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Gianluca Terranova, “Lucia di Lammemoor” al Teatro Pergolesi

di | in: Cultura e Spettacoli

Lucia di Lammermour

Jesi (AN) 13 novembre 2012 – Gianluca Terranova, tenore, acclamato interprete della fiction tv su Enrico Caruso, è Lord Edgardo al Teatro Pergolesi di Jesi nella “Lucia di Lammemoor” di Gaetano Donizetti con la ricostruzione delle scene di Josef Svoboda, la regia di Henning Brockhaus, la direzione di Matteo Beltrami, in scena venerdì 23 novembre alle ore 21 e domenica 25 novembre alle ore 16. Nel cast, due debutti: il baritono coreano Julian Kim (Lord Enrico Asthon) e – per la prima volta in Italia – il giovane soprano georgiano Sofia Mchedlishvili (Miss Lucia). Il nuovo allestimento in coproduzione tra otto teatri italiani: Fondazione Pergolesi Spontini, Teatri del Circuito Lirico Lombardo (Cremona, Como, Brescia e Pavia), Teatro Coccia di Novara, Teatro dell’Aquila di Fermo e Teatro Alighieri di Ravenna.



“Adoro il ruolo di Edgardo: unisce accento drammatico a momenti di canto a mezza voce di grande abbandono, specie nel finale, Tu che a Dio spiegasti l’ali. Pavarotti diceva che – Cantare Donizetti mette a posto la voce! – Aveva ragione! Lucia di Lammermoor poi è l’Opera romantica per eccellenza dove si ama, si combatte e ci si uccide per amore: più di così!”.

Così il tenore di fama internazionale Gianluca Terranova, protagonista lo scorso settembre della fiction tv su Rai Uno “Caruso, la voce dell’amore” sulla vita di Enrico Caruso, racconta il suo “Lord Edgardo” nella “Lucia di Lammermoor” di Donizetti, in scena venerdì 23 novembre alle ore 21 e domenica 25 novembre alle ore 16 al Teatro Pergolesi di Jesi.

L’opera, terzo titolo della 45esima Stagione Lirica, vede in scena inoltre nel ruolo di Lord Enrico Asthon il baritono coreano Julian Kim, già acclamato interprete al Teatro Pergolesi di Jesi de “I Puritani”, “Elisir d’amore” e “Il barbiere di Siviglia”, ed il giovane soprano georgiano Sofia Mchedlishvili che nel ruolo di Miss Lucia debutta in Italia. Completano la compagnia di canto Alessandro Scotto di Luzio (Lord Arturo Bucklaw), Giovanni Battista Parodi (Raimondo Bidibent), Cinzia Chiarini (Alisa), il tenore marchigiano Roberto Jachini Virgili (Normanno). Per l’anteprima giovani riservata alle scuole di giovedì 22 novembre alle ore 16 i protagonisti sono Alexandru Aghenie (Lord Enrico), Romina Casucci (Miss Lucia) e Giacomo Patti (Sir Edgardo di Ravenswood). Sul podio della Form Orchestra Filarmonica Marchigiana dirige Matteo Beltrami, giovane direttore genovese che si sta affermando sui palcoscenici più prestigiosi sia in Italia sia all’estero. Il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” è diretto da Pasquale Veleno.

In un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con i Teatri del Circuito Lirico Lombardo, il Teatro dell’Aquila di Fermo, il Teatro Coccia di Novara ed il Teatro Alighieri di Ravenna, rivive per la regia di Henning Brockhaus uno dei più celebri allestimenti operistici realizzati in Italia dallo scenografo Josef Svoboda, profondo innovatore del teatro del ‘900 e grande maestro della luce e delle illusioni sceniche. A lui, in occasione dei dieci anni della scomparsa, la Fondazione Pergolesi Spontini ha dedicato la Stagione Lirica 2012, e nel suo nome prosegue il progetto di ricostruzione di tre spettacoli di successo: dopo la celebre “Traviata degli specchi”, allestita nel 2009-2010, e dopo “Macbeth” nel 2012, viene proposta “Lucia di Lammermoor”. Svoboda aveva immaginato per l’opera di Donizetti scene di notevole suggestione poetica, che sono state fedelmente ricostruite nei Laboratori Scenografici della Fondazione Pergolesi Spontini, a Jesi, da Benito Leonori, già allievo e collaboratore dell’artista boemo. I costumi sono di Patricia Toffolutti, le coreografie di Emma Scialfa.

Lucia di Lammermoor è, con L’elisir d’amore e Don Pasquale, l’opera più popolare di Donizetti; fu rappresentata per la prima volta al Teatro di San Carlo di Napoli il 26 settembre 1835. In questo allestimento è presente tutta la semplicità e il genio di Svoboda. La scenografia vede una grande pergamena stropicciata che scorre lungo il muro del palcoscenico, rivelando, nascondendo e riflettendo personaggi ed azioni. Il tessuto “psicoplastico” (termine coniato da Svoboda per identificare la tela con la doppia proprietà di riflettere le immagini proiettate e far trasparire i personaggi) si dispiega, diventando montagna, nuvole, mare, sudario immaginario che avvolge la follia di Lucia.

Per il regista Henning Brockhaus, “la musica di Donizetti fa emergere di battuta in battuta una differenza evidente e abissale tra il mondo femminile di Lucia fatto di un susseguirsi continuo di diversi sentimenti, amore ed emozioni e quello unilaterale maschile dove trionfano quasi unicamente la smania di potere, di guerra (quindi di distruzione) e l’odio. La protagonista viene poi condotta alla follia da giochi di potere e inganni ad esso legati. Il culmine dell’opera è la famosa scena della follia che viene sempre rappresentata seguendo i clichées di quello che noi pensiamo sia folle con strani gesti e atteggiamenti secondo me gratuiti che non arrivano in nessun modo al vero nucleo di quanto accade con Lucia. Tutta la scena (come dimostra la musica) è invece piena d’amore. Tutti rimangono scioccati e quasi pietrificati (Donizetti non fa più cantare né il coro né Raimondo): Lucia riesce a realizzare il suo vero amore solo con il morto Arturo. Allora come oggi l’eccessiva smania di potere porta a una deformazione dell’anima che può rivelarsi causa di follia. La nostra storia recente è piena di psicopatici e di individui che si sono consegnati al potere. In questo senso Lucia di Lammermoor risulta ancora attuale e contemporanea”.


Biglietti: da 15 a 66 euro.


La stagione lirica di Jesi, organizzata dalla Fondazione sotto la guida dell’Amministratore Delegato William Graziosi e del Direttore Artistico Gianni Tangucci, si avvale del sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dei Soci Fondatori (Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini), dei Partecipanti Aderenti (Comuni di Monsano, Montecarotto, Monte San Vito, San Marcello), del Partecipante Sostenitore (Camera di Commercio di Ancona), dei Fondatori Sostenitori (Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, Starcom Italia), del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. Sponsor principale è Banca Marche.




Informazioni: Fondazione Pergolesi Spontini tel. 0731.202944 www.fondazionepergolesispontini.com

Biglietteria Teatro Pergolesi tel. 0731-206888




13 Novembre 2012 alle 10:56 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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