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di Redazione | in: Cronaca e Attualità, dalla CittàLa spiaggia di San Benedetto sempre più accessibile
Sono state installate due passerelle per carrozzine in altrettante aree libere
La spiaggia di San Benedetto sempre più accessibile. Sono state infatti installate due passerelle lunghe circa50 metriin altrettante spiagge libere del litorale.
La prima è stata collocata sulla spiaggia libera tra le concessioni 99 e 100 davanti alla Rotonda Salvo d’Acquisto a Porto d’Ascoli, l’altra su quella situata tra le concessioni 42 e 44 prospiciente l’edificio ex Gil, sede dell’Università di Camerino. Ciascuna passerella è composta da moduli in plastica ancorati l’uno all’altro che facilitano il passaggio di carrozzine.
Il costo delle strutture è di circa 2.200 euro e la fruibilità dei due tratti di spiaggia è completata dalla presenza sulla sede stradale di tre stalli per disabili, uno a Porto d’Ascoli e due a San Benedetto, in corrispondenza dei passaggi pedonali. Nelle vicinanze degli stalli per disabili ci sono anche fermate del trasporto pubblico: in tal modo il disabile, ma anche la famiglia con carrozzina, può utilizzare l’autobus e poi recarsi senza incontrare ostacoli fino alla battigia.
“Vogliamo, anche con piccoli ma significativi interventi come questo, proseguire nell’opera di progressivo abbattimento delle barriere architettoniche nella città – dice l’assessore alle politiche sociali Margherita Sorge – solo per citare le opere più recenti, ricordo il percorso per ipovedenti e non vedenti che si snoda lungo tutto il centro cittadino o i lavori realizzati con analogo scopo nel quartiere San Filippo Neri. Ulteriori indicazioni ci attendiamo dalla Consulta per la disabilità che di recente il Consiglio comunale ha istituito”.
Ragnola, i prelievi di “Goletta Verde” fatti nel letto del torrente e non in mare
La legge indica con esattezza le procedure da seguire. In ogni caso è costante il monitoraggio dei corsi d’acqua cittadini
Dopo le notizie apparse sulla stampa riguardanti l’inquinamento delle acque alla foce del Ragnola denunciata dal rapporto di Legambiente sui dati raccolti da “Goletta Verde”, su impulso dell’assessore all’ambiente Paolo Canducci l’ufficio Qualità Urbana del Comune di San Benedetto del Tronto ha chiesto a Legambiente nazionale di ottenere i dati analitici relativi al campionamento effettuato.
Dall’esame della relazione, e dalle foto consegnate da Legambiente, si evince che i prelievi sono stati effettuati il giorno 18 giugno sull’ultimo tratto del torrente e non seguendo le procedure indicate dal Decreto del Ministero della Salute del 30 marzo 2010 che, appunto, regolamenta il campionamento delle acque. Secondo la legge, infatti, il prelievo deve essere “effettuato ad una profondità di circa30 centimetrisotto il pelo libero dell’acqua ad una distanza dalla battigia tale che il fondale abbia una profondità tra gli 80 e i120 cm; in corrispondenza di scogliere a picco o di fondali rapidamente degradanti i prelievi vengono effettuati vicino alla scogliera o alla battigia”.
Ovviamente l’ARPAM effettua sistematicamente i prelievi secondo le indicazioni ministeriali e non ha rilevato in corrispondenza della foce del Ragnola alcuna forma di inquinamento delle acque antistanti il fosso.
“Le informazioni ottenute – dichiara l’assessore all’ambiente Paolo Canducci – ci consentono di chiarire che Goletta Verde ha prelevato acqua direttamente dal torrente, dove è probabile si evidenzi presenza di inquinanti ma dove mi sembra improbabile che qualcuno faccia il bagno. L’ARPAM effettua i prelievi secondo le disposizioni ministeriali, misurando cioè la qualità dell’acqua laddove effettivamente ci si bagna. Questo non vuol dire che non ci siano problemi – prosegue Canducci – sappiamo che i torrenti possono raccogliere scarichi inquinanti che finiscono in mare, come purtroppo è accaduto nel tratto di mare antistante la foce dell’Albula. Per questo da anni l’Amministrazione comunale, in particolarela Polizia Municipalecon il supporto di una società specializzata, effettua il monitoraggio di tutti i corsi d’acqua che attraversanola città. Neglianni passati si sono controllati l’Albula e il fosso collettore, proprio quest’anno si sta monitorando il Ragnola, nei prossimi mesi avremo i risultati. In ogni caso l’attività di Goletta Verde – è la conclusione di Canducci – merita un encomio perché svolge azioni di sensibilizzazione importanti che ci aiutano a fare sempre meglio”.
