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Raddoppiano le borse di dottorato UniMc finanziate dalla Regione

 

Sono più del doppio, 24 contro gli 11 dello scorso anno, i progetti di ricerca applicata che saranno svolti all’interno delle aziende nei settori green economy, beni culturali, domotica, moda, turismo e distretto del mare

MACERATA – Sono più che raddoppiati i dottorati dell’Università di Macerata che hanno ottenuto il finanziato dalla Regione Marche nell’ambito del bando Eureka 2013, promosso insieme alla Conferenza dei Rettori delle Marche per cofinanziare borse di dottorato di ricerca applicata in collaborazione con le imprese. Ad ottenere il sostegno regionale sono stati, infatti, ben 24 progetti contro gli undici dello scorso anno.

 

“Questo risultato – commenta il rettore Luigi Lacchè – dimostra quello che ritengo un fattore distintivo del nostro Ateneo, e cioè la capacità di portare innovazione anche all’interno del sistema produttivo proprio grazie all’autorevole specializzazione nel campo delle scienze umane e sociali, giuridiche ed economiche. I nostri studenti posseggono una preparazione che li rende in grado di cogliere ed affrontare le sfide di un mondo sempre più globalizzato e le complessità di una società avanzata: penso all’internazionalizzazione e ai rapporti con i nuovi Paesi protagonisti della sfera economica, la sostenibilità ambientale, la valorizzazione dei beni culturali attraverso le nuove tecnologie, il sostegno alle persone fragili, giusto per citare alcuni degli ambiti di indagine che saranno approfonditi attraverso questi progetti”.

 

I dottorandi, selezionati tramite bando, potranno in questo modo svolgere attività di studio e di ricerca anche all’interno dell’azienda, oltre che in Ateneo, applicando le proprie conoscenze direttamente allo sviluppo e alla gestione di casi pratici di interesse aziendale.

 

Le imprese ospitanti sono in tutto ventidue e i progetti finanziati riguardano principalmente il settore della green economy (14) seguiti da beni culturali (4), domotica (3) e, ancora, moda, turismo e distretto del mare.

 

Due giorni di convegno per ricordare l’economista settempedano Francesco Coletti

 

SAN SEVERINO MARCHE – Si svolgerà, venerdì e sabato, 27 e 28 settembre, all’Università di Macerata un convegno di studi dedicato alla figura di Francesco Coletti (1866-1940). Economista, statistico, studioso di problemi agrari e dell’emigrazione, Coletti è stato riscoperto recentemente grazie al contributo del prof. Stefano Spalletti dell’Ateneo maceratese e dell’Assessorato allo sviluppo culturale del Comune di San Severino Marche. Il fondo librario e le carte dell’illustre settempedano saranno messi a disposizione degli studiosi nella biblioteca civica Antolisei di San Severino. L’apertura è prevista per sabato 28 settembre, alla fine del convegno, che si svolgerà, invece, nell’Aula Magna dell’Università di Macerata e al quale parteciperanno studiosi e ricercatori di diverse università italiane e straniere.

 

I lavori prenderanno il via venerdì alle 15 nell’Aula Magna di Unimc. Dopo i saluti del rettore Luigi Lacchè e dei direttori dei Dipartimenti di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali Francesco Adornato e di Studi umanistici Filippo Mignini, interverranno Stefano Spalletti sugli scritti di Coletti; Stefano Perri sulla “Critica Sociale”; Mauro A. Fabiano su sociologia e ricerca sociale in Francesco Coletti; Luigi Lacchè su Francesco Coletti e la delinquenza nelle campagne; Silio Rigatti Luchini sul contributo di Coletti all’insegnamento della demografia e della statistica; Francesco Adornato sull’Inea; Paola Magnarelli sulla figura di Coletti, notabile e intellettuale tra due secoli. Presiede Piero Bini. Si prosegue il giorno successivo sempre in Aula Magna dalle 9 con Piero Bini sull’economia al tempo di Coletti; Simona Gregori sul discorso politico radicale; Andreina De Clementi sulla scoperta dell’emigrazione; Jean-Guy Prévost sui cambiamenti nel panorama della statistica italiana; Francesco Musotti sulla scienza sociale dell’agricoltura; Sergio Noto su economisti al «Corriere» tra la fine dei governi liberali e il fascismo. Presiede Paola Magnarelli.

 

Nel pomeriggio alle 16 alla Biblioteca Comunale di Antolisei di San Severino sarà inaugurato il Fondo Coletti. Saranno presenti il sindaco Cesare Martini, l’assessore alla cultura Simona Gregori, la direttrice della Biblioteca Milena Ranieri, l’assessore provinciale alla cultura Massimiliano Sport Bianchini, il pro rettore Rosa Marisa Borraccini, il professor Stefano Spalletti e il sociologo Alberto Pellegrino.

 

Socialista liberale, appartenente al partito radicale, Coletti iniziò la sua carriera come segretario della Camera di commercio di Macerata e la terminò come uno dei principali editorialisti del Corriere della sera. Fu protagonista della cultura agraria italiana a cavallo tra Otto e Novecento ricoprendo il ruolo di Segretario Generale della Società degli Agricoltori. Fu professore ordinario di statistica a Sassari e a Pavia, ma insegnò per molti anni anche all’Università Bocconi. Fu segretario nell’inchiesta Faina sulle condizioni dei contadini nelle province meridionali e prese parte alla missione per l’inchiesta sulla Tripolitania. Contribuì alla fondazione dell’Inea e fu nominato membro del Consiglio Superiore di Statistica. In quanto esperto di fenomeni migratori, nel 1911 scrisse per l’Accademia dei Lincei uno dei più importanti libri sull’emigrazione italiana. 




25 Settembre 2013 alle 17:18 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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