cisl-Uil), di categoria regionali e la Rsu aziendale. I sindacati hanno riferito all’assessore gli esiti dell’incontro avuto con l’azienda, a Roma, lo scorso 7 giugno. A sua volta la Regione manifesterà all’azienda la richiesta di un confronto, le cui conclusioni verranno successivamente portate all’attenzione sindacale. Il sindacato ha annunciato che continuerà il confronto avviato. Nel corso della riunione è emersa la preoccupazione, da parte dei rappresentanti dei lavoratori, di un disimpegno della proprietà verso la raffinazione. Un’uscita dal commerciale, è il timore, determinerebbe una contrazione dei livelli occupazionali, senza garanzie sul fronte degli interventi di bonifica del sito. La richiesta è quella del mantenimento delle attività produttive, con impegni per le prospettive future. Luchetti ha anticipato che all’azienda verrà chiesto il rispetto dell’accordo, in particolare per quanto riguarda il mantenimento dell’occupazione per i prossimi dieci anni e lo sviluppo delle rinnovabili.

un momento dell'incontro

MARCHE ENDURANCE LIFESTYLE ULTIMI RITOCCHI AL VILLAGGIO INTERNAZIONALE .

Si lavora a pieno ritmo al villaggio internazionale di Marche Endurance Lifestyle, dove diverse squadre di tecnici e operai stanno provvedendo a completare gli allestimenti per ospitare i protagonisti e gli spettatori del grande evento in programma a Marcelli di Numana. I cancelli saranno aperti al pubblico da giovedì 14 alle ore 10 fino a domenica sera. All’interno dell’area vergine che si estende alla foce del fiume Musone, fra un canneto incontaminato e le caratteristiche dune create dall’Adriatico sta prendendo forma un’autentica cittadella dell’endurance, incastonata negli splendidi scenari garantiti dalla Riviera e dal Parco del Conero. L’area più vasta del villaggio internazionale sarà quella dedicata ai binomi impegnati nella maratona a cavallo della Conero Endurance Cup: per loro, scuderie per 120 cavalli, i primi cominceranno ad arrivare già da giovedì mattina, un ampio cancello veterinario dove verranno effettuati i controlli prima e durante le gare di sabato, oltre alla zona destinata e alla partenza prevista alle 6.30 del mattino e all’arrivo dei concorrenti dalle 14 in poi. La premiazione si terrà alle 19. Una curiosità: le lettiere della scuderia saranno foderate non con il legno truciolato ma con la carta. Il truciolato infatti, a contatto con gli escrementi degli animali può intossicare il terreno, mentre la carta ha impatto zero sull’ambiente. Altrettanto accogliente il Pony Village (apertura giovedì 14 ore 16) l’area creata appositamente per i bambini, per consentire loro di fare la conoscenza con i cavalli e vivere l’esaltante esperienza del “battesimo della sella”. Il percorso didattico gratuito partirà dai box dove i più piccoli prima di cavalcare il pony, avranno il tempo di prendere confidenza con l’animale, accarezzarlo e potranno montare la sella aiutati da un addetto nella massima sicurezza. Nel villaggio internazionale ci sarà anche l’Arabian Lounge, posizionata proprio sulla spiaggia e realizzata all’insegna dell’eleganza, in un ambiente di ispirazione araba, per accogliere ospiti e visitatori in un’atmosfera speciale e suggestiva dominata dai colori caldi del deserto: il rosso, l’arancione, l’ocra e il giallo. A terra non mancheranno preziosi tappeti orientali, grandi cuscini ricamati, tavolini bassi di legno intarsiato e sedute dove rilassarsi bevendo un drink e fumando il narghilè. In riva al mare, la cultura e le tradizioni delle lontane terre d’Oriente si incontreranno così con la bellezza del territorio marchigiano. Ormai al termine anche l’allestimento della tenda a disposizione della famiglia reale Al Maktoum, una struttura di 700 metri quadrati che fungerà da quartier generale della squadra degli Emirati Arabi Uniti che sabato 16 giugno sarà impegnata nella Conero Endurance Cup. L’ospite d’onore della manifestazione Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, primo ministro e vice presidente degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai guiderà infatti una squadra di 14 cavalieri. Assieme a lui altri tre sceicchi: i figli Sheikh Hamdan bin Mohammed Al Maktoum e Sheikh Majid bin Mohammed al Maktoum, oltre a Sheikh Saeed bin Maktoum bin Juma Al Maktoum. I loro cavalli atterreranno con due aerei cargo all’aeroporto delle Marche a Falconara. All’interno della tenda dotata di ampie vetrate ci saranno spazi per i pranzi e il riposo e tutti i comfort, anche di carattere tecnologico. All’esterno una veranda di 200 metri quadrati sarà arredata con salottini in vimini. Ovviamente è stato predisposto anche un imponente servizio di sicurezza per garantire l’incolumità e la privacy dello Sceicco e degli altri membri della famiglia reale.