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San Benedetto del Tronto, 11 luglio 2013 – Riceviamo dall’ Ufficio stampa di Goletta Verde e pubblichiamo integralmente
Goletta Verde di Legambiente
“Rivendichiamo la professionalità e la scientificità delle nostre analisi. Le polemiche non ci appartengono, ma è nostra intenzione collaborare con le istituzioni, così come abbiamo dimostrato, per risolvere insieme le criticità emerse nei nostri monitoraggi”
In riferimento alle polemiche sorte a seguito delle comunicazione dei dati relative alle analisi effettuate dai biologi di Goletta Verde lungo la costa del Comune di San Benedetto del Tronto si specifica che i tecnici di Legambiente eseguono il controllo dello stato di qualità del mare e delle coste con particolare attenzione al rischio di inquinamento causata dalla mancanza o inadeguatezza del servizio di depurazione. La determinazione dei singoli punti avviene attraverso la raccolta d’informazioni sul territorio da parte dei circoli locali di Legambiente e delle segnalazioni dei cittadini attraverso il servizio SOS Goletta.
La denuncia di Legambiente non è fine a se stessa. Vuole piuttosto essere un momento di confronto e incontro con le amministrazioni per capire quali siano i problemi e quali le possibili soluzioni. Come più volte sottolineato, quella di Goletta Verde è un’istantanea che non vuole sostituirsi alle analisi effettuate dalle istituzioni preposte, ma che restituisce una situazione critica che è necessario approfondire.
“I prelievi sono stati svolti poco prima che il torrente Ragnola sfociasse in mare nel tratto che attraversa la spiaggia, un litorale affollato e con la presenza di bagnanti, tra cui bambini, anche nel fiume stesso, su cui tra l’altro non c’era nessuna indicazione di non balneazione come riscontrato dai tecnici di Goletta Verde – sottolinea Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente -. Le successive analisi hanno rilevato valori elevati dei parametri microbiologici monitorati, ad indicare la presenza di contaminazione fecale molto probabilmente derivante da scarichi non depurati. Noi non assegniamo patenti di balneabilità, ma laddove emergono dati critici e non sottovalutabili sulla presenza di cariche batteriche è bene andare oltre le polemiche e cercare di individuare e risolvere la causa anche per salvaguardare la salute dei bagnanti. Ed è questo proprio l’obiettivo del nostro lavoro, con la piena collaborazione all’approfondimento delle problematiche legate al mare, anche di concerto con le amministrazioni”.
Argentina Maroni compie 100 anni
Festa in famiglia per la nonnina sambenedettese
Un’altra nonnina sambenedettese ha conquistato il secolo di vita. Si chiama Argentina Maroni e oggi, mercoledì 10 luglio, ha festeggiato questo importante traguardo assieme alla famiglia che gli ha organizzato una festa a casa.
La signora Argentina è nata il 10 luglio 1913 a Ripatransone. Ha lavorato sempre la terra facendo la contadina. Nel 1937 ha sposato Pasquale Capriotti e si è trasferita ad Offida dove ha continuato a lavorare i campi.
Trasferitasi a San Benedetto nel 1963, insieme al marito, ha intrapreso l’attività di portinaia in un grande palazzo di via Piemonte. Ha tre figli Gina, Luciana ed Emilio (con il quale vive), cinque nipoti, otto pronipoti e un trisnipote.
A detta dei figli, tutti presenti alla festa, il segreto della longevità di Argentina è “mangiare poco e sano”. A porgere gli auguri dell’Amministrazione comunale, è stata l’assessore alle politiche sociali Margherita Sorge la quale ha omaggiato la centenaria di un mazzo di fiori.