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Otto nuovi esperti in tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale

di | in: Cronaca e Attualità

un momento del Seminario

Si è concluso, a margine del seminario sulla proprietà industriale ed intellettuale, il Master Universitario di I Livello in tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale.

 

SPINETOLI, 2012-12-14 – Dalle Marche, dalla provincia di Teramo ma anche dalla Toscana: coprono un’area territoriale abbastanza vasta gli otto partecipanti alla prima edizione del Master Universitario di I livello in Tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale. Brevetti, marchi, opere dell’ingegno e diritto di autore attivato dall’Università degli Studi di Camerino, dall’Università degli Studi di Macerata e dal Consorzio Universitario Piceno, che hanno ricevuto venerdì 14 dicembre (presso l’Aula Magna di Casa Santa Maria, in Via Roccabrignola n.1 a Pagliare) gli attestati ed i voucher messi a disposizione dalle istituzioni per la partecipazione al Master.


Si tratta di Debora Raffaella Bernocchi di Macerata (voucher della CARIFANO) Achille Buonfigli di Ascoli Piceno (voucher di Confindustria Ascoli) Marco Carboni di Ortezzano (voucher Regione Marche/CUP) Micaela Girardi e Maria Grazia Lappa entrambe di Ascoli Piceno (voucher rispettivamente della Camera di Commercio di Ascoli e del CUP) Lorenzo Pirani di Ancona (voucher dell’Ordine dei Dottori Commercialisti) Giovanna Di Marco di Teramo e Arianna Tabarracci di Lucca (voucher entrambi del CUP).


La cerimonia si è svolta alla conclusione del terzo ed ultimo dei seminari della seconda edizione del ciclo “Innovazione, internazionalizzazione e governance locale: altre idee per il Piceno” , organizzato dal Consorzio Universitario Piceno e dal Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi di Macerata (sede di Spinetoli) dal titolo “Proprietà industriale/intellettuale. Nomi a dominio, sicurezza in Rete e pericoli di violazioni. L’impresa on line. Breve decalogo del Buon Professionista”.


Nell’introduzione al seminario, il Presidente del Consorzio Universitario Piceno, Ing. Renzo Maria De Santis ha preannunciato che il progetto sulla proprietà industriale prosegue con la costruzione di un Centro di Servizi e Ricerca che istituiremo a breve, confermato dall’Università di Macerata, dal Senato Accademico, dal Consiglio di Amministrazione e dal Consorzio Universitario Piceno, con l’obiettivo di svolgere attività di consulenza per le imprese e capire l’interesse del mercato, per poi magari produrre eventualmente, in futuro, uno spin-off , quindi una piccola vera impresa di servizi che possa agire capillarmente sul territorio.


Dopo il saluto del Presidente di Confindustria Ascoli, dottor Bruno Bucciarelli , secondo il quale “i prodotti innovativi sono il nostro “tesoro”, noi li brevettiamo e dobbiamo anche sapere come tutelarli perché l’attuale sofferenza del mercato interno impone l’internazionalizzazione: questo Master è utile per imparare a proteggere le nostre innovazioni, le nostre ricerche, che sono il nostro futuro”, Maria Concetta De Vivo, Ricercatore Unicam in Diritto delle nuove tecnologie, nel suo intervento “Il Nome a dominio: uno strumento importante per l’impresa on line. Natura, contenuto e problematiche giuridiche. Il confronto con la proprietà industriale/intellettuale” , ha indicato come significativa la svolta che, tra il 1999 e il 2000, ha portato la giurisprudenza a considerare il dominio non un mero indirizzo telematico ma un vero e proprio segno distintivo che ha poi dato il via a una cospicua produzione normativa ed al Codice della Proprietà Industriale del 2005.


L’avvocato del Foro di Forlì Antonino Attanasio, nel suo intervento “Proprietà industriale ed impresa on line. Tutela civile e penale”, ha voluto rimarcare l’errore iniziale di prospettiva di chi vuole fare impresa on line. Nel fondare un’impresa materiale, la percezione di dover costruire è forte, l’imprenditore on line spesso crede che basti una registrazione per tutelarsi ma non è così semplice. È un problema di cultura, di come porsi nei confronti del mondo virtuale, così come è un problema l’identità. Nella vita reale conosciamo i nostri interlocutori, l’identità digitale è qualcosa di diverso, è un’identità data per essere riconosciuti da un pc e non equivale ad un nome e cognome, per esempio, in caso di un’aggressione informatica.


E, a proposito di aggressioni informatiche e “furbetti” del web, Fausto Marcantoni, Ricercatore Unicam, parlando di “Sicurezza delle reti”, ha ricordato che le potenzialità dell’informatica sono talmente tante ed i metodi, non solo informatici ma anche e soprattutto psicologici, sono così numerosi che ci si può difendere, nelle aziende, solo facendo formazione.


Alla fine del seminario, l’ingegner Sandro Rella della SAGI S.p.a. ha illustrato il suo “Decalogo del buon imprenditore on line” , evidenziando che con l’on line il mercato, una volta legato a vincoli geografici, viene amplificato e può trasmettere una visione del prodotto e dell’azienda altamente seduttivi: il mercato on line è sì pericoloso, ma è una grande opportunità.




14 Dicembre 2012 alle 20:21 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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