Il ministro Fabrizio Barca ha visitato Fabriano per approfondire il “modello Marche”

Fabrizio Barca ha visitato Fabriano
Fabrizio Barca ha visitato Fabriano


FABRIANO, 12 giu 2012
RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO, A FABRIANO VISITA DEL MINISTRO BARCA PER APPROFONDIRE IL “MODELLO MARCHE”.


Il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, ha visitato Fabriano e la frazione Belvedere per approfondire il “modello Marche”, sperimentato nella ricostruzione post terremoto del 1997. Iniziato il 26 settembre, il sisma aveva danneggiato 22 mila edifici privati, 2.385 edifici monumentali, 1.336 edifici pubblici, 341 infrastrutture e causato 213 dissesti idrogeologici. Le abitazioni evacuate furono 3.687. In un decennio le Marche hanno completato la ricostruzione: “Un vero record per il nostro Paese – ha commentato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – Al ministro abbiamo presentato tecnicamente le modalità con cui questo è avvenuto, sottolineando che il modello funziona soltanto se c’è una grande condivisione delle procedure e grande coesione sociale. Una ricostruzione avvenuta senza incidenti sul lavoro, a testimonianza di come tutto sia stato realizzato con competenza e responsabilità”. Secondo il ministro Barca, “non c’è stata, in Italia, una capacità sistematica di sedimentare e attingere dalle esperienze precedenti gli elementi più interessanti per offrirli alla riflessione. C’è un accumulo di conoscenza e la stessa ricostruzione de L’Aquila ha dimostrato, in alcuni settori (ad esempio il trattamento delle seconde case ) di sapere apprendere dai terremoti precedenti. Questo deve avvenire, però, in maniera sistematica in tutte le situazioni, tenendo conto dei successi e degli insuccessi delle esperienze precedenti”.







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Nelle Marche, come in Umbria, ha detto il ministro, “abbiamo assistito a una ricostruzione che ha consentito di mantenere insieme le persone sul territorio. Sono state adottate soluzioni semplici e rapide, che hanno valorizzato la responsabilità dei sindaci”. A Fabriano il ministro ha incontrato il sindaco Giancarlo Sagramola e i protagonisti della ricostruzione. Presente l’assessore regionale Luigi Viventi che ha sottolineato come, quanto realizzato nelle Marche, possa essere utile e di esempio per gestire il sisma in Emilia. Mario Conti (responsabile del coordinamento amministrativo della ricostruzione post terremoto) ha illustrato i punti essenziali del modello Marche: tutte le strutture della Regione mobilitate (“Non abbiamo costituito un unico Ufficio terremoto”), due sportelli operativi sul territorio (a Fabriano e Muccia, “per essere vicini ai cittadini”), delegificazione delle procedure (“Atti amministrativi scritti insieme agli enti locali”), costituzione di un conto vincolato (tracciabilità bancaria della documentazione di spesa), finanziamenti sulla base dei fabbisogni di cassa coerenti alle esigenze effettive. Venanzio Rocchetti (già sindaco di Serravalle di Chienti) ha sottolineato “la piena collaborazione tra Regione ed enti locali che ha guidato la ricostruzione”, mentre Roberto Sorci (già sindaco di Fabriano) ha ribadito come l’applicazione di un modello Marche, basato sui consorzi e i piani di recupero, abbia consentito di ricostruire in dieci anni. “Quello che ci ha differenziato dall’Umbria, con cui abbiamo condiviso questa esperienza drammatica del terremoto – ha concluso Spacca – sono state le modalità operative adottate. Rispetto alla loro ricostruzione, gestita con leggi dell’Assemblea legislativa, noi abbiamo proceduto con leggi cornice emanate dal Consiglio, applicate poi con atti amministrativi che hanno garantito una maggiore flessibilità di gestione e una migliore appropriatezza rispetto alle diverse situazioni dei territori”. Nel corso della visita il presidente Spacca ha inoltre approfondito con il ministro Barca il progetto della Macroregione, illustrandone le ultime tappe e la prospettiva al 2014, quando, con la presidenza di turno della Ue all’Italia, è prevista la formalizzazione. Il presidente Spacca ha poi parlato con il ministro dell’emergenza neve e dei gravi danni subiti dal territorio regionale nel febbraio scorso, richiamando l’attenzione sulla necessità del sostegno alle comunità colpite.





12 Giugno 2012 alle 18:46 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